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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 16 ottobre 2018, 16:49 
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Iscritto il: lunedì 20 marzo 2006, 11:20
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao a tutti,

mi sapete dire se esiste un termometro a contatto utile per misurare la temperatura effettiva dello specchio primario? Va bene anche collegarlo a USB o altri contatti per Arduino/Raspberry

Grazie e ciao
Nicola

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MessaggioInviato: martedì 16 ottobre 2018, 16:57 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Prova a cercare sensori di temperatura oppure termocoppie.

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MessaggioInviato: martedì 16 ottobre 2018, 22:32 
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Iscritto il: giovedì 21 gennaio 2016, 14:23
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Io da anni controllo l'andamento della acclimatazione dei miei dobson più grandi, con semplici termometri per auto, made in cina, con due sonde, utilizzandoli come puoi leggere in questa mia relazione, con in calce le immagini della disposizione/ montaggio:
https://www.grattavetro.it/acclimatazio ... possibili/

Il modello del termometro che io utilizzo è quello del link (chilometrico di Amazon), a fine di questo post.

Il display a cristalli liquidi contiene la pila a bottone e la sonda prevista per la misura della temperatura dell'abitacolo dell'auto.
Ma montandola all'esterno del telescopio misurerà la temperatura ambiente del luogo di osservazione; mentre la sonda remotizzata con un cavetto di una coppia di metri (originariamente prevista per la misura della temperatura esterna all'auto), una volta liberata dall'involucro di plastica, e installata direttamente a contatto dietro lo specchio, isolata da un "francobollo" di polistirolo isolante, leggerà la sua temperatura.

L'alimentazione del termometro è fatta con una pila a bottone e dura degli anni per il bassissimo consumo.
La retroilluminazione azzurra che richiederebbe l'alimentazione dal 12 volt dell'auto, non serve a nulla, e gli ho tagliato e buttato via il relativo cavetto.

Questo è il termometro (molto preciso ai decimi di grado) che finora ho usato.

https://www.amazon.it/Lampa-86316-Termo ... 7340&psc=1

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MessaggioInviato: martedì 16 ottobre 2018, 22:58 
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Iscritto il: lunedì 20 marzo 2006, 11:20
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Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Grazie a tutti per le risposte!

@Giulio: hai notato una diversa velocità di caduta della temperatura tra l'ambiente e lo specchio?

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MessaggioInviato: mercoledì 17 ottobre 2018, 8:16 
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Iscritto il: giovedì 21 gennaio 2016, 14:23
Messaggi: 594
Tipo di Astrofilo: Visualista
I grafici presenti nel mio articolo al link indicato nel precedente post, dimostrano proprio l'andamento di quella differenza durante una serata osservativa, delle due temperature specchio-ambiente, sul mio dobson 360mmF5, in presenza della aspirazione posteriore e di una ventilazione trasversale anteriore.

Nei telescopi Newton dal 300 in su, l'aspirazione dello strato limite turbolento fa la differenza ad altissimo ingrandimento, e si ottiene con la chiusura dello specchio in una pseudo scatola, aperta solo posteriormente da una ventola in aspirazione, e con un diaframma anteriore dello stesso diametro dello specchio primario posto a una quindicina di mm dal bordo del primario, che aumenta la velocità di deflusso su tutto il bordo in misura equilibrata, ed infine con una ventilazione trasversale diametrale anteriore.
Tutto ciò favorisce la trasformazione della turbolenza che rende impossibile la osservazione (causata dal calore dello specchio), in un flusso laminare trasparente, che ti permette di vedere la piccolissima tacca di diffrazione di una stella in un grande specchio, nonostante questo si trovi ancora di diversi gradi più caldo della t° ambiente.

(Questo poichè come è noto, a parità di rapporto focale F (apertura relativa), qualsiasi strumento fornisce una macchina di diffrazione di dimensioni uguali; Ma a parità di focale il diametro della centrica diventa tanto più piccolo quanto maggiore è il diametro dell'obiettivo (che in un Newton è lo specchio primario).

La velocità di inseguimento e la efficienza dell'avvicinamento termico, sono determinate dalla combinazione di diversi fattori quali:
- il tipo di telescopio se a tubo chiuso (svantaggiato) o aperto (avvantaggiato);
-la temperatura dello specchio al momento dell'uscita per osservare (avvantaggia avere la minore differenza della t° specchio rispetto alla t°ambiente ad inizio serata osservativa);
-la massa dello specchio (più è spesso o pesate e più accumula calore e fatica a perderlo);
-la presenza di una qualche ventilazione a bassa velocità che non introduca vibrazioni (il che si ottiene col minimo numero di ventole, cioè una o al massimo 2, e al massimo a 1500giri riducibili alla metà per l'osservazione ad altissimo ingrandimento).

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MessaggioInviato: mercoledì 17 ottobre 2018, 8:55 
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Che cosa ti sei comprato, Nicola? :D

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MessaggioInviato: mercoledì 17 ottobre 2018, 9:24 
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Grazie Giulio. Eseguo riprese sia cosmetiche che misure di asteroidi/variabili. Possiedo un RC Truss da 25cm e mi sono reso conto che basta anche una variazione di un grado Celsius per rifocheggiare. Il tele in se stesso è sempre in equilibrio termico nel senso che è in osservatorio con un eccellente scambio di temperatura con l'esterno (praticamente non ho differenze tra esterno e interno), ma lo specchio nel passaggio dal giorno alla notte ne risente parecchio. D'estate è un delirio in quanto la temperatura continua sempre a scendere per tutta la notte, mentre d'inverno passate le prime due ore si equilibra. Il mio obiettivo è ridurre al minimo indispensabile la procedura di messa a fuoco in quanto mi fa perdere circa 5 minuti ogni volta; vorrei quindi non basarmi sulla temperatura ambiente, ma su quella effettiva dello specchio.

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MessaggioInviato: mercoledì 17 ottobre 2018, 9:37 
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La temperatura effettiva conta poco, quella che conta è la differenza tra le temperature dello specchio e quella ambiente. Tieni presente che per la messa a fuoco incide sia la temperatura dello specchio che quella della struttura del telescopio, che si allunga ed accorcia a seconda della temperatura, e non di poco se hai aste di alluminio. Si capisce che il tipo di vetro dello specchio incide molto sulle sue variazioni dimensionali in funzione della temperatura.

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MessaggioInviato: mercoledì 17 ottobre 2018, 9:46 
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fabio_bocci ha scritto:
La temperatura effettiva conta poco, quella che conta è la differenza tra le temperature dello specchio e quella ambiente. Tieni presente che per la messa a fuoco incide sia la temperatura dello specchio che quella della struttura del telescopio, che si allunga ed accorcia a seconda della temperatura, e non di poco se hai aste di alluminio. Si capisce che il tipo di vetro dello specchio incide molto sulle sue variazioni dimensionali in funzione della temperatura.


Ciao Fabio, le aste sono in carbonio. La culatta e il treno ottico ovviamente no, ma in percentuale credo che sia il vetro a incidere maggiormente.

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MessaggioInviato: mercoledì 17 ottobre 2018, 9:54 
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Si, le aste in carbonio cambiano meno in dimensione al variare della temperatura, le variazioni del fuoco sono date dallo specchio. Mica per nulla fanno gli specchi in Astro Sitall, in vetro di silice, in plexiglass oppure in borosilicato. Si capisce che il prezzo sia enormemente differente, dato che i primi 2 sono costosi e durissimi, quindi difficili da lavorare.

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