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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 12 ottobre 2020, 16:27 
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Iscritto il: giovedì 11 giugno 2020, 12:07
Messaggi: 38
Località: Genzano di Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao a tutti :)

RIASSUNTO delle puntate precedenti: ho aperto qualche tempo fa un topic dove cercavo una soluzione per andare in giro col mio telescopio, un dobson SkyWatcher da 12" con tubo collassabile. Quando l'ho comprato, pensavo di farcela a portarlo in giro... ho però scoperto che in macchina la base non mi ci entra, così ho inziato a cercare un modo di usarlo andandoci in giro. Alcuni di voi, devo dire con enorme pazienza e soprattutto estrema gentilezza, mi hanno convinto a provare l'auto-costruzione di una base smontabile... così eccomi qua! :D

Allego, per iniziare, qualche foto di dettaglio dello status attuale:
  1. nella foto [1] è visibile il tubo montato sulla rockerbox: dice la SkyWatcher che quello che ha usato è un sistema specificamente brevettato per la frizione dell'alzata... :think: in pratica, per montare/smontare il tubo vanno svitate quelle due manopole: una delle due regola effettivamente la durezza del movimento di alzata stringendola o allentandola (sarebbe quella della foto a dx in basso)
  2. nella foto [2] c'è un dettaglio delle manopole e del disco laterale al tubo: si vede il foro rinforzato in cui vanno ad avvitarsi le manopole e il disco che dovrebbe fare attrito col fianco della rockerbox; la struttura è uguale su entrambi i lati del tubo
  3. nella foto [3], una vista più ampia del fianco del tubo; quando lo installo va ad appoggiare internamente su quei cilindri (che dovrebbero essere in teflon ma non ci scommetterei sopra troppi soldi :lol: ) e poi il tutto si consolida avvitando le manopole sui lati

Ho messo queste foto per far capire da dove sto partendo, spero siano utili. Altri dati utili sono:
- il mio livello di abilità con lavori di bricolage è infimo, sono inesperto, ma non ho paura
- non voglio modificare la base originale, se mi si dovesse rompere sarebbe una tragedia :joy:
- l'idea è costruire un'altra base, che sia smontabile (e rimontabile :joy: ) e trasportabile.

Inizio esponendo i miei dubbi.

MATERIALE ROCKERBOX
Leggendo in giro, mi sono fatto diverse idee a riguardo. Alcuni spunti che ho trovato:
- multistrato: eventualmente da trattare e verniciare (verniciatura poliuretanica? :think: ), mi sembra la cosa più comune e più facile per me; spessore indicativo 15mm
- formica: è più un discorso relativo al frizionamento col teflon
- faggio listellare: mi dà l'impressione di solidità ma non ho idea di peso, reperibilità e costi
- acciaio: qui, potrei solo commissionare a un artigiano i pezzi, in pratica finirei per fare qualcosa di simile a questo...

MOVIMENTO IN ALZATA
Questo è sinceramente il punto che temo di più, sia per motivi legati alla struttura del tubo che ho a disposizione, sia perchè ignoro in generale come farlo. Le soluzioni che immagino sono:
- replicare la struttura che ho (quella delle foto)
- cambiare struttura a favore di qualcosa di più "classico": per i dimensionamenti delle parti del tubo che ho, ho il timore che non sia una strada facile, non vorrei dover modificare le parti laterali (cosa che farebbe naufragare il tutto, perchè renderebbe inutilizzabile la base originale per via del famoso "accoppiamento brevettato SkyWatcher" :lol: ), però magari si può risolvere avvitandoci sopra una "estensione" di qualche tipo che li renda compatibili con le basi più "classiche".

MOVIMENTO AZIMUTALE
Qui proprio non saprei che strada seguire, possibili idee:
- cuscinetto azimutale a rulli (che però dovrei comprare se non riesco a reperire in qualche modo, tipo da qualche base girevole)
- tacchetti di teflon + formica: immagino che per percorrere questa strada una delle due "basi" debba avere il lato in formica rivolto verso i tacchetti in teflon, che andranno attaccati sull'altro elemento "rotante" della base (...quanto sono ignorante, non posseggo nemmeno il vocabolario elementare :lol: )
- soluzioni in genere basate su tacchetti di vario genere + superfici di vario genere

Come orientamento, al momento io sarei per un "castello" della rockerbox in multistrato, verniciato/trattato decentemente, e una base in formica (quindi il moto azimutale sarebbe gestito dallo strisciamento del teflon sulla formica, poi se ho fortuna potrei pensare a un cuscinetto a rulli).

Cose che mi piacerebbero: metterci parecchio le mani (sto qui proprio per la soddisfazione alla fine... o l'eventuale "walk of shame" che al momento è tutt'altro che improbabile :lol: ), soffrire il giusto (per dare un valore alla cosa), andare finalmente sotto un bel cielo a usare questo secchio di luce! :D

Edit: dimenticavo! appena ho fatto un po' mente locale e raggruppato le idee, posto un disegnino (a mano) di una idea basilare da cui partirei, così potrete percularmi adeguatamente e darmi qualche suggerimento. :D

Chiedo scusa per il papiro, come al solito... :lol:


Allegati:
Commento file: [1] tubo montato, con le manopole installate sui lati della rockerbox
1.jpg
1.jpg [ 67.67 KiB | Osservato 3093 volte ]
Commento file: [2] il fianco del tubo, che va a contatto col fianco della rockerbox + le manopole smontate
2.jpg
2.jpg [ 97.51 KiB | Osservato 3093 volte ]
Commento file: [3] vista del fianco tubo + fianco esterno + fianco interno della rockerbox
3.jpg
3.jpg [ 58.52 KiB | Osservato 3093 volte ]

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MessaggioInviato: lunedì 12 ottobre 2020, 18:05 
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Io partirei col trovare un falegname (possibilmente dotato di macchine utensili) per capire anche solo cambiando il tipo di legno quanto andresti a guadagnare in termini di peso. Poi potresti semplicemente rifare una versione semplificata della base attuale, anche non smontabile (se pesa poco non dovrebbe servire smontarla).
A disegno meccanico (CAD) come te la cavi?

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MessaggioInviato: lunedì 12 ottobre 2020, 18:16 

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Se dovessi fare io il lavoro, come mio solito agirei così:

debbbole ha scritto:
MATERIALE ROCKERBOX
Leggendo in giro, mi sono fatto diverse idee a riguardo. Alcuni spunti che ho trovato:
- multistrato: eventualmente da trattare e verniciare (verniciatura poliuretanica? :think: ), mi sembra la cosa più comune e più facile per me; spessore indicativo 15mm
- formica: è più un discorso relativo al frizionamento col teflon


Penso che dacchè esiste il modello Dobson, in generale la via più facile di costruzione è in legno, con quei (credo 5 pezzi + 2 rinforzi), esattamente com'è composta la tua base attuale.

Inoltre usando il multistrato anche solo di pioppo di pari spessore degli attuali assi componenti il tuo tele, (che sono fatti di truciolato nobilitato), avresti maggiore robustezza e minor peso. (come stimato nell'altro mio post)
Si, la vernice poliuretanica è il massimo dell'impermeabile, ma ultimamente l'ho solo più trovata nel negozi di accessoti per nautica.

Direi che lo spessore degli assi da acquistare (facendoteli tagliare in rettangoli su misura), dovrebbe essere millimetro più o millimetro meno, uguale spessore dei pezzi originali; perchè, almeno per le pareti laterali, le manopole a vite della frizione dovranno lavorare come lavorano ora, attraverso quei fori col cuscinetto reggispinta che tìra la frizione. Occorrerà prendere anche i due dischi della base di uguale spessore agli originali, supposto che sia diverso dalle pareti verticali .

Occorrerebbe prendere le misure sulla tua base attuale dei 7 pezzi rettangolari da cui ricavare i pezzi finiti per il taglio del legno su misura (che viene sempre tagliato ben in squadra, e i bordi non sono mai da ritagliare).
(Credo siano 7 pezzi perchè ci sono i due dischi della base - i due lati verticali + le loro due costole come quelle attuali, + la parete anteriore che unisce le pareti laterali).

Il cuscinetto di rotazione della base (che sostituirebbe la ralla a rullini attuale) potrebbe essere formato dal prendere "a prestito" la ralla attuale, oppure formato in modo classico dal disco superiore (che porta il castello delle piastre laterali) con la faccia inferiore foderata di Fòrmica a superfice sabbiosa incollata con vinilica, oppure da quel vetroresina "bighiaccio" che molti usano, avvitato/inchiodato in punti fuori dalla pista determinata dalla rotazione e dala posizione dei tre tacchetti di teflon sottostanti, che devono essere inchiodati o avvitati sulla verticale dei tre piedini (pezzi lunghi 5 o 6 cm di tondo, bastone da tende diametro 30mm).

IL movimento in alzata sarebbe identico a qquello attuale, In fondo i due assi laterali hanno solo il forto di passaggio delle die manopole a vite che frenano avvitandosi.
I 4 cilincretti interni su cu poggia il tubo non è difficile replicarli con tondo di nylon da pochi soldi, o di teflon comunque in barra dello stesso diametro dell'originale, che viene tagliato e vendsduto a misura nei negozi di "Cuscinetti e articoli tecnici".

Quanto sopra è solo per spiegare come procederei io.
Perchè poi... una volta avuti i rettangoli di legno, smonterei la vecchia base, e poserei su ogni rettangolo di legno il suo omologo pezzo originale, fissato provvisorimanete con pezzi di biadesivo, perchè non si muova nel maneggiare il loro "sandwich", per usarlo come maschera di tracciatura dell'esatto contorno (eventiuualmente da ritagliare col segnetto alternativo) e centratura dei fori dove devono ad esempio passare le manopole.
Nel posare l'orifìginale sul pezzo di legno tagliato a misura cercherei di metterlo bene a filo con il lati di futuro accoppiamento del pezzo originale, per sfruttare la ortogonalità precisa del taglio a misura.

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MessaggioInviato: martedì 13 ottobre 2020, 9:44 
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Concordo con l'usare delle tavole di legno compensato (o multistrato che dir si voglia) di circa 20mm di spessore.
Il rockerbox del mio Gso è composto solo da 5 pezzi: due dischi che fanno la base e tre tavole che formano il castello (o forcella) su cui poggia il tele. Il tutto è stabile e rigido.
Qualche considerazione personale: se io dovessi rifare il mio rockerbox, la base non la farei tonda, perché non è semplice tagliare in modo preciso una circonferenza. Penso che costruirei un ottagono, così dovrei fare solo tagli diritti. La base sarebbe altrettanto stabile e l'ingombro simile. Anche per il castello taglierei la forma geometrica più semplice da realizzare (che poi è quella del mio Gso: due tavole squadrate che in alto chiudono a trapezio isoscele e una tavola rettangolare che le tiene insieme. Per il movimento azimutale, io mi trovo bene con il cuscinetto a rulli che non soffre di impuntamento iniziale (come avviene col teflon) neppure quando il tele è quasi verticale. Per il movimento in altezza, mi associo a quanto scritto da GiulioT.
Infine, per come assemblare insieme il tutto, rendendolo smontabile, valgono le considerazioni fatte nell'altro topic da te aperto.
Infine, per la verniciatura userei un protettivo per legno all'acqua "effetto cera", che fa sia da impregnante che da rifinitore. Colore noce chiaro o medio. Gli dai un bel tre o quattro mani e ti viene un mobiletto.

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MessaggioInviato: martedì 13 ottobre 2020, 10:56 

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Concordo con Stevedet per le semplificazioni che sono sempre utili cose di buon senso.

Per quanto concerne invece la trasportabilità che migliora enormemente eliminando il problema dell'ingombro della base (uguale a quello di un cubo di 70x70x70cm) che farebbe fatica ad entrare in qualsiasi auto, penso che (sempre ovviamente come mio pensiero personale) cercherei di renderla divisa in due pezzi staccati costituiti dal blocco dei cerchi od ottagoni inferiori, e dal blocco del castello, in modo che fossero velocemente unibili sul campo, ad esempio con 4 pomelli M6 maschio.

La realizzazione pratica potrebbe avvenire semplicemente installando sul disco superiore dove si appoggia il castello, tre pezzi di angolare di alluminio 50x30 o 50x50 spessore 2 (acquistabili nei brico centers), a circondare con una "U" esternamente il perimetro del castello.

In questo modo basterebbe installare in basso, all'interno del castello, allineati con la mezza altezza degli angolari esterni, quattro inserti a ragno M6 (eventualmente infossati di 2mm se serve lasciare la superfici interna senza sporgenze), ai quali inserti verrebbero poi avvitati dall'esterno 4 pomelli maschio (RS components a basso costo) passanti nei fori in asse praticati sull'angolare, rendendo nuovamente la base un blocco unico.

Altra cosa che ho letto du Cloudynight è che i famosi cilindretti bianchi di appoggio del tubo, sono semplicemente di nylon. Quindi si tagliano col seghetto normale, sono forabili e filettabili come se fosse metallo (ne servono pochi centimetri, ma un metro di tondo nylon diametro 25mm costa 6 euro nel negozio di cuscinetti e articoli tecnici del mio paese, e per il costo credo che non venga tagliato a misura, ma di ssolito c'è il mezzo metro).

Passo e chiudo :thumbup:

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MessaggioInviato: martedì 13 ottobre 2020, 13:29 
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Grazie mille di tutti i suggerimenti: ne faccio tesoro, li metto insieme e tiro fuori un progettino da cui partire. Sono contento di imbarcarmi in questa operazione, non vedo l'ora. Grazie anche e soprattutto per l'incoraggiamento! :)

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MessaggioInviato: mercoledì 14 ottobre 2020, 8:50 
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Magari va bene anche fare semplicemente la base girevole di forma quadra, in pratica delle stessa larghezza del castello, come vedo in molti dobson trasportabili. Però mi sono sempre chiesto se rimangano abbastanza stabili. Chi ha provato cosa dice?

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MessaggioInviato: mercoledì 14 ottobre 2020, 14:24 

Iscritto il: giovedì 21 gennaio 2016, 14:23
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Sempre esprimendo un pensiero mio personale, con riferimento alla base quadra e al fatto che i due migliori dischi ricavabili, non necessitano di tolleranze o perfezione del taglio circolare, e possono benissimo essere banalmente tagliati a mano libera: Io quei due pezzi della base non li realizzerei quadrati ma tondi per principio.

Il principio è che: Comunque poi i tre tacchetti di rotazione posti sulla ground-board (che devon0o stare sulla verticale dei tre piedini che toccheranno il suolo), avranno bisogno di una pista di strisciamento circolare, la quale pista di strisciamento del cuscinetto inferiore, per forza dovrà essere inscritta nella faccia inferiore della base superiore.

E quindi una base superiore quadrata permetterebbe solo di inscriverci un cerchio di diametro come il lato del quadrato di base; mentre una base a disco avrebbe il diametro utile del cuscinetto almeno pari della diagonale di quel quadrato, portando la stabilità del telescopio almeno al minimo desiderabile, che i piedini siano in appoggio largo al suolo non inferiori alla verticale degli spigoli della rocker box.

La qual cosa (cioè il diametro maggiore dei dischi di base) potrebbe essere utile tanto più se si optasse per costruire la nuova base in due pezzi separati (cioè il castello superiore e il sandwich dei due dischi inferiori), facili da unire sul campo.
Una simile base in due pezzi, garantirebbe il trasporto del tele con qualsiasi auto, facendo semmai diventare critiche le dimensioni del tubo, invece di quelle sue.

Infine, se può essere utile. Per esperienza pratica, vorrei sfatare la difficoltà di taglio a mano libera di un disco di legno seguendo (con seghetto alternativo e occhiali) la traccia a matita della circonferenza ricavata, all'occorrenza, pure con un rudimentale "compasso" con cordino lungo come il raggio del disco da disegnare, legato ad un estremo ad una matita, e ad un chiodo al centro del cerchio (ovviamente piantato sull'incrocio delle diagonali della piastra di legno).

Questi sono sempre semplici miei pensieri dettati dal "deja vu"

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MessaggioInviato: mercoledì 14 ottobre 2020, 16:23 
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stevedet ha scritto:
Però mi sono sempre chiesto se rimangano abbastanza stabili. Chi ha provato cosa dice?

Che il concetto di 'abbastanza' è abbastanza personale. :P
Il mio lo trovo abbastanza stabile, considerando che il mio alkaid un soffio di vento se lo porta via e non ci posso far nulla a meno di snaturarlo. :wink:

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MessaggioInviato: giovedì 15 ottobre 2020, 10:33 
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Dunque, rifacendomi alle modifiche che fece il buon Renzo per rendere smontabile il rockerbox del suo dobson, sul mio ho operato in questo modo:
Riguardo alla base, ho rifinito i fori con delle leggere borchie in ottone (sono quelle che si usano per forare i teli di plastica) così che il tutto rimanesse più pulito. Ho anche aggiunto una vite di plastica (quella manopola che si vede sulla sinistra della foto del disco) che trapassa tutta la tavola superiore e (all'occorrenza) può andare ad esercitare una leggera spinta alla base sottostante, aumentando leggermente la resistenza del movimento azimutale, garantito da un ottimo cuscinetto a rulli (di serie su questo tele).
Allegato:
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IMG_20201015_102508_4.jpg [ 54.22 KiB | Osservato 2975 volte ]

Riguardo al castello, invece di inserire i perni filettati sulla costa (come fatto da Renzo), ho incernierato le tre tavole con una cerniera a metro, così che il tutto possa chiudersi con un minimo ingombro.
Allegato:
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IMG_20201015_102125_7.jpg [ 56.7 KiB | Osservato 2975 volte ]

Allegato:
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IMG_20201015_103246_9.jpg [ 183.55 KiB | Osservato 2975 volte ]

Per avere maggiore robustezza nella parte alta del castello, ho affogato sulle due coste verticali della tavola anteriore due bussole filettate, così da poter serrare il tutto con due viti a galletto.
Allegato:
IMG_20201015_102424_6.jpg
IMG_20201015_102424_6.jpg [ 129.73 KiB | Osservato 2975 volte ]

Quando il tutto è montato, la robustezza dell'insieme è più che sufficiente.

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