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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 23 maggio 2009, 16:15 
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Iscritto il: domenica 18 giugno 2006, 20:07
Messaggi: 106
Località: Siracusa
Stamane ho completato la fase di sbozzatura-smerigliatura, per collaudare la mia macchina Zeiss, un disco di vetro comune, portandolo fino allo smeriglio 1200 che è l'ultimo stadio prima della lucidatura.
La macchina risponde bene ed è un incanto, dopo tanti sacrifici, vederla lavorare.
Non ho molte pretese sul risultato perchè mi interessava più collaudare la macchina, ma pare che il risultato fino a questo momento sia soddisfacente, ottenendo una superficie di lavorazione sul vetro abbastanza buona e senza graffi nè bordo ribattuto.
Nella fase di lucidatura che farò a breve dopo avere fatto l'utensile di pece vedrò il vero risultato ottico sullo sferico, per poi continuare il collaudo della macchina passando alla lavorazione a W per figurare il paraboloide, almeno nella sua forma generica.
Rifinitura, a mano, o no...!
Sarà interessante, oltre la forma sferica su cui non ho dubbi, osservare eventuale presenza di astigmatismo, visto lo spessore esile del vetro e quindi valutare se il girare spesso il vetro sul tavolo prevenga di fatto questo difetto.
Riccardo


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esame rugosità al microscopio portatile.JPG
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MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2009, 7:21 
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Iscritto il: lunedì 20 marzo 2006, 8:43
Messaggi: 195
Località: Bergamo
Complimenti :D, sto seguemdo con molto interesse i tuoi lavori, e non ti nascondo che se avrò tempo (e capacità) in futuro non mi dispiacerebbe costruirmi una macchinetta come la tua.

_________________
cieli sereni


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MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2009, 9:42 
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Iscritto il: martedì 30 maggio 2006, 11:01
Messaggi: 69
Località: Bergamo
Complimenti vivissimi! La macchina é un capolavoro.
L'unica che avevo visto in precedenza è stata sul video di tributo a David Sinden.
Ho guardato anche i tuoi video che mostravano tutti i movimenti possibili, anche se generati da un solo motore; mi piacerebbe, in futuro, sapere quali movimenti sono risultati migliori per ottenere la sfericità ,la parabolizzazione, ecc. e con quale misura di utensile 1:1 - 1:3/4 - 1:1/2.
Una curiosità: cosa hai usato per costruire i due bracci???
Un saluto.

_________________
Robi2


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MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2009, 12:48 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Ciao Riccardo, in gamba come sempre !! Vai tranquillo a lavorare il 330 sottile: tanto credo proprio che bisognerà decisamente abituarsi in futuro quanto mai prossimo ai sottili e anche agli ultrasottili. Ti posso confermare comunque che il problema astigmatismo in genere non esiste, per esperienze fatte, se ruoti sempre il blank, se lo lavori su supporto adeguato, se il piatto di supporto è ben robusto come il tuo. Questa ultima cosa è fondamentale: anche G.W.Ritchey lo ricorda più e più volte nei suoi scritti che penso conosci bene.
Anche per la parabolizzazione con la Zeiss non avrai sicuramente particolari problemi: è adattissima per questo.


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MessaggioInviato: giovedì 28 maggio 2009, 23:50 
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Iscritto il: domenica 18 giugno 2006, 20:07
Messaggi: 106
Località: Siracusa
Grazie dei complimenti e dell'interesse, se si ha capacità nel bricolage e si posseggono utensili di uso comune, si puo' portare a termine con profitto il progetto, ma qualche amicizia con un tornitore, per i pezzi importanti non sarebbe male!.
Posso dire che il legno "compensato fenolico e faggio massello stagionato", di cui la mia macchina fa largo uso, è molto usato e costituisce per l'autocostruzione la soluzione più percorribile ottenendo buoni risultati.
Saro' felice di mettere la mia esperienza e il mio progetto a vostra disposizione.
Sulla macchina Zeiss c'è poca informazione in internet, e quel poco che si trova è sempre in maniera superficiale e mai tecnicamente approfondita, (segreto industriale?) per cui bisogna fare l'esperienza sulla propria pelle.
A breve mettero' su you tube un filmato del collaudo della macchina dove fa vedere i punti salienti della lavorazione ottica.
Conosco il filmato del grande ottico della Grubb-Parson David Sinden recentemente scomparso ed è l'unico a rivelare qualcosa da dove prendere spunto, ma non di più.

Roby2, i movimenti dati da due motori, uno per gli eccentrici e uno per il tavolo,che hai visto nel filmato anche se il secondo è fermo perchè mi mancava la cinghia, non sono che un piccola parte delle innumerevoli combinazioni che si possono ottenere ma per questo anche la difficoltà a comprenderne il risultato sulla lavorazione, se non con prove continue.
Io credo che alla fine i movimenti più funzionali che ci servono sono poi limitati a pochi.
Per ottenere la sfera ho usato un utensile al 75% passante per il centro con una corsa quanto basta per farne uscire il bordo qualche centimetro e l'eccentrico secondario con 10mm di corsa per evitare errori sistematici a 1/4 di giro rispetto al principale, in questo momento ho preparato la patina di pece e mi accingerò nei prossimi giorni alla lucidatura.
Per il diametro degli utensili si possono usare tutte le misure descritte in funzione dell'apertura dello specchio, in questo caso nessuno vieta alla macchina di far eseguire i movimenti che conosciamo nell'uso manuale dei 2/3D con utensile sotto di pari diametro per la sfera e relativo movimento a W per la parabolizzazione. Ma su quest'ultima fammici arrivare poi ti dirò...

Cosa ho usato per i due bracci? Guardali attentamente, ho sacrificato una forcella "Ceriani" (chi se la ricorda negli anni 70, sulle moto da cross era il massimo) prendendo i due steli.

Maestro astrotecnico, l'informazione che mi dai sugli ultrasottili per l'astigmatismo mi tranquillizza, certo che se cosi è si risparmia qualcosa sui pesi e sulle tasche...., ma non possiamo concederci comunque distrazioni su di essi gli errori sono sempre in agguato.
Ciao a tutti, Riccardo


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MessaggioInviato: martedì 7 luglio 2009, 15:09 
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Iscritto il: domenica 18 giugno 2006, 20:07
Messaggi: 106
Località: Siracusa
Ritengo conclusa la fase di collaudo della macchina Zeiss lavorando come prova il disco di vetro da 330.
Ho preso appunti sulle varie fasi di lavorazione facendo bagaglio tecnico-pratico nei passaggi fondamentali
della lavorazione, dalla sbozzatura alla lucidatura, che mostrerò in un prossimo filmato attualmente in preparazione.
Grande attenzione e soddisfazione ho provato nel passaggio dalla sfera alla parabola grazie al movimento a "W", vedendola apparire e modellarsi man mano.
Purtoppo devo dire, (e anche questa è esperienza) che non è stata esente da guai in quanto, la presenza del mio piccolo amabile pestifero mi ha fatto distrarre un attimo e, "crak" mi si è scheggiato per 15mm il bordo del vetro (e sono stato fortunato).
Pur portando avanti la parabolizzazione, notavo che la tensione interna del vetro aveva alterato in prossimità della scheggiatura la forma, e come se non bastasse sono apparse al centro delle piccole opacità, ritengo eliminabili continuando a lavorarci.....
Posto una foto al reticolo Ronchi del grado raggiunto, (sufficiente?)
Comunque, lo scopo principale di esso era fare esperienza e collaudare la macchina Zeiss, scopo raggiunto abbastanza bene, deciderò quale sarà il suo destino: specchio ridotto a 290 o due semiparabole da 150 per un binocolone senza ostruzione....
Penso nell'imminente, avendo acquisito quest'esperienza, di cominciare a dedicare il mio tempo nella lavorazione del mio 750, bimbi permettendo!
Riccardo


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MessaggioInviato: mercoledì 8 luglio 2009, 0:13 
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Iscritto il: venerdì 9 febbraio 2007, 16:15
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Bravo e complimenti per la tua macchina che hai realizzato , ho visto anche la foto al reticolo , beh ...la forma mi sembra piu' che sufficente come prova.
Continua cosi' i risultati arriveranno.
ciao Fausto

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MessaggioInviato: mercoledì 8 luglio 2009, 13:18 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Piu che buono direi Riccardo !! Con questa bella macchina potrai veramente fare tante cosette. Magari sarà un pochino più dura quando andrai a lavorare il 750 millimetri. Del resto si sa bene che le difficoltà aumentano con la diminuzione della lunghezza focale e con l'aumento del diametro, ma sono sicuro che non avrai grossi problemi.
Io devo ancora parabolizzare il 690 millimetri che ho iniziato qualche mese fa. La sfera è piuttosto buona anche se ho tribolato per ottenerla. Considera che il mio blank ha lo spessore di 37 millimetri. Ho lavorato su una Draper modificata. Purtroppo da qualche mese a questa parte altre cose di lavoro mi hanno ampiamente distratto. Vedrò se posso ripredere a breve. Ma io lo faccio solo per gioco quindi quanto ci metto, ci metto !!
Il problema delle scheggiature è purtroppo sempre in aguato soprattutto con vetri "morbidi" come il normale calcio-sodico, come l'influenza sulla forma che è normale.
Se anche non ci fai un primario ti sarai comunque fatto una buona iniziale esperienza sulle macchine, che non è poco !


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MessaggioInviato: mercoledì 8 luglio 2009, 15:44 
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Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
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Località: Veneto
690mm con 37mm di spessore ? Accidenti, se sei riuscito a farlo non astigmatico ti faccio davvero i miei complimenti.
Io ho una mia teoria secondo la quale se l'ottico è bravo riesce a fare uno specchio con rapporto diametro/spessore di 15 e passa, senza renderlo astigmatico

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Dobson 450/1900, Travel-Dobson 250/1000, mini-dobson 150/600 autocostruiti



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MessaggioInviato: mercoledì 8 luglio 2009, 18:27 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Tu dici che c'è una teoria ..... può anche darsi, ma ti posso assicurare che più che altro è attenzione nel fare le cose e studiare attentamente quello che si vuol fare e ottenere, prima di procedere. Questa è la mia teoria. Del resto oggi ci si deve per forza adattare a lavorare degli ultrasottili perchè il vetro costa sempre di pìù e si trova poco.
Comunque per la cronaca il 690 millimetri è stato lavorato, per non avere problemi con l'astigmatismo, su una pseudo cella, molto simile a quelle che dovrà avere quando sarà finito. E' una 18 punti. Uno dei trucchi più noti per non avere astigmatismo è quello di lavorare su un piano estremamente robusto: sembra quasi impossibile ma meglio a volte di un tavolo non troppo serio è il pavimento !! Ovviamente se si lavora a mano ....... Altrimenti uno dei punti critici in una macchina da lavorazione è il piatto rotante, che deve essere "tosto". Oltre al diametro dell'asse che lo fa ruotare che deve essere generoso.
Inoltre per farlo astigmatico ti ci devi impegnare: è garantito ! L'astigmatismo è in definitiva quello che temo meno. Quelli che fanno perdere sia tempo, sia a volte la pazienza, sono secondo me gli errori zonali: lì si che ti perdi !!
Per il resto vale tanta, ma tanta pazienza, senza prendersela troppo se si fa qualche errore, che perfortuna il più delle volte è rimediabile.


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