1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

"Per due punti passa una ed una sola retta".
Ricordando questo postulato di geometria, insegnatomi tanti anni fa, mi sono autocostruito un "cercatore di massima" con un semplice tubo in alluminio e due sottili fili di rame messi a croce nel lati opposti.
Una volta centrato il campo, posso agire col cercatore.
Per comodità ci ho messo un led, alimentato con una batteria a bottone.

Beh, senza offesa, direi che e' anni luce piu' primitivo di quello proposto

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{andreaconsole.altervista.org}¦ Ballscope 300/1500 DIY "John Holmes"

si, ma funziona lo stesso

In pratica ha applicato all'astronomia il concetto dei mirini per pistola (tacca e mirino).

Quelli più moderni, sono dotati anch'essi di punti fosforescenti per il tiro notturno.

Lui ha aggiunto il mezzo lentino: è comunque un'innovazione ...

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Cieli limpidi sopra menti serene.

È proprio il mezzo lentino che lo rende più simile ad un red dot che a un mirino

CEO

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Caro Andrea,

permettimi di non concordare.

Se sposti un po' la testa (e quindi l'occhio) con il red dot, il punto di mira rimane più o meno sullo stesso punto del cielo; diversamente, con questo sistema, non c'è più corrispondenza.

Per questo ritengo che il sistema sia un mirino con lente, tanpo più che il cielo non lo vedi attraverso la lente ma solo "open air". Il lentino serve solo a focalizzare il mirino (come si vede chiaramente in 2 immagini della pagina HTML) e specificatamente nell'mmagine che riporto.

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Bardix, permetti anche a me di non concordare:
anche con questo sistema, se sposti un po' la testa, il mirino rimane nello stesso punto rispetto allo sfondo. L'ho provato personalmente ieri sera e posso confermartelo.
Del resto il principio e' il medesimo del red dot: portare il punto di mira all'infinito. Proprio per questo e' diverso dal classico mirino, per il quale il fatto che le tacche appaiano sfocate e' solo uno degli aspetti negativi.

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... hum ...

con il red dot, spostando di poco la testa, si vede che il punto rosso rimane approssimativamente in corrispondenza dell'astro che hai puntato (in altre parole lo spostamento viene parzialmente corretto) mentre con il sistema proposto questa parziale correzione non avviene affatto.

Ovviamente non bisogna confondere il red dot "vero" con il telrad; il red dot "vero" rientra in quei puntatori che vengono chiamati "olografici", proprio perché realizzano un "immagine virtuale" tanto del campo osservato quanto del riflesso del LED e tendono a farli rimanere, per l'occhio dell'oservatore, abbastanza in corrispondenza nonostante il non perfetto allineamentro del'occhio, diversamente non sarebbero utilizzabili come mirini affidabili (quelli veri, questa volta) per la caccia (anche se preferisco quella alle stelle).

Tutto questo, come si diceva, non avviene per il mirino proposto in questo 3D.

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Come ti ho gia' detto, avviene anche con questo. Se non ci credi prova...

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OK, lo faccio questo fine settimana ...

Ci risentiamo lunedì.

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