Ciao Cristiano, sono Massimo, mi occupo del progetto
http://www.sqm-network.comCome avrai capito, si tratta di un vero e proprio progetto scientifico, quindi ci sono dei paletti che abbiamo dovuto fissare e che non si possono abbattere.
La scelta di utilizzare il sensore dell'SQM-LE è stata fatta per alcuni motivi:
-è in assoluto il sensore più diffuso in giro. Ce ne sono altri di altro tipo, anche USB, ma hanno sicuramente meno diffusione. Inoltre, l'USB, obbiga l'utente a tenere un PC acceso
-l'SQM-LE ha ormai un elevato grado di affidabilità, sappiamo che dura parecchio e che è molto linerare e produce misure precise e ripetitive
-è uno standard certificato da un'azienda, tarato dalla casa produttrice
-ha una garanzia fornita da un produttore serio ed affidabile
Aprire ad altri sensori, che non conosciamo o conosciamo meno, anche "fai da te", vorrebbe dire rendere incerta e disuniforme la mole dei dati raccolti.
Ma, c'è sempre un ma!
Se si riuscesse a studiare e testare un altro sensore, messo per qualche mese a fianco di un SQM, poi si potrebbe pensare di "allinearlo" al'SQM, e utilizzarli entrambi.
A mio parere, però, non credo che ne valga la pena. 200 euro non sono pochi, ma tutto sommato per il risultato che forniscono non sono nemmeno molti.
Basti pensare a quanto usiamo i nostri oculari (qualche ora al mese) e a quanto invece viene utilizzato un sensore di questo tipo.
Ciao
Massimo