Ho provato ieri con buoni risultati questo sistema di collimazione che ricalca in certi punti la classica procedura col collimatore laser, e quello laser-barlow:
- Mi sono munito di un laser da 2 Euro, niente di speciale, ma le batterie devono essere fresche perchè il procedimento è lungo, e il laser, una volta iniziato, non si può più toccare.
-In un locale molto ampio (a circa 10 metri dal tele) ho piazzato il laser, stessa altezza approssimativa, e fascio all'incirca orizzontale. In questa fase si può lavorare in piena luce.
-la fase più complicata (ho impiegato una buona mezz'ora) consiste nel centrare il laser nel focheggiatore del tubo che si trova in posizione orizzontale sulla sua montatura:
Inserisco nel focheggiatore una barlow, e sulla barlow inserisco un tubo-vista/Cheshire (io ho usato l'astrosystems da 1.25"). A questa distanza (10 metri) il laser non è proprio puntiforme, tanto meglio.
quando il fascio di luce entra nel forellino del Cheshire e proietta sul primario una macchia (barlow) con un crocicchio al centro significa che il raggio entra nel foro centrale del Cheshire (perchè solo da lì può entrare) e viene intercettato dall'incrocio dei fili sul fondo del Cheshire. Questo significa solo una cosa: il fascio è centrato e parallelo.
In questa fase non ho cercato di centrare la chiazza crociata in un punto particolare del primario, ma di avere la croce al centro del fascio laser espanso dalla barlow. Non è facile, perchè bisogna ruotare il tubo, sollevarlo agendo sulle gambe del treppiede ecc. ecc. ma alla fine ho avuto la meglio.
A questo punto il gioco è fatto: agendo sulle viti del secondario (precedentemente centrato sotto il focheggiatore col Cheshire in maniera classica), si centra la croce di riferimento sull'adesivo forato del primario, ruotando e angolando il secondario.
Ho quindi tolto la Barlow e il Cheshire ( attento a non muovere il tubo). Il raggio ora è più concentrato e centra il primario. Al buio e con l'aiuto di una persona ho regolato le viti del primario sino a rimandare il raggio verso l'origine, l'emettitore del raggio, che a questo punto stava dietro un foglio A4 dove ho praticato un foro per il raggio laser. Era possibile vedere una debole chiazza, comunque indicativa
per il centraggio del primario.
Finito il centraggio ho provato sul campo.
Il mio tubo (un 114/500 f/4) non ha mai prodotto immagini molto incise, ma ieri sera, ho potuto apprezzare un deciso miglioramento delle prestazioni, sempre nei limiti comunque del disegno ottico di un tubo corto commerciale e di limitato diametro.
Oggi ho verificato con un LaserColli Baader e ho notato che l'orientamento dello specchio secondario ( da sempre mia fonte di grande frustrazione) era esatta.
Spero che questa esperienza possa essere utile e possa essere migliorata o sviluppata ancora.
Buon lavoro e buon divertimento.
PS. Prendete questo modo di lavorare come un gioco, altrimenti, nella prima fase si rischia di diventare matti. Vi assicuro però che la soddisfazione è grande.
Ciao ciao,
Carlo
_________________ "Quando si parte con l'astronomia tutto sembra abbastanza facile..." R.B Thompson - B. Fritchman T.
Newton 108 f/4 - Acro 70mm f/10 - Acro 102 f/9.8
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