Le soluzioni possono essere le più disparate e non nego che si possa sconfinare facilmente nel campo dell'opinabile.
C'è da aggiungere anche il fatto che ognuno viene a conoscere pregi e difetti della propria montatura con l'uso regolare e sistematico. E poi trae le sue personali convinzioni e soluzioni (a volte accompagnandole con riti quasi magici).
Mi riferivo però ad un criterio di base di recupero dei giochi che poggia su concetti molto classici e collaudati.
Giorgietto, hai ben compreso il principio.
Nulla di particolare. Rispetto al metodo di squilibrare spostando i contrappesi principali (che ho sempre adottato*), la barra ausiliaria offre il vantaggio di poter essere orientata a piacere in modo da generare più facilmente un momento squilibrante desiderato pressoché costante per tutta una varietà di posizioni della montatura. Il momento squilibrante deve essere il più piccolo possibile, compatibilmente con gli attriti (meno attriti = momento squilibrante più piccolo = meno problemi!)
Dato che agisce solo sulla parte della montatura che si muove intorno all'asse all'asse A.R., la barra ausiliaria (così come è collegata nella foto) NON va a squilibrare l'asse DEC (provare per credere).
La barra deve essere facilmente asportabile, ma è elementare arrivarci con semplice bricolage (lo stazionamento verso il polo lo faccio solo all'inizio della sessione salvo grossi urti o inciampi, ma è comunque sempre possibile rifarlo con uguale semplicità).
Per equilibrare bene non servono dinamometri, a mio giudizio. Se l'attrito statico può confondere un po' le idee perché in effetti è
attrito di primo distacco ed è soggetto ad una certa variabilità, si può lavorare in termini dinamici (l'attrito
dinamico è notoriamente inferiore all'attrito
statico e meno incerto). In pratica, dando dei piccoli impulsi alla rotazione dell'asse prima in un senso e poi nell'altro, ci si rende ben conto di una eventuale asimmetria del movimento, anche valutando l'angolo e il tempo di frenata. E' una cosa molto elementare da fare. C'è solo da provare e l'evidenza balza subito all'occhio.
Ciao.

PS
*Nota
Quando il tele punta verso Est i contrappesi principali vanno
un po' allontanati dall'asse A.R., mentre quando il tele punta verso Ovest vanno avvicinati; il metodo è insomma (che lo si voglia o no)
approssimativo.Va aggiunta la considerazione che il momento squilibrante non è costante per le varie posizioni del puntamento, se si sbilancia coi contrappesi principali.
La riduzione dell'attrito può paradossalmente aumentare la sensibilità ai giochi, in certe condizioni.
