Renzo, le tue considerazioni sono come sempre puntuali e condivisibili.
Io son intervenuto invasivamente sulla mia 350D per una serie di motivi.
Il primo è che quella 350D mi è costata solo 50 euro, infatti l'ho presa da un amico a quel prezzo perchè il flash non funzionava più e 2 pin dello slot delle CF erano rotti e la macchina dava err e qualcosa se si metteva una scheda, quindi per lui era inutilizzabile e ripararla costava più che comprare una 1000D nuova, quindi gli ho offerto 50 euro e me la sono portata a casa, per l'uso astrofotografico quei problemi erano assolutamente non importanti.
Poi siccome a me piace molto smanettare nell'autocostruzione ho fatto da me anche la modifica, comprando un filtro dagli USA che avesse le caratteristiche spettrali adatte, preso da ebay, dalla omega filters, che poi ho fatto tagliare a misura da un vetraio, e l'ho piazzato da me, così alla fine la modifica mi è costata mi pare circa 30 euro e non un centinaio più intervento.
Quindi ho fatto le prove con la cooled box, spendendo si e no 50 euro (tra peltier, polistirene, alluminio e qualche dissipatore di recupero).
Il passo definitivo è stato il dito freddo che alla fine mi è costato circa 15 euro. Le uniche spese son state 2 euro di neoprene, 12 euro di peltier, 2 euro di grasso siliconico. Il dissipatore l'ho recuperato a costo 0, così come la barra d'alluminio.
Quindi mi pare che il vantaggio in termini di resa rispetto alla spesa è significativo, visto che comprare una cooled box commerciale sfora i 1000 euro e non mi pare il caso (per quel prezzo faccio prima a comprare una CCD rafrreddata), e che la centralds costa parecchio lo stesso.
Alla fine la 350D la posso dedicare completamente all'astrofotografia, tanto per altri usi non è adatta, e poi ho la 40D per le foto classiche.
Certo ora come ora avere una 450D o 500D da usare al posto della 350D sarebbe bello, ma aspetto a trovarne una mezza rotta a 50 euro

se mi capiterà un'altra occasione, ancora devo sfruttare la 350D, ci avrò fatto si e no un paio di uscite con questo tempo...
Ah, il mio dito freddo è già più largo del retro del sensore della350, poi siccome il dito freddo in tutto è lungo circa 14 cm (quindi 10 cm fuori dalla peltier) il suo raffreddamento non sarà immediato, ma graduale, e in punta (dove sta il sensore) il freddo arriverà un po' più piano, e poi è alluminio e non rame, quindi il trasferimento termico meno efficiente, quindi ancora più graduale. Se poi consideriamo che il sensore stesso scalda, forse non so quanto necessario sia utilizzare delle rampe di raffreddamento.
Con la mia soluzione dall'analisi dei dark ho visto che già dopo 20-25 minuti, siamo operativi con una buona temperatura d'esercizio, diciamo 30 minuti, quindi niente male.
Sergio