1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Ri-salve a tutti,

Risolto il problema del tubo, ora dovrei costruire la cella per il primario e il supporto per il secondario,qualcuno mi sa consigliare o ha dei disegni?

grazie ancora
Dario

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Dario

ahhhhh.... gli astrofili fricchettoni!!! che piaga!!!

http://www.tofiassisi.it
La vida es Sueño.....No queda sino batirnos!

RC 8" - Atlas EQ6 Rif. TS 80ed - Rif. TS APO 120 - CCD Qhy8L guida con Lodestar

La cella può anche essere un semplice triangolo in tubolare di ferro a sezione quadra saldato elettricamente da "inscrivere" all'interno del tubo.
Fino a specchi da 20cm dovrebbero bastare 3 punti di appoggio su una circonferenza 0,7D, 9 punti per diametri superiori.
Questo telaio può essere montato leggermente all'interno del tubo per lasciare un bordo entro cui applicare un "tappo", costituito di un materiale qualsiasi, nel caso non si desideri che circoli aria.
E' stato però recentemente scoperto che una ventola da computer (d=80-120mm) applicata in aspirazione dietro la cella, oltre a ridurre il tempo di acclimatamento, migliori la stabilità se in funzione anche durante l'osservazione.
Se la fantasia non bastasse, potrei farti uno schizzo.

Modifico perchè ho dimenticato di parlare del secondario il cui diametro sarà in funzione del campo reale (mm) richiesto e dell'estrazione del fuoco: tutte cose da valutare bene prima e che dipendono dall'uso che si vuole fare dello strumento, dal tipo di messa a fuoco e dalla risoluzione che si vuole ottenere.
Un sistema semplice per fissare un secondario automaticamente a 45° senza troppe complicazioni é condizionato solo al possesso di un prisma di un vecchio binocolo da 50mm.
Incollando col silicone l'ipotenusa del prisma sul dorso del secondario si può in seguito incollare su un cateto un cilindretto munito di incastro a "U"(per migliorare la presa) da una parte e con flangia di regolazione dall'altra.
Questo sistema, oltre a dare immediatamente la giusta angolazione, assicura la perfetta adesione dello specchietto e la garanzia di indeformabilità dello stesso poichè il coefficiente termico di dilatazione dello specchio e del supporto (prisma) é il medesimo. In alcuni prodotti commerciali non è raro vedere secondari incollati a supporti in alluminio che avendo una dilatazione molto più grande del vetro spesso ne causano la deformazione durante l'osservazione, o addirittura il distacco.
Come sopra vale sempre l'offerta di schizzo, che però potrei fare solo entro domani.

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Newton 300/6 fotografico deep sky + guida 120/15 autocostruiti.

Approfitterei dello schizzo, quando ne hai il tempo ovviamente

grazie comunque per il consiglio
Dario

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A questo link puoi vedere come io ho risolto il problema per una cella a 9 punti di appoggio.


http://www.webalice.it/ugerco/totem/testo/17_la_cella_per_lo_specchio_principale.htm

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Anche un orologio fermo, due volte al giorno segna l'ora giusta - H. Hessie

A domani il supporto secondario.
Se mi dici che diametro e focale ha lo specchio e cosa ci vuoi fare con questo Newton, posso aiutarti di più.

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Ed ecco il supporto del secondario con prisma.

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Ciao Italo e grazie di tutto, il tele che vorrei costruire dovrebbe essere un 305/1525 a f6 per deep.

Cieli sereni Dario

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Ci dev'essere qualcosa che non va perché 300x6 fa 1800 non 1500!
Non mi hai detto se per visuale o fotografico! In ogni caso la riduzione dell'estrazione del fuoco al minimo indispensabile per attaccarci una reflex é la cosa migliore da fare per mantenere bassa la dimensione del secondario e non limitare troppo la risoluzione dello strumento.
Adottando questa soluzione (che ritengo ideale) é necessario munire l'uscita del fuoco Newton di una piastra di attacco su cui montare a scelta una messa a fuoco a limitata escursione e basso profilo, oppure una messa a fuoco convenzionale per il visuale ma scegliendo il modello più compatto.

Modifico per inserire alcune immagini di particolari del mio Newton.
La piastra di uscita ha un attacco conico a tre punti che lo rende solidissimo, su un lato il cassetto portafiltri wratten in gelatina, il tutto mostra i segni del tempo e dell'incuria.



Quì é montata la torretta parfocalizzata a cambio rapido wide/tele. In tele c'é un Clavè da 16mm mentre in wide un'oculare erfle da puntamento militare da 40mm di focale e 90° di campo apparente rimontato in bariletto in alluminio da 64mm.



Un'altra vista dell'oculare di puntamento da carrarmato dal peso di 250g, con il suo bariletto originale in acciaio pesava quasi mezzo Kg.

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Errore mio, volevo dire F5, per il fuocheggiatore userei un moonlite, che già utilizzo sul newton 200, è a basso profilo ed è ottimo sia per il visuale che per la fotografia, mi interessano entrambi

Grazie ancora
Dario

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