diglit ha scritto:
takahashi è assolutamente inarrivabile nelle ottiche a rifrazione. I vecchi doppietti "fs" erano oggettivamente una spanna sopra qualsiasi altra ottica (benché mostrassero un lieve cromatismo residuo).
per quanto riguarda le intubazioni (tanto di cappello sui rifrattori... anche qui non ce n'è... e dire che intubare un rifrattore non è poi difficile....).
Sui riflettori invece, io che sono un takahashi-boy (non potendo essere, per motivi economici, un Bentley-boy), esprimo molti dubbi e riserve sul così detto value-for money degli strumenti giapponesi di cui sopra...
Ottiche meravigliose ed estremamente crude nella restituzione dell'immagine (potere riflettente e correzione davvero altissima, molto difficile da bissare... difficile davvero!) non supportate (se non nei modelli davvero top) da meccaniche di pari livello. Il tutto si traduce in focus shift, in dilatazioni che fanno perdere l'allineamento delle ottiche, in supporti non adeguati agli specchi.
Ovviamente queste sono impressioni da purista (non vorrei che passasse l'idea che i Takahashi hanno meccaniche schifose...) ma che, a certi livelli di spesa, cominciano a diventare, almeno nel mio caso, motivo di irritazione.
Paolo
mah a costo di risultare la solita antipatica, la mia opinione e' che le meccaniche della serie FS e FC non erano minimamente all'altezza, non dico delle eccellenti ottiche (un po' di cromatismo era fisiologico per quei rapporti focali e aperture) ma neanche dei concorrenti meno blasonati - compresi gli assemblatori wo), quanto agli specchi, si sono viste meccaniche scadenti - ad esempio mewlon 180 e 210, che pero' sono stati prodotti con una filosofia ben precisa di rendere accessibile il marchio taka anche con una spesa entry level - a fronte di meccaniche buone, quali i mewlon 300 di cui guardacaso nessuno si lamenta. Presumo che strumenti come il mewlon 400 abbiano meccaniche impeccabili, per i fortunati che hanno la possibilita'
