1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Ovvero, autodistruzione..
Questa mi mancava, ieri sera il Mak 127 ha pensato bene di complicarmi la vita cadendo a terra da una poltona attutito da un folto tappeto, ma ciò non ha impedito che non andasse più a fuoco...anche se ad uno star test sembra collimato nonostante le stelle a pallone/batuffolo di cotone ed i crateri lunari molto sfocati.
Ho provato sul terrestre inquadrando una lampada a circa 200 metri ma l'immagine non è delle migliori.
Quindi...smontaggio completo del tubo per capire e trovare eventuali guasti.
Prima il menisco, controllato e messo da parte assieme all'anello di chiusura e relativa guarnizione in gomma.
Poi la culatta, svitata ruotando con delicatezza ed estraendo il blocco con attenzione.
Ad un controllo meccanico sembra tutto a posto compreso il tubo paraluce/focheggiatore, non essendoci aste e crociere delicate ma solamente un anello robusto che presenta passo filettato per ancoraggio al tubo e le tanto odiate viti a brugola: le 3 grosse fermano questo anello alla culatta e servono per spinta/trazione mentre le 3 brugole piccole sono solo di spinta.
Pulizia specchio e menisco e rimontaggio senza serrare a forza il menisco e la culatta.

Quando si dice che il Mak non si scollima può essere vero, essendo un blocco unico, con la collimazione che agisce sullo spostamento dello specchio tramite movimento della culatta, essendo l'anello che in foto appare libero e staccato, fisso col tubo.
Prossima operazione la collimazione aspettando un buon cielo che pare poco collaborativo..

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT

si, ma dopo il rimontaggio il problema del fuoco è risolto?

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qa'plà!
Radical chic certified

Mi è caduto ieri sera...questa mattina l'ho chiuso, poi lo imparerò appena ci sarà una serata decente... devo collimarlo sicuramente, ho lasciato le brugole di spinta appena impuntate, poi si vedrà.

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT

Attimi di panico, ma vedrai che andrà a posto tutto. Un po' di bufere sono inevitabili.

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).

'E quindi uscimmo a riveder le stelle'...
anche se le caratteristiche meteo non sono proprio al top, cielo 'diversamente velato' e lattiginoso, raffiche di vento che oramai durano da almeno due giorni abbondanti.

Utilizzo Rigel, la supergigante blu della costellazione di Orione, già relativamente alta ma avendo serrato troppo la culatta non riesco a fare nulla per cui sono costretto ad allentarla di oltre un quarto di giro per avere gli spazi di spostamento del gruppo culatta/specchio primario.
Credo di aver ottenuto una sufficiente collimazione a 187x anche se voglio aspettare un cielo migliore e più fermo per affinare, ma almeno uno straccio di messa a fuoco c'è.

Avendo perso le regolazioni di fabbrica tra primario e secondario/menisco, se quest'ultimo ha una posizione otticamente determinata, sicuramente ci sarà una sferica residua ( che non ho idea di come vederla, forse nella focheggiatura fine? ) ma segnare la posizione del menisco non avrebbe avuto senso avendo estratto anche il blocco culatta/primario che non ha recuperato la posizione iniziale.

Cielo immondo per osservare Giove per via delle correnti d'aria a temperatura e massa variabili ( lo scirocco sta lasciando il posto a venti più freschi ) ma qualche cratere e 'catena montuosa' lunare sono uscite meglio, complici ingrandimenti minori.

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT

Speriamo arrivino tempi migliori, e non solo per guardare le stelle !!!

Decisamente meglio questa sera, con un cielo stabile e sereno ho ritoccato lievemente la collimazione giusto in tempo per gustarmi con calma una splendente e luminosa luna piena che in serata ha regalato una eclissi non estesa ma comunque interessante.

Aspetto di riportare il piccolo Mak in Appennino per vederne il comportamento ma per ora sono contento anche se non ho capito cosa andò fuori posto con la caduta.

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT

Mak 127 la palestra, non sempre le ciambelle escono col buco.
Sotto un cielo migliore e stabile ha manifestato la necessità di rivedere l'aberrazione sferica e la collimazione; la prima mi sembra di averla limitata ruotando il menisco a piccoli step - utilizzando due mini ventose dopo aver allentato l'anello di tenuta - fino a recuperare una messa a fuoco migliore, collimazione finale con gli anelli di diffrazione in asse col disco di Airy e rifinita sfocando Intra ed extra come solito.
Star test su Giove al meridiano ha reso una buona visione anche a 150x e oltre, con le zone polari più scure e dalle tonalità variabili. Molto belle e variegate le bande prossime all'equatore.
Luna in torretta fantastica ieri sera, terminatore tutto da scoprire con gli Appennini lunari in primo piano e dai particolari fini ben visibili.
Tutto sommato non male vista la 'tecnica approssimativa' usata a costo zero ed il divertimento nello scoprire il proprio strumento.
Ovviamente un tecnico con un banco ottico e gli strumenti adeguati avrebbe fatto di meglio ma forse mi sarebbe convenuto comprare un tubo nuovo.

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT

comunque, secondo me, hai già fatto di più e meglio rispetto ad tubo nuovo.
nel senso che sono abbastanza convinto che, in questa classe di strumenti e per una produzione in serie, dubito fortemente che nel controllo finale ci sia qualcuno che si metta a ruotare a il menisco per trovare la posizione giusta!

p.s.: ho un mak 127 sulla sphinx da mesi ormai... e stasera era prevista la prima luce, ma mi sono svegliato con un piccolo mal di schiena che, temo, rimanderà ancora l'ingresso dei fotoni provenienti da sole, dopo essere rimbalzati sulla luna o giove

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qa'plà!
Radical chic certified

Grazie @tuvok, mi rincuori e probabilmente non hai torto sul menisco, anche se una sua posizione privilegiata ce l'ha.
( Forse lo mettono a caso e poi regolano al meglio l'avvitamento del gruppo specchio/culatta. )

Auguri per la schiena, che passi in fretta per dare luce al tuo Mak.

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT