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 Oggetto del messaggio: Dedicato ai possessori di Newton.
MessaggioInviato: mercoledì 11 marzo 2009, 11:59 
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Iscritto il: giovedì 23 marzo 2006, 8:03
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Località: Rimini
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Lo sapevate che...
Questa configurazione (normalmente intesa), anche con primario parabolico perfettamente lavorato, mostra caratteristiche fisiche variabili in funzione del valori F e D ma con rapporti tra loro secondo la seguente tabella:

Aberrazione sferica = 0
Coma = 2
Astigmatismo = 4
Raggio curvatura di campo = F
Campo concavo verso il primario

Se modifichiamo la simmetria di rivoluzione con un diaframma sul percorso della pupilla d'entrata (obiettivo) si possono ottenere diverse caratteristiche a seconda della posizione del diaframma, che non deve necessariamente costituire un'importante ostruzione ma può anche essere di un solo cm inferiore al diametro ottico del primario.

Ponendolo in corrispondenza del fuoco (generalmente nei pressi dell'ingresso del tubo) si ottiene il totale annullamento dell'astigmatismo, mentre la curvatura di campo inverte il segno e diventa convessa verso lo specchio (concava verso l'osservatore al fuoco Newton).
Questa opzione, oltre all'annullamento dell'astigmatismo, potrebbe avere qualche vantaggio visuale se la curvatura di certi oculari a grande campo si adattasse meglio alla curvatura in uscita.

Se invece questa "strozzatura" la applichiamo a una distanza dal primario uguale alla metà della lunghezza focale, otteniamo solo il dimezzamento dell'astigmatismo, ma il campo diventa piano, condizione abbastanza interessante per l'uso fotografico con corte focali primarie.

Peccato che in nessun caso si possa eliminare o ridurre il coma, che è l'aberrazione più appariscente alla pari dell'astigmatismo, ma un coma più a fuoco sarà senza dubbio meno "ingombrante" di uno sfuocato.

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 Oggetto del messaggio: Re: Dedicato ai possessori di Newton.
MessaggioInviato: mercoledì 11 marzo 2009, 20:24 
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Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
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Località: Veneto
certo sono cose note, ricordo un articolo di uno dei primi numeri di Coelum che parlava proprio di queste cose, mi pare fosse di M. Riccardi.
L'uso di diaframmi messi opportunamente a certe distanze dal primario serve soprattutto per gli specchi sferici (il famoso "schmitt senza correttore) con i quali, con una spesa ridicola, si potrebbero ottenere telescopi fotografici dalle ottime prestazioni: strano che nessuna ditta commerciale ci abbia mai pensato.
Molti anni fa volevo farmi un "newton fotografico" con specchio sferico da 150mm F=700 diaframmato a 135mm (macchia max di 40micron)con un diaframma a 0,58 F: probabilmente sono cose riservate solo a qualche autocostruttore

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 Oggetto del messaggio: Re: Dedicato ai possessori di Newton.
MessaggioInviato: mercoledì 11 marzo 2009, 20:42 
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Iscritto il: giovedì 1 novembre 2007, 11:12
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a proposito di newton, forse è una domanda banale, ma come si fa a veder e se uno specchio e parabolico o sferico ? senza misurarlo?


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 Oggetto del messaggio: Re: Dedicato ai possessori di Newton.
MessaggioInviato: mercoledì 11 marzo 2009, 22:04 
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Iscritto il: giovedì 23 marzo 2006, 8:03
Messaggi: 353
Località: Rimini
Tipo di Astrofilo: Fotografo
dob ha scritto:
certo sono cose note, ricordo un articolo di uno dei primi numeri di Coelum che parlava proprio di queste cose, mi pare fosse di M. Riccardi.

Esatto! Ma in precedenza (1983) era stato pubblicato da Walter Ferreri (direttore di "Orione") che pubblicava anche un paio di foto fatte con la camera Schmidt senza correttore che hai citato, però il diaframma per ottenere le massime prestazioni va messo sul centro di curvatura (2F), mentre a 0,58F si ottiene il campo piano ma anche coma e astigmatismo.

Il motivo per cui non è stato realizzato nè da te nè da me nè da ditte del settore probabilmente è perchè troppo scomodo e limitato: solo fotografico, bassa apertura, fuoco interno, necessità di portapellicola curvo, lunghezza totale dello strumento circa pari a 2F (nel tuo caso 1,4m).
Infatti, come anche tu concludi, sono cose riservate solo a qualche autocostruttore: come me per esempio, che ho rispolverato la configurazione trasformandola in folded, come già mostrato in altro thread, in cui si ottiene il vantaggio del fuoco esterno, uso anche visuale, assenza di spider, bassa ostruzione, lunghezza totale circa uguale a F.
Pensavo di usarla con un correttore che possiedo già, anche se non adeguato, ma casualmente mi sono ricordato che rinunciando a un po' di luminosità si può fare anche senza e penso proprio che la curiosità prenderà il sopravvento.
Oltretutto un minimo di residuo di sferica, uniforme su tutto il fotogramma, può essere facilmente corretto con un algoritmo di deconvoluzione.
In conclusione quello che serve è uno sferico con focale di circa 1m + un piano forato di pari diametro per uno strumento a F/D=6,5.

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 Oggetto del messaggio: Re: Dedicato ai possessori di Newton.
MessaggioInviato: mercoledì 11 marzo 2009, 22:23 
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Iscritto il: giovedì 23 marzo 2006, 8:03
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LorenzoS ha scritto:
a proposito di newton, forse è una domanda banale, ma come si fa a veder e se uno specchio e parabolico o sferico ? senza misurarlo?

Io non ne ho mai nè costruiti nè controllati ma penso che con un reticolo di Ronchi o anche con una lama di Foucault si veda la differenza, oppure se montato in uno strumento basta guardarci dentro: a meno che non sia un F/D superiore a 10, le stelle sarebbero come lampioni nella nebbia!
Molti economici 114/900 erano in realtà degli sferici.

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 Oggetto del messaggio: Re: Dedicato ai possessori di Newton.
MessaggioInviato: giovedì 12 marzo 2009, 15:15 
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dove si trova il reticolo di ronchi e come funziona ?


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 Oggetto del messaggio: Re: Dedicato ai possessori di Newton.
MessaggioInviato: giovedì 12 marzo 2009, 15:33 
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Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
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Italo ha scritto:
...., però il diaframma per ottenere le massime prestazioni va messo sul centro di curvatura (2F), mentre a 0,58F si ottiene il campo piano ma anche coma e astigmatismo.....
Il motivo per cui non è stato realizzato nè da te nè da me nè da ditte del settore probabilmente è perchè troppo scomodo e limitato: solo fotografico, bassa apertura, fuoco interno, necessità di portapellicola curvo, lunghezza totale dello strumento circa pari a 2F (nel tuo caso 1,4m).
.


si, ma mi ricordo che con il diaframma a 0,58 F era un buon compromesso (coma e astigmatismo ai bordi del 24x36 accettabilissimi)con il vantaggio del campo piano e della compattezza

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 Oggetto del messaggio: Re: Dedicato ai possessori di Newton.
MessaggioInviato: giovedì 12 marzo 2009, 16:29 
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La cosa mi interessa, se si tratta solo di diaframmi, potrei togliermi lo sfizio di fare alcune prove sul barile. :wink:
Potete indicarmi un link, libro o pubblicazione qualsiasi, dove trovare la descrizione di queste configurazioni e le loro caratteristiche?
Grazie.

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dedicato ai possessori di Newton.
MessaggioInviato: giovedì 12 marzo 2009, 17:04 
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LorenzoS ha scritto:
dove si trova il reticolo di ronchi e come funziona ?

Dove trovarlo non saprei, ma con una ricerca sul web....

Credo che il reticolo funzioni per interferenza sulla diffrazione della luce che attraversa il reticolo ma anche per questo credo si possano trovare soddisfacenti spiegazioni sul web.
Ma non capisco il tuo interessamento: dubiti forse della qualità di uno specchio che già possiedi? In questo caso che rapporto F/D ha? Perchè uno specchio a f:4 - f:6 non può passare inosservato se fosse sferico!

Una volta i reticoli si facevano incollando autoadesivi per disegni (righe nere di un paio di mm di spessore lunghe circa 20cm, affiancate con distanza pari al loro spessore) su un foglio bianco in modo da vedere una "graticola" quadrata di righe bianche e nere.
Si fotografava poi questo foglio a una distanza tale che comparissero circa 5 o 10 righe per millimetro sul negativo b/n 35mm.
Poi occorre una sorgente di luce puntiforme come quella di una stella che si osserva in autocollimazione (sullo stesso asse) riflessa dal primario.
Senza scomodare strumenti di controllo come gli specchi semiriflettenti si può facilmente controllare montando lo specchio in un tubo Newton che puntato su una stella ci permette, osservando attraverso il reticolo posizionato in corrispondenza del fuoco, di esaminare l'immagine di interferenza del reticolo.
Dalla quantità e qualità di deformazione delle linee si può quantificare l'errore di parabolizzazione, generalmente fino a una precisione di 1/4 d'onda.

Non sono esperto in questo genere di controlli, non ho mai costruito specchi per cui delego ad altri la spiegazione sull'interpretazione delle linee tra sferico e parabolico.


x Angelo Cutolo.
Cita:
Potete indicarmi un link, libro o pubblicazione qualsiasi, dove trovare la descrizione di queste configurazioni e le loro caratteristiche

Il tempo di fare alcune scansioni, per ora:
Per la Schmidt ORIONE VolumeIII AnnoVII N°7 luglio-settembre 1983.
Per il Newton Il CIELO Anno1 N°3 ottobre 1996
Personalmente quello che considero maggiormente interessante è (per la Schmidt) la possibilità del fuoco esterno offerta dalla mia configurazione viewtopic.php?f=15&t=34292&start=10

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 Oggetto del messaggio: Re: Dedicato ai possessori di Newton.
MessaggioInviato: giovedì 12 marzo 2009, 18:53 
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Grazie Italo,
per quanto mi riguarda sono interessato al "lato" newton, purtroppo IL CIELO ( Biroma Editore) chiuse i battenti nel 1999 e sembra che sia difficile trovare gli arretrati. Comunque ricordo di averne acquistate alcune copie, contenenti CDrom con vario materiale, ricordo che era uso comune inserire la versione PDF dell'annata precedente, se sono fortunato in uno di questi forse troverò il numero che hai indicato.

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