davidem27 ha scritto:
Io credo di aver capito, ma visto quanto è interessante la cosa, abbozzalo un disegnino

Or che mi sovviene un'immagine c'è già, ed è questa:
http://i56.tinypic.com/16ll341.jpg...ma prende in considerazione solo la traslazione del secondario. Per il basculaggio la condizione è analoga, ma per tirar fuori un disegno dovrete aspettare domani (ché a casa non ho il CAD...)
puspo ha scritto:
Ok, diamo per scontato che tu abbia un telescopio a posto, questo è chiaro. Però per curiosità, la prossima volta, prova con un portarullino o Cheshire ... scoprirai così che anche con quelli il tuo telescopio è collimato.
Per quello mi basta lo star test... che è ancora più preciso.
Cita:
Una volta che il telescopio è collimato è collimato, non ci sono discussioni, niente può traslare.
Evidentemente non riesco a spiegarmi.
Evidentemente dobbiamo intenderci sui termini. Io per collimazione intendo che il centro geometrico del campo dell'oculare coincide con il centro geometrico del campo visivo dell'obiettivo e che i due piani di messa a fuoco siano coplanari, che è la condizione per non avere deformazioni geometriche nella figura di diffrazione.
Tu invece includi anche il centraggio del secondario, che non ha effetti sulla figura di diffrazione ma solo sul CPL.
Di sicuro il tuo approccio è più completo (penso dipenda in larga misura dall'utilizzo del chesire/portarullino, che ne fanno un passaggio obbligato), ma non ti consente di scorporare le diverse componenti della collimazione.
Cita:
Ho un laser collimato e un portarullini di fabbrica, perfettamente centrato.
Il mio telescopio aveva un difetto di posizionamento e incollaggio del secondario.
Se collimavo col portarullini vedevo "discretamente", poi mettevo il laser e risultava scollimato.
Allora collimavo con il laser, e vedevo "peggio".
Occhio che le due tecniche non portano necessariamente allo stesso risultato. In particolare, come già detto, il laser può operare solo la collimazione tra primario ed oculare, ma il secondario può risultare decentrato.
Invece nella collimazione col chesire/portarullino il centraggio del secondario è una condizione necessaria per il prosieguo della collimazione. Pertanto è possibilissimo che in un telescopio con il secondario decentrato (o troppo sollevato, o troppo abbassato) l'esito finale della collimazione col laser sia inaccettabile se controllato col chesire.
Detto questo per "peggio" cosa intendi?
Si vedeva "peggio" l'immagine stellare/planetaria oppure si vedeva "peggio" verificando col chesire?
Allo star test cosa si evidenziava?
Cita:
Con i disegnini che farai sarà tutto più chiaro, io no intendo traslare il secondario sul suo piano di appoggio, ma spostarlo dal suo punto fisico, come se lo spostassi lungo gli spider, capisci?.
Comunque lo sposti, a patto che non sia completamente fuori dall'asse ottico dell'oculare, una condizione per recuperare l'inclinazione necessaria a far coincidere i due assi ottici (oculare+obiettivo) la troverai comunque basculandolo adeguatamente con le tre viti di registro (parlo della collimazione col laser). Di fatto i due assi ottici una volta collimati definiscono un piano, un angolo tra gli assi stessi, una linea perpendicolare alla bisettrice di tale angolo (l'asse maggiore del secondario) e di conseguenza il piano del secondario risultante dalla proiezione di tale linea perpendicolare al piano definito dai due assi. Questa è una condizione generale di cui il caso che i due assi siano esattamente a 90° è solo un caso particolare.
Domani provo a spiegarmi coi disegni...