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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 0:06 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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Rispetto al tuo schema, questo ha gli appoggi equidistanti ogni 45°, in teoria si avrebbero sempre almeno 3 appoggi "attivi", quali sono i punti deboli di tale schema (quanto a carico) rispetto agli altri schemi del topic.
Allegato:
Disegno2.jpg
Disegno2.jpg [ 83.19 KiB | Osservato 1267 volte ]


Ps.: Per schematizzare il disegno ho usato i classici triangoli, però considerali pure come appoggi su sfere.

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MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 2:18 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
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Equilibrio del bilanciere ampio 45°.
Allegato:
forze sul bilanciere a 45 gradi verticale.jpg
forze sul bilanciere a 45 gradi verticale.jpg [ 75.69 KiB | Osservato 1264 volte ]

Ma, soprattutto, comincio ad intuire una cosa:
i bilancieri laterali possono giocare un ruolo interessante per impedire la deformazione "in allargamento" orizzontale dello specchio.
Questo non succedeva con la configurazione a tre bilancieri.
Allegato:
Allargamento impedito.jpg
Allargamento impedito.jpg [ 95.14 KiB | Osservato 1264 volte ]

Nella figura di sinistra non ci sono i bilancieri laterali e lo specchio si allarga come un palloncino pieno d'acqua :D .
Nella figura di destra la presenza dei vincoli laterali impedisce l'allargamento.
(Con quattro bilancieri la struttura non si può più considerare isostatica, le deformazioni diventano significative ai fini delle reazioni).

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Costanzo
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MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 13:34 
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Iscritto il: giovedì 4 dicembre 2008, 14:10
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Teoricamente è impeccabile. Però nella pratica i bilancieri laterali sono sempre scarichi ( se non precaricati ) in questa configurazione. L'espansione laterale dello specchio è troppo più piccola dei giochi meccanici che avremo sui bilancieri....o anche la semplice flessione dei bilanceri stessi.
Il difetto di questa configurazione sta proprio nel fatto che i due appoggi carichi (se simmetrici rispetto alla verticale) sarebbero a 22,5° da una parte e dall'altra della verticale ...e, oltre a far parte di un unico bilancirere, sono troppo pochi. Puoi vedere qui :
http://www.cruxis.com/scope/mirroredgecalculator.htm
Se vedi nello schema in basso la configurazione whiffletree migliore è proprio quella che hai schematizzato tu, però ruotata di 45°. Nel tuo caso invece credo che l'unico bilancere carico sia quello in basso. Con un risultato non troppo diverso dai due appoggi fissi a 30° dalla verticale. E' un bel rompicapo lo so.... :roll: comunque per la cronaca anche Nils Olof Carlin mi aveva parlato inizialmente di una configurazione come la tua....poi però mi ha indicato le tre cinghie...poi non c'ho più parlato.... :lol:

La difficoltà è che sei fai i bilancieri troppo piccoli hai meno variabilità, ma meno prestazioni ( ti avvicini al caso dell'unico appoggio per un numero n di bilancieri ampi 360/n gradi. Se invece li fai troppo ampi hai rischi di avere una grossa variabilità a seconda di come si orientano
Ciao
Ema


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MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 13:59 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Il sito è offline.
Tornando alla configurazione dei bilancieri, "spanciamento" dello specchio a parte (concordo che tale effetto è troppo piccolo per i nostri scopi), ho ruotato lo schema di 15° in 6 "fotogrammi" fino ad'una rotazione totale di 90° e contino a vedere sotto carico sempre almeno tre appoggi.
Quindi (sempre in teoria) in qualsiasi posizione "angolare" fosse lo specchio, le sollecitazioni dovrebbero sempre relativamente limitate, o no?


Allegati:
Disegno3.jpg
Disegno3.jpg [ 282.97 KiB | Osservato 1247 volte ]

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MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 14:04 
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Lo spanciamento dello specchio è così piccolo che non è neppure misurabile, seppure otticamente visibile. Se spanciasse di 2 lambda (assurdo!) sarebbe sempre un valore non misurabile meccanicamente. Il gioco che andrebbe comunque lasciato tra lo specchio ed i supporti sarebbe sempre di alcuni ordini di grandezza superiore all'eventuale "spanciamento", quindi è inutile pensare di mettere dei sostegni per non farlo spanciare.

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MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 14:31 
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emadeg72 ha scritto:
... Però nella pratica i bilancieri laterali sono sempre scarichi ( se non precaricati ) in questa configurazione. ...

Attenzione.
E' uno schema "di principio".
Un precarico minimo (secondo me) è d'obbligo, in pratica.
Se non altro per garantire il contatto degli appoggi ed eliminare i giochi.

Però, visto che adesso tiriamo in ballo anche la deformazione della struttura portante (flessione dei bilancieri e, magari, deformazione del tubo), noto che aggiungiamo variabili nuove ad un problema già di per sé complicato.

Forse ci sarebbe da riflettere con calma sulla scelta del modello semplificato che può funzionare meglio.
Il criterio dei tre appoggi su cui insiste Angelo mi sembra una bella schematizzazione. :wink:
Ma come si può chiarirne il funzionamento? Cioé: perché va bene? Fa "del bene" allo specchio? Perché?
Quale è la deformazione più importante dello specchio, se non è lo "spanciamento"?
(Guardate che l'ho azzardato anche in modo un po' provocatorio :D :
mica sono sicuro che lo specchio si deformi come un palloncino pieno d'acqua :D )
Ciao a tutti. :D

PS: L'idea del palloncino pieno d'acqua non è mia, io l'ho soltanto presa a prestito, come si può notare da una rilettura attenta dei posts.
In ogni caso, come prima approssimazione, non vedo di meglio, personalmente.
Ricordiamo sempre che si sta "isolando ed esasperando" il problema pensando ad una disposizione del sistema in un piano verticale.
Riciao. :D

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Angelo secondo me lo specchio non può poggiare su un numero dispari di appoggi, proprio per la presenza dei bilancieri. Quindi o 2 o 4.....
Per vedere se poggia su un singolo bilanciere ( con carico poi ripartito esattamente sui 2 estremi ) devi considerare il fulcro del bilanciere stesso. Se è sotto la metà inferiore poggia, altrimenti no. E se poggia poggiano tutti e due gli appoggi del bilanciere, se non poggia non poggia nessuno dei due.
Giusto?


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MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 21:39 
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Buona sintesi, secondo il mio parere.
Che vale in generale, a pensarci bene.
I bilancieri non perdonano. Ripartiscono il carico in due parti uguali sugli appoggi e lo sommano vettorialmente sul fulcro. Non c'è scampo.

Ma il precarico non lo vuoi proprio?
Lo specchio non può andare in giro a zonzo. :roll:

In effetti mi chiedo se oltre ad una deformazione complessiva dello specchio non ci siano anche deformazioni locali dovute all'applicazione dei carichi concentrati sul bordo.

Le cinghie eviterebbero l'applicazione di carichi concentrati in piccole zone, se non altro. :idea:

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MessaggioInviato: mercoledì 20 marzo 2013, 10:36 
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emadeg72 ha scritto:
Angelo secondo me lo specchio non può poggiare su un numero dispari di appoggi, proprio per la presenza dei bilancieri. Quindi o 2 o 4.....
Per vedere se poggia su un singolo bilanciere ( con carico poi ripartito esattamente sui 2 estremi ) devi considerare il fulcro del bilanciere stesso. Se è sotto la metà inferiore poggia, altrimenti no. E se poggia poggiano tutti e due gli appoggi del bilanciere, se non poggia non poggia nessuno dei due.
Giusto?

Non capisco questo assunto, puoi spegarti meglio?

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La tolleranza tra lo specchio e gli appoggi dovrebbe essere attorno a 0,05mm, si può misurare con uno spessimetro. La difficoltà è avere una cella costruita con un metallo che si dilati come il vetro, altrimenti al variare della temperatura la cella si allarga o si stringe. Se si mette un precarico, anche piccolo, lo specchio inevitabilmente si deforma. E lo si vede benissimo con uno star test.

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