Avere un Dobson non credo sia come entrare in una setta NewAge che rifiuta la tecnologia

e poi estremizzando il discorso anche per lo star hopping hai bisogno di "ausilii" tecnologici come carte stellari, magari stampate al computer, cercatore e lampadina rossa (quindi hai sempre bisogno dell'elettricità)
Premesso che i cerchi ancora non ho avuto occasione di usarli ti riporto la mia modesta esperienza:
da quando ho cominciato ad osservare con Atreiu sono riuscito a vedere anche oggetti più difficili del solito (perchè invisibili anche nel cercatore 9x50) che con lo star hopping trovavo difficilmente o raramente (si insomma.. mai

) perchè Roberto usa un metodo originale, alimenta un autostar riciclato dalla montatura di un 114 per ricavare le coordinate celesti, poi con i cerchi graduati del suo Meade 8" LX10 punta le coordinate, devo dire che i successi sono frequentissimi ma i tentativi con la mia EQ5 non hanno avuto grande successo.
Alla ricerca di una soluzione "leggera" ho visto sul libro "Astronomi per passione" un metodo basato sui cerchi altazimutali del dobson ed un palmare con il programma Planetarium, infatti per poter utlizzare i cerchi altazimutali necessita un computer che indichi le coordinate aggiornate istante per istante, e visto che il computer portatile è pesante , ingombrante e necessita di molta energia (e quindi alla fine non lo porto quasi mai sul campo) in conclusione ho realizzato i cerchi e alla Fiera dell'Elettronica di Faenza mi sono comprato un palmare
Per la cronaca avevo trovato dei palmari Modello Palm M105 a 18€ che ha le caratteristiche minime per far girare il programma Planetarium
http://www.aho.ch/pilotplanets/release.htm e addirittura un Palm M505 a 45€ , poi mi sono fatto prendere la mano e ho preso un Dell Axim.... sapete come vanno queste cose
Ora non è che sono "obbligato" a usare cerchi e palmare, ho comprato il Telrad per fare lo starhopping, ma a saeconde delle serate e del tempo che ho o della difficoltà dell'oggetto mi piace poter scegliere.