1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Buona sera a tutti voi ed anche se in ritardo, auguri di buona Pasqua.
Probabilmente mi si sarà consumato il mouse a forza di stusciarlo sul tappettino, nell'intento di trovare una sezione, in un qualche forum, che parlasse di autocostruzione e finalmente eccola!!
Non che io sia un autocostruttore di aggeggi, in qualche modo legati all'astronomia, ma essendo, ormai da molti anni, un radioamatore, so cosa significa realizzare con le proprie mani cose che, se comperate già belle fatte, ti trasformano in un semplice "schiacciabottoni".
Concludendo, sono parecchio contento ed ogni qual volta farò capolino nel Forum questa sarà la sezione che visiterò per prima.
Credo che il mio eventuale contributo potrà essere molto scarso, (sono astrofilo da poco tempo) ma il solo sentir parlare persone competenti ed
appassionate come Italo, mi allarga il cuore e mi ringiovanisce.
Grazie e cieli sereni a tutti.
Ermanno

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Ermanno

CQ2..CQ2! Sei sui 2m o sulla banda cittadina? Domanda impropria perché i veri radioamatori sono quelli con licenza ministeriale, ma siccome alcuni possessori di "baracchini" sui 27MHz si qualificano tali, la domanda era d'obbligo.
Non sono radioamatore ma in gioventù ho condiviso qualche esperienza costruttiva a livello valvolare con un amico che lo é da moltissimo tempo: I4PVU.

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Newton 300/6 fotografico deep sky + guida 120/15 autocostruiti.

Ciao Italo ho appena acceso ed ho letto la tua domanda relativa allo stato di Radioamatore ed ho dato una occhiata alla superwedge in costruzione.
Il mio nominativo è: I 1 WQL e data se non mi ricordo male dal 1972.
Come vedi sono abilitato su tutte le frequenze messeci a disposizione.
Purtroppo da circa due anni non sono attivo in aria, per grossi problemi di salute in famiglia.
Per i disegni di Giovanni, relativi alla superwedge, mi par di capire che ha intenzione di spostarsi parecchio in latitudine, almeno a giudicare dalla regolazione che ha previsto.
Posseggo un Nexstar 8 gps che ho intenzione di piazzarlo su una wedge, ma non regolabile. Penso di costruirla semplicememte in legno (usando due taglieri spessi circa trenta mm in faggio evaporato), ma non lo dire a nessuno se no sai che ridere.
Devo però anche dire che l'inseguimento fatto in altazimutale mi risulta piuttosto preciso.
Ho letto con molto interesse quanto hai scritto riguardo al trattamento per ipersensibilizzare. Allora bosognava aver parecchio tempo a disposizione e credo anche parecchi quattrini.
Ciao Italo, ora devo chiudere ma riaprirò nel pomeriggio, perchè sono sicuro che sparerai ad alzo zero alla idea dei due taglieri !!
Ermanno

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Ermanno

Purtroppo devi convertirmi la sigla commerciale in diametro e focale, anche se il numero 8 mi fa pensare agli inches. "gps" significa forse che lo puoi pilotare da satellite?

Beh, ormai l'hai gia detto a tutti, ma non vedo ridere nessuno: "le vie dell'osservazione sono infinite".

Si, sulla stella in centro campo, ma ce l'hai il rotatore automatico di campo?

Un tempo avevo il laboratorio comunicante con il negozio di componenti elettronici, riuscivo a fare due mestieri contemporaneamente e avevo anche meno tasse di adesso per cui... , ma soprattutto ero più giovane.

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Newton 300/6 fotografico deep sky + guida 120/15 autocostruiti.

Buon pomeriggio Italo,
La sigla commerciale sta per Schmidt-Cassegrain Diametro 8" con ricevitore GPS per introdurre automaticamente Latitudine, Longitudine ed orario, il tutto con parecchia precisione.
Il derotatore di campo non lo uso perchè si puo ovviare via software,
(io uso il Drizzle della Meade). Certamente non si ottiene una precisione estrema, ma d'altra parte è già un compromesso la configurazione stessa del tele (le stelle infatti non possono essere proprio capocchie di spillo come nei rifrattori apocromatici di fascia alta). Inoltre devo dire che non ho mai fatto esposizioni molto lunghe. In futuro forse potrei.
A proposito del lavoro di un tempo, dici che eri più giovane, ma dalla foto allegata ai tuoi messaggi, mi sembri un giovincello (almeno in paragone al sottoscritto).
Tante cordialità Italo e cieli sereni.
Ermanno

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Ermanno

In confronto sono un cavernicolo che fa lo stazionamento a mano, anzi a occhio con Bigourdan, che punta leggendo i cerchi (i miei funzionano), oppure a vista col telrad (versione personalizzata, autocostruita naturalmente), e che spera di fotografare con una (non) comunissima fotocamera reflex.
Come fai tu che gusto c'é? Sarebbe come fare il radioamatore con il portafogli: chi l'ha più grosso va più lontano!
Chi ha fatto quattro pose di un'ora in mezzo a un campo con l'occhio incollato ad un crocicchio, moon boots, doposci, la neve al ginocchio, confortato solo dalla passione per il cielo, difficilmente può sentirsi parte dell'odierna astrofilia. Lo so, non c'é motivo, ma si prova qualcosa di indefinibile quando si vede un telescopio solitario nell'aia con dei fili che furtivamente s'intrufolano in casa per terminare su un computer nel tepore di una stanza col camino acceso. Viene quasi da piangere!

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Newton 300/6 fotografico deep sky + guida 120/15 autocostruiti.

Buona sera Italo,
la descrizione del tempo passato in mezzo alla neve per riprendere ciò che interessa, mi ha fatto ricordare quando, da giovanotto appena diplomato, ho intrapreso la carriera del mare; e devo dire che di freddo, di acqua ecc. ecc. ne presi fin troppa. Erano altri tempi, si navigava senza radar, senza girobussola e con collegamenti radio più no che si ed il punto si faceva solo con il sestante ed un buon cronometro. Quando c'era nebbia, tutti in plancia a cercar di scorgere qualcosa e le orecchie tese a qualsiasi rumore insolito. Ogni tanto, ripensandoci, mi chiedo: lo rifaresti ?
e la risposta è si solo se torno indietro anche con gli anni.
Il mio tele è sprovvisto di cerchi, così ho cercato di costruirmeli ma non esistendo nessuna parte piana, non sono riuscito ad avere una precisione sufficiente nel disegnare le graduazioni. Per quanto riguarda l'attività di radioamatore, devo dire che attualmente non è più possibile pensare all'autocostruzione di qualche apparato che si avvicini agli attuali commerciali. In questi ultimi, l'elettronica è cosi miniaturizzata che non trovi lo spazio per inserire un eventuale cacciavite ! Quì in liguria diciamo:
"a sen schissa pumeli" tradotto in "siamo schiaccia bottoni".
Comunque credo che soltanto pochissime persone sono in grado di seguire l'evoluzione della tecnica, per cui noi poveri miserelli dovremo per forza di cose adeguarci.
Ciao Italo, a rileggerti prossimamente.
Ermanno

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Ermanno