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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 2 ottobre 2009, 16:58 
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Iscritto il: venerdì 14 marzo 2008, 13:51
Messaggi: 157
Località: Nei pressi di Pavia
Allora: ho pensato un po, ho guardato la tabella delle caratteristiche fisiche del vetro e del vetro sintetico, ho fatto due calcoli e sono arrivato a questa conclusione:
Il vetro ha come peso specifico 2,2g/cm3 ( il vetro piu semplice ) mentre il vetro sintetico è 1,19g/cm3, cioè è il 54% del peso del vetro...questo vuol dire che su una base a parità di appoggi ( la cella che avevo pensato io era a 20 appoggi disposti ad esagono ) il vetro astronomico deve essere 20 mm con un peso di 2,2 g mentre il vetro sintetico potrebbe essere 10 mm con un peso di 1,19 g, cioè all'incirca il 50% ( precisamente il 46 % ) di peso in meno e quindi il 50% di spessore in meno, considerando che il vetro sintetico come materiale va a sostituire il vetro. Come modulo di elasticità alla flessione il vetro è molto piu resistente ( perchè piu duro e meno malleabile del vetro sintetico), ma li si parla di N/mm2, ( 1N=9,8 kgf ) paragone che penso sia inutile fare per il semplice fatto che in questo caso si tratterebbe di meno di 1 kg distribuito su una superficie di 53066 mm2.
In effetti la lastra da 5 mm potrebbe risultare troppo sottile, piu soggetta a deformazioni magari dovute alle forze applicate dalle viti di collimazione che agiscono sulla cella...ma penso che la lastra da 1 cm non abbia problemi, considerato comunque che le viti di collimazione non vanno ad applicare una forza di 9,8 kg per mm2 e considerando oltretutto che il modulo di elasticità alla flessione del vetro sintetico va da 2800 a 3200 N/mm2 . dovrei guardare altri valori per capire se si flette sotto il suo stesso peso?
Astrotecnico, dici che si impasta tutto smussando i vetri nel metodo classico? per ora non ho ancora provato a dare la curva alla lastra...devo rifare la colata, apportando le modifiche che ho visto facendo la prima colata...dovrò provare anche a tagliarla al centro per vedere se la depressione si sia mantenuta uguale anche dopo la colata...
Una domanda doduz...allora tutti quelli che vogliono intraprendere la costruizione delle ottiche di un dobson a casa otterrebbe secondo te solo delle parabole per guardarci la tv, come avevi detto??come fanno loro a raggiungere la giusta precisione?? io non potrei usare lo stesso metodo cambiando solamente materiale??non capisco...come fai a dirlo? esistono i test da fare, esistono le tecniche e in tanti l'hanno gia fatto con buoni risultati e non ci guardano la tv....
ciaooooo

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Arch.Steve


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MessaggioInviato: venerdì 2 ottobre 2009, 18:03 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16149
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Scaricati il programma "Plop" http://www.davidlewistoronto.com/plop/ è gratuito e chiede solo la registrazione.
Il programma calcola le tensioni sullo specchio (e i suoi spostamenti) in base al n° di appoggi della cella portaprimario, basta dare le dimensioni (diametro e spessore) dello specchio, peso specifico, modulo di elasticità ed un altro paio di cosette che ora non ricordo. Ti sarà molto utile per verificare il corretto dimensionamento (spessore specchio/n° punti della cella) del blank.
Provalo, ti divertirai. :wink:

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Il Cielo a domicilio
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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: venerdì 2 ottobre 2009, 18:59 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4613
Località: Padova
Steve ha scritto:
Una domanda doduz...allora tutti quelli che vogliono intraprendere la costruizione delle ottiche di un dobson a casa otterrebbe secondo te solo delle parabole per guardarci la tv, come avevi detto??come fanno loro a raggiungere la giusta precisione?? io non potrei usare lo stesso metodo cambiando solamente materiale??non capisco...come fai a dirlo? esistono i test da fare, esistono le tecniche e in tanti l'hanno gia fatto con buoni risultati e non ci guardano la tv..

Le mie perplessità riguardano essenzialmente il materiale e lo spessore troppo esiguo dello specchio. Come materiali, in campo amatoriale si è provato di tutto, ma gli specchi si fanno ancora in vetro (comune o Pyrex o simili)! Penso che ci sia una valida ragione di fondo!

Per quanto riguarda i paraboloidi satellitari, intendevo dire che la precisione ottenibile sia confrontabile più con le onde radio piuttosto che con quelle della luce.

Donato.


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MessaggioInviato: venerdì 2 ottobre 2009, 21:11 
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Iscritto il: venerdì 14 marzo 2008, 13:51
Messaggi: 157
Località: Nei pressi di Pavia
Grazie mille Angelo!
allora...ho provato a impostare tutti i valori chiesti, xo non capisco cosa sia un valore chiamato poisson e quando mi chiede il materiale, devo scegliere tra una lista gia predisposta e non posso mettere un materiale esterno alla lista...cmq immettendo i valori chiesti gli errori che escono sono i seguenti :
Plop P-V Error 6.78xe^-06
Plop RMS Error 1.09xe^-06
non ho la piu pallida idea se siano giusti o meno...xke non capisco l'inserimento dei valiri del materiale...ho provato a rifarlo piu volte e prima mi venivano valori piu bassi ( la metà )....nn saprei....devo ancora studiarlo....


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test ottica.jpg [ 339.18 KiB | Osservato 1432 volte ]

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Arch.Steve
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MessaggioInviato: sabato 3 ottobre 2009, 8:41 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Purtroppo al momento caro Steve non posso che confermare quello che dice Doduz: il miglior materiale per la realizzazione di specchi per astronomia è il vetro, molto meglio se è poco sensibile alle variazioni di temperatura (vedi pyrex ecc.)
Questo te lo posso dire con certezza perchè personalmente ho fatto in tanti anni diverse prove anche su altri materiali senza riuscire ad ottenere i risultati del vetro.
Ti posso anche dire che esisteva (o c'è ancora, devo accertarlo) una ditta USA che aveva iniziato a fare gli specchi più o meno con un sistema simile a quello che vuoi usare tu, ma non ha avuto alcun successo perchè il prodotto era purtroppo di qualità scarsa. Io stesso ho avuto in mano uno di questi specchi, quindi ho "toccato con mano": le tolleranze realizzative erano completamente al di fuori di quanto richiesto per l'astronomia e la qualità di lucidatura lasciava molto a desiderare.
Riguardo alla lavorazione con gli abrasivi devi considerare che questo genera anche un certo calore per attrito, che tende a variare la forma della superficie direttamente quando la si lavora. Ecco perchè tutti dicono che è più difficile parabolizzare uno specchio di vetro normale rispetto ad uno di materiale a bassa espansione. Inoltre purtroppo ti confermo che i polimeri o simili se lavorati con gli abrasivi, tendono ad impastarsi e ad avere una superficie non buona. Ecco perchè si da la preferenza allo stampaggio, alla colata o simile, su stampo.
Per quello che riguarda PLOP non mi sembra che si può usare con materiali diversi dal vetro di vario tipo.
Comunque è un software affidabile che da una buona idea di quanti punti di appoggio occorrono.
Con tutto questo non voglio affatto smorzare il tuo entusiasmo: tienici informati degli sviluppi.


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MessaggioInviato: sabato 3 ottobre 2009, 8:52 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
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Se vuoi avere informazioni sulle parti ottiche replicate eccoti un primo link http://www.newport.com/Replicated-Mirro ... talog.aspx
Non è la ditta di cui ho parlato nell'altro post: quella faceva proprio specchi primari per telescopi amatoriali. Questa è una seria azienda che fa parti ottiche per uso scientifico. Se trovo notizie sull'altra azienda te le invio.


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MessaggioInviato: sabato 3 ottobre 2009, 10:09 
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Iscritto il: venerdì 14 marzo 2008, 13:51
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Esatto....ho visto anche io che non si puo usare con altri materiali...va beh...non sapevo di questa ditta..beh da una parte mi fa pensare allora che la mia idea poi non era tanto stupida e che qualcuno ci aveva gia provato...i risultati un po mi demoralizzano...ma una prova penso di farla cmq...esatto...è per quello che avevo pensato anche io e mi ero concentrato sullo stampaggio e non sull'abrasione...xke crea calore e quindi la forma è piu deformabile, mentre con lo stampaggio no...lo stampo in negativo xo deve essere piu che perfetto, xke una volta data la forma quella rimane...a meno che di non usare lo stesso sistema di curvatura della pellicola con la lastra in rammollimento....xo diventa difficoltoso determinare la depressione e di conseguenza il raggio di curvatura e di conseguenza la lunghezza focale e di conseguenza gli errori...bisogna pensare ad un modo per formarla senza dare errori alla curva...

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Arch.Steve


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MessaggioInviato: sabato 3 ottobre 2009, 10:16 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Steve ha scritto:
... non capisco cosa sia un valore chiamato poisson e quando mi chiede il materiale, devo scegliere tra una lista gia predisposta e non posso mettere un materiale esterno alla lista...

Un'ifarinatura generale, la trovi quì http://it.wikipedia.org/wiki/Modulo_di_Poisson ti consiglio di cercare (se non li hai già) questi valori, come anche il modulo di elasticità, peso specifico, durezza (scala di Mohs), dopo di ché su plop nella tabella preimpostata scegli il dato piu simile a quello del materiale che stai usando.
Steve ha scritto:
cmq immettendo i valori chiesti gli errori che escono sono i seguenti :
Plop P-V Error 6.78xe^-06
Plop RMS Error 1.09xe^-06
non ho la piu pallida idea se siano giusti o meno...xke non capisco l'inserimento dei valiri del materiale...ho provato a rifarlo piu volte e prima mi venivano valori piu bassi ( la metà )....nn saprei....devo ancora studiarlo....

Per ora studialo bene, se non sbaglio dove hai scaricato il programma c'è anche una guida (in inglese), comunque eccolo qui
Allegato:
Plop_User.doc [116.5 KiB]
Scaricato 38 volte

Buona progettazione.

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MessaggioInviato: sabato 3 ottobre 2009, 12:21 
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Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Aiuto dal Brasile. Se conosci il portoghese quì ti diverti un mondo: http://arxiv.org/abs/0810.4165
Come vedi lo stampo lo fanno per rotazione ..... esattamente come dicevo io. Solo così riesci a fare facilmente una buona parabola.
Inoltre:
http://www.leioptics.com/diamond-turnin ... rrors.html
Credo che per qualche giorno hai abbondante materiale di studio su cui meditare.


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MessaggioInviato: sabato 3 ottobre 2009, 14:23 
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astrotecnico ha scritto:
Aiuto dal Brasile. Se conosci il portoghese quì ti diverti un mondo: http://arxiv.org/abs/0810.4165
Come vedi lo stampo lo fanno per rotazione ..... esattamente come dicevo io. Solo così riesci a fare facilmente una buona parabola.
Inoltre:
http://www.leioptics.com/diamond-turnin ... rrors.html
Credo che per qualche giorno hai abbondante materiale di studio su cui meditare.

Nel primo caso gli specchi parabolici non sono certo destinati ad uno strumento ottico (stampo in gesso).
La parabolizzazione per rotazione è una tecnica molto nota: la sbozzatura dello specchio principale del telescopio Hale di M.te Palomar venne realizzata proprio così (rotazione del Pirex fuso in un grande forno), inoltre utilizzando del mercurio liquido come superficie riflettente si può costruire un telescopio (ovviamente zenitale) di notevoli dimensioni con una spesa relativamente ridotta.

Nel secondo mi pare utilizzino un tornio di estrema precisione con utensile diamantato, da tenere in considerazione solo in caso di un SEI particolarmente generoso al SuperEnalotto!

Donato.


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