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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: consigli su costruzione osservatorio
MessaggioInviato: mercoledì 19 novembre 2008, 15:59 
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Iscritto il: venerdì 22 giugno 2007, 7:31
Messaggi: 400
Località: Reggio Calabria
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Abito dinanzi al mare sullo stretto di Messina. Ho a disposizione un terrazzo di 200 mq per realizzare una casetta per l'osservatorio. Ma ci sono alcuni problemi. Il primo è quello del vento perchè in inverno può arrivare anche a 70-80 km/h, durante le giornate peggiori.
Il secondo problema legato al primo è di conseguenza l'ancoraggio al pavimento del terrazzo. Il fatto è che vorrei sistemarci un SC da 14".
Avrei pensato di usare un sistema a tetto scorrevole per ragioni di semplicità. Potete suggerirmi qualcosa?
L'alternativa sarebbe sistemare l'osservatorio nel piccolo giardino, ma escludo questa soluzione per via della strada che ne costeggia la recinzione, si troverebbe sotto il cono di luce dei lampioni.
Ma se eventualmente decidessi di usare lo strumento solo per riprese hi-res le luci darebbero fastidio?
La cosa è abbastanza strana perchè sebbene ci siano parecchi lampioni dal terrazzo principale nelle migliori notti invernali arrivo alla magn. 4,5 e oltre. Per questo opterei per la prima soluzione (quella dell'osservatorio in terrazzo) ma ho il serio problema della rigidità della struttura...

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"Il mistero è prerogativa di tutti coloro che non vogliono aprirsi alla scienza"


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MessaggioInviato: giovedì 20 novembre 2008, 10:14 
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Iscritto il: giovedì 1 novembre 2007, 11:12
Messaggi: 1323
Località: da qualche parte in pianura padana
c'è poco da fare, devi fissare la casetta al pavimento del terrazzo con tasselli espansivi o zanche incementate, se vuoi essere sicuro che non voli via !
comunque il posto migliore per piazare l'osservatorio è sempre il posto piu buio.


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MessaggioInviato: giovedì 20 novembre 2008, 11:10 
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Iscritto il: domenica 24 settembre 2006, 15:48
Messaggi: 324
Località: Savigno (Bo)
Il primo consiglio che mi sento di darti è di valutare molto, molto, molto bene la tipologia di costruzione e di apertura del tetto.... magari chiedendo anche la consulenza di un'ingegnere edile!!!!

Un vento a 80km/h può fare un bel macello su strutture mal studiate e male eseguite!!!

Ciao e buona costruzione
Alessio

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"Amore omnia superat - Ducati plurima vincit!"


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MessaggioInviato: giovedì 20 novembre 2008, 13:56 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Devi stare molto attento a come viene realizzato il tetto scorrevole perchè ne ho visto volare via più di uno con il vento forte. E' uno dei problemi gravi del tetto fatto così.
Più che un ingegnere in questi casi serve buon senso quando si costruisce l'oggetto: zanche antiribaltamento per le falde e ancora meglio ruote di scorrimento sotto e sopra le guide di apertura.
Poi meglio due falde piccole che una grande.
Casetta ancorata al terreno con staffe fatte ad hoc e non con quelle commerciali per i pali. Gli attacchi è bene che vengano fatti con l'uso di stop a fissaggio chimico con resina bicomponente perche il normali tirafondi tendono a sfilarsi.
Ho fatto su questo argomento abbondante esperienza personale vedi http://www.astroumbra.org. Quì il vento raggiunge velocità anche di 80 Km/h e finora (perfortuna) non è successo mai niente. L'edifcio più esposto è quella della cupola piccola che prende in pieno il vento da Nord, a volte molto forte..


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MessaggioInviato: giovedì 20 novembre 2008, 15:17 
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Iscritto il: mercoledì 15 febbraio 2006, 14:40
Messaggi: 1542
Località: Udine
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Scusate se mi aggiungo alla discussione ponendo un altro quesito: dal punto di vista della turbolenza e del vento sugli strumenti, il tetto scorrevole offre sufficienti garanzie di protezione?
Grazie
Alex

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Alex

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MessaggioInviato: giovedì 20 novembre 2008, 16:53 
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Iscritto il: giovedì 1 novembre 2007, 11:12
Messaggi: 1323
Località: da qualche parte in pianura padana
a parte che se vuoi mettere qualcosa di fisso sul terrazzo devi richiedere la concessione, ma in teoria facendo i conti di chi va al mercato... la pressione cinetica del vento è ottenuta per la velocità del vento al quadrato * peso unità volume ( circa 1.28 Kg/m3 di aria) * 1\2
poi questo valore viene aumentato o diminuito a seconda della zona dove ci troviamo e delle dimesioni della casetta qui c'è un esempio per il calcolo, la normativa è la " NTC08 "

http://digilander.libero.it/carlopala/c ... ntoec1.htm

facciamo un esempio, ipotizziamo che:

dal calcolo abbiamo ottenuto 1200 N\m2 come forza agente
la casetta abbia base 3m x 2m e altezza di 2,5 m
non consideriamo il peso proprio della casetta
consideriamo l'area laterale maggiore 3 x 2,5 cioè 7,5 m2
per stare a favore della sicurezza sovrastimiano la forza agente aumentandola del 20 %

la forza agente P sarà 1,2 *1200 *7,5 = 10800 N
ipotizziamo che la forza sia concentrata nella posizione peggiore ( quindi con braccio di leva maggiore) cioè situata in alto a 2,5m il momento alla base sarà di 10800*2,5= 27000 Nm

ipotizziamo che la casetta ruoti attorno al fulcro F e che F sia il polo della forza agente P che trasliamo

a questo punto scriviamo la proporzione
Momento della base = momento resistente allo strappo
cioè :

P * altezza casetta = R * base minore
sostituiano e ricaviamo R
27000 Nm = R * 2,00 m
R =27000\2,00 = 13500 N la nostra resitenza allo strappo

naturalmente ipotizzando che ci sia solo un punto resistente cioè un ancoraggio, ma gli ancoraggi sono minimo ( 4 , uno in ogni vertice della base ) nel calcolo 2 uno ad ogni vertice del lato piu lungo della base e quindi dobbiamo ripartire il valore della resistenza su ogni ancoraggio cioè
R\numero ancoraggi sul lato maggiore= carico su singolo ancoraggio
nell'esempio se ci sono 2 ancoraggi 13500\2 = 6750 N
o se preferiamo 6750 N circa 675 Kgf

Tipo FeB38k ha una tensione ammissibile 215 N\mm2
F\A= Ta (tensione ammissibile acciaio)
ricaviamo A che starebbe per area del tondino di ancoraggio F\Ta= A

6750\215 = 32,4 mm2 questa è la sezione minima reagente che dobbiamo avere in ogni ancoraggio.
andremo a cercare un profilato di acciaio feb38k con una sezione maggiore, il profilato migliore è un L che andrà opportunamente ancorato ( uncinato ) alle travi o al plinto. al quale poi saranno imbullonati i 4 montanti della casetta oppure altri profilati ad L sopra ai quali verranno avvitati i pannelli laterali.

PS. facciamo molta attenzione alla sezione, perchè se foriamo il profilato per attaccare i montanti della casetta, la sezione reagente in prossimità del foro si riduce, ed è quella sezione quella del calcolo, cioè se abbiamo un profilato da 30mmx 10mm di sezione 300mm2 e facciamo due fori uno sopra l'altro di diametro 10 mm per far passare il bullone, la sezione reagente sarà solo 200 mm2 e non 300 mm2.

Immagine

altro particolare sono i tiranti in diagonale o controventi, nelle casette in legno conviene rinforzare con dei tiranti in diagonale a X che uniscono a 2 a 2 i 4 vertici opposti delle pareti anche solo con un cavetto trefoli di acciaio da 3 mm e tirante a vite è sufficente a dare stabilità .
per gli ancoraggi del tetto stesso discorso cambiano solo le forze in gioco.


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MessaggioInviato: venerdì 21 novembre 2008, 9:24 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
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Complimenti LorenzoS per la eccellente trattazione dal punto di vista dei calcoli: molto utile.
Anche io quando ho fatto realizzare gli edifici che forse hai visto nel link da me citato ho valutato la cosa praticamente come te. Ovviamente confermo che le stesse valutazioni possono essere applicate al tetto scorrevole. Poi dal punto vista pratico/realizzativo scusami, ma invoco ancora il buon senso, confortato naturalmente dai calcoli. Dico questo perchè a volte, anche in realizzazioni professionali, ne ho visto poco.
LorenzoS dal punto di vista delle tue conoscenze come calcoresti la situazione su una cupola ?
Io ho fatto alcuni calcoli e ho ottenuto una serie di valori che poi mi hanno indotto delle scelte che anche altri mi hanno approvato sia dal punto di vista teorico sia da quello pratico.


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MessaggioInviato: venerdì 21 novembre 2008, 9:32 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
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Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
alphascorpio ha scritto:
Scusate se mi aggiungo alla discussione ponendo un altro quesito: dal punto di vista della turbolenza e del vento sugli strumenti, il tetto scorrevole offre sufficienti garanzie di protezione?
Grazie
Alex


Premesso che io preferisco una cupola, il tetto è spesso meglio di una cupola per la turbolenza e l'acclimatamento: però ti posso dire per esperienza che dipende anche con quali materiali è costruito.
Per quello che riguarda il vento invece sono dell'idea che è meglio la cupola.


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MessaggioInviato: venerdì 21 novembre 2008, 21:15 
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Iscritto il: giovedì 1 novembre 2007, 11:12
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Località: da qualche parte in pianura padana
in teoria è vero la cupola è meglio, anche dal punto di vista dell'impatto del vento, la cupola devia il flusso e quindi la forza del vento trasmessa alla struttura è minore e costante da tutte le direzione del vento , ma... però costruire una cupola decentemente non è che sia alla portata di tutti,non è facile, finchè si fa il disegno si va tranquilli si fa con il cad ma poi tradurre il disegno in realtà a meno di non avere una adeguata attrezzatura, piu che d'altro per garantire la tenuta dell'aria acqua umidità dove ruota, è complicato , una casetta il legno oltre a costare meno è piu facile da realizzare. comunque tutto dipende dal budget !


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MessaggioInviato: martedì 25 novembre 2008, 11:34 
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Iscritto il: mercoledì 15 febbraio 2006, 14:40
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
Grazie mille per le cortesi risposte. La cupola sarebbe forse l'ideale, ma poi c'è anche il problema dell'ufficio tecnico comunale: passi la casetta per gli attrezzi, ma se sopra ci metto una cupola chissà cosa mi dicono poi... :lol:
Grazie ancora.
Alex

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