In un mio precedente post, che non ha raccolto nessun interesse, non so se perchè troppo ostico o perchè totalmente privo di interesse, ho affrontato la problematica relativa alla costruzione di una cella porta specchio (riflettore).
A seguito delle considerazioni che ho esposto su questo argomento (cioè come non introdurre alcuna forza sulla parte della cella che sorregge lo specchio e, nel medesimo tempo, consentirne la regolazione molto fine e stabile), devo proseguire spostando l'argomento anche sullo spessore dei vetri che vengono usati.
Se prendo ad esempio un'ottica da 250 mm in pyrex, trovo normalmente due spessori sul mercato : 45 mm (mercato italiano e in parte estero), 23 mm. (mercato estero).
Anche in queste ottiche sottili vengono garantiti parametri di correzione buoni (1/10), ma gradirei ricevere il pensiero di alcuni colleghi.
In particolare ritengo che un'ottica sottile abbia alcuni vantaggi, quali ad esempio una veloce termostatazione, un minore peso, una struttura meccanica di contorno piu' leggera. Lo svantaggio è che la cella deve essere progettata a regola d'arte, esistono costruzioni ancora considerabili amatoriali (diam. di 300 mm) con specchi ultra sottili e supporti particolari in composito, per non parlare di tutto il tubo (onnicomprensivo un 400 mm pesa 10 kg. circa). Ovviamente questo è un caso estremo (anche per il costo...)
Allora a che pro usare specchi di 45 mm? Sicuramente lo stile corazzato da più tranquillità progettuale e - credo - anche piu' facilità nella esecuzione della superfice ottica, con i relativi svantaggi legati ad un peso elevato, ad una termostatazione lenta, ad una meccanica semplice ma di consistenza.
Le lastre di pyrex sono standard 45 mm, credo che quelle da 23 derivino da una 45 affettata (?), pero' diciamo che siamo a 4,5 kg. contro i 2,5 kg.
un bel risparmio dunque nei pesi.
Una ulteriore soluzione è lo specchio conico stile gladio e che ormai molti produttori di vetri commercializzano già belli che pronti e sbozzati, resta da vedere fino a che punto ci sia una risparmio di peso (da una prova circa il 30% in meno), ma soprattutto quanto sia facilmente realizzabile un supporto adeguatamente studiato (le soluzioni proposte da Royce non mi piacciono per nulla).
Specchi a struttura alveolare sono molto interessanti.......ma credo che per diametri sotto i 400 mm siano top price.
Allora qualche parere sui pro e i contro dei singoli casi mi interesserebbe conoscerlo, anche se una idea me la sono fatta e le ottiche le ho comperate (per non sbagliare dei due tipi

).
Non citiamo la vecchia regola dello spessore relativo a 1/6 del diametro, in quanto è decaduta ed applicata solo da chi non si è evoluto in fase progettuale dei supporti (è piu' facile abbondare nell'alluminio che fare un progetto equilibrato).
Grazie
massimo