Il sistema è molto efficiente, trovi alcuni test e tutorial sulla rete, bisogna però lottare duramente contro la condensa, coibentando bene , usando neoprene e sistemi di controllo della temperatura per non andare troppo sotto.
La cosa fondamentale da capire è che non serve iper-raffreddare, le nuove reflex hanno poco rumore intrinseco, in ogni caso basta diminuire la temperatura facendola arrivare poco sopra o poco sotto lo zero, così non si hanno grossi problemi di condensa. Con il dito freddo raggiungi prima il risultato, con la cold box ci vuole trequarti ora.
Ottimi risultati si hanno abbinando il sistema di refrigerazione a liquido immergendo il condensatore a sua volta in un liquido freddo a 3-5 gradi ed usare una pompa che cambi il liquido in pochi minuti, ma presuppone la presenza di un impianto di irrigazione o simili

che usa un pozzo con acqua proveniente dal sottosuolo. (Ho provato anche io con l'impianto di irrigazione di casa ed è una goduria la rapidità con cui si raggiungono i -20°C (7 min.) partendo da 33 gradi esterni, ma rompe le scatole sentire il motore dell'impianto che ogni pochi minuti si accende per qualche secondo (i vicini ringraziano)
Altri hanno messo un contenitore di ghiaccio secco a contatto con il condensatore arrivando a -40°C per alcune ore, ma il sensore ad uno sbalzo termico del genere dura molto poco.
Kiunan tutto dipende da cosa hai in mente, spingersi oltre lo zero serve molto a poco e le rogne di condensa sono veramente troppe sia sul sensore e parti elettroniche sia sul riduttore/spianatore di focale che spessissimo si appanna.
Alla fine prendi un ccd usato spendi meno ed è ben raffreddato e pensato dal produttore per non dare problemi, oppure vai di coldbox con la reflex. Il dito freddo è molto veloce ed efficiente ma presuppone che poi la reflex la butti e quindi lo puoi fare con reflex a basso costo, con una moderna magari full-frame ... ci penserei due volte.