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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 28 marzo 2009, 0:27 
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Iscritto il: mercoledì 24 dicembre 2008, 21:47
Messaggi: 8
grazie maurizio ora comincio a capire ...


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MessaggioInviato: sabato 28 marzo 2009, 10:31 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Caspita Maurizio! Bella quella fenditura e ingegnoso il sistema di regolazione dell'ampiezza ! Comunque furlan posso aggiungere che il grave problema delle fenditure è in genere quello di poterle regolare bene e in maniera tale che le due lame che la costituiscono sono perfettamente parallele, presentando quindi un ampiezza assolutamente costante. Ci sono anche dei progetti molto dettagliati delle fenditure realizzabili in proprio, ma meccanicamente non sono molto semplici. Ovviamente il sistema che ti ho indicato è estremamente spartano, ma almeno è realizzabile in casa senza nessuna attrezzatura particolare, se non al massimo i soliti utensili comunemente disponibili. Certo è che se riesci a fartene una regolabile con finezza è indubbiamente molto meglio. Visto però che in definitiva la fenditura non è che si sta ad allargare e stringere tutti i momenti, si può anche optare per una semifissa. Il risultato tra una fenditura di eccellente fattura meccanica, con regolazioni fini ecc. e quella fatta alla buona è analogo. In definitiva le due cose cose più importanti sono:

- parallelismo delle lamine usate

- buona qualità del filo delle lamine (retifficare sempre con miscela abrasivo acqua su lastra di vetro)

Tra le altre cose, se si ha bisogno di fenditure con ampiezze diverse, si possono anche fare fisse, ben regolate e poi intercambiabili su un supporto con foro centrale, come ho detto prima. Il foro centrale, oltre che far giungere la luce alla fenditura, è essenziale perchè quando si illumina la superfficie per fare il test è sempre piuttosto difficile farlo con una fenditura, che fornisce pochissima luce.Immaginati in una stanza in penombra dove con la fenditura , da cui inevitabilmente esce pochissima luce, tenti di illuminare il tuo specchio. Io mi sono trovato molte volte in questa situazione e ti assicuro che non è facile. Invece si rimuove la fenditura, si lascia il foro scoperto, si direziona bene il fascio luminoso verso la superficie ottica da testare e una volta visto bene il fascio di ritorno, si monta fenditura davanti al foro. Così facendo si risparmia un sacco di tempo.


Ultima modifica di astrotecnico il sabato 28 marzo 2009, 10:56, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: sabato 28 marzo 2009, 10:49 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 19:35
Messaggi: 530
Località: Carpi (MO)
Ciao Astrotecnico
qui:

viewtopic.php?f=15&t=36947

ti avevo chiesto un chiarimento sul funzionamente di questo apparecchietto, perchè fino a quel momento non mi era mai capitato di vederne di simili.

probabilmente ti è sfuggito il mio passaggio.

_________________
tripletto apo 155 f. 7 a contatto
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zoom vixen 8-24; zoom hyperion 8-24
erfle 40mm, wide scan II 30mm, leica 14mm wa
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canon 550d
losmandy g 11


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MessaggioInviato: sabato 28 marzo 2009, 11:07 
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Iscritto il: mercoledì 24 dicembre 2008, 21:47
Messaggi: 8
qualcuno mi ha suggerito una penna laser di quelli da 5-10 euro rimuovendogli la piccola ottica che hanno davanti , quindi resta un diodo monocromatico di pochi micro..
cosa ne dite ?


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MessaggioInviato: sabato 28 marzo 2009, 12:50 
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Iscritto il: giovedì 13 novembre 2008, 19:13
Messaggi: 315
Località: ameglia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Per Maurizio : astrotec... dice....Relativamente invece al tuo apparato di Foucault, ti posso confermare che è del tipo "slitless" ovvero senza sorgente munita di fenditura. Questa configurazione è molto buona per evitare di avere la slitta non parallela alla lamina di intercettazione, inoltre in genere illumina in maniera più uniforme la superficie ottica sotto test. Ulteriore vantaggio è quello di non dover costruire una fenditura regolabile di precisione, cosa, che come ho gia detto, sempre non molto semplice. In pratica coprendo metà della sorgente luminosa con una lametta produci un fascio a mezzaluna che combinato con quello di ritorno dallo specchio che è un altra mezzaluna rovesciata (perchè lo specchio ovviamente rovescia l’immagine) ottieni la formazione di una ottima slitta ad ampiezza variabile

X astrotecnico

allora, specchio da 300 mm F/5= 1500 mm
raggio di curvatura 3000mm
calcolo profondità curvatura = raggio specchio x r.s./2 raggio curvatura
cioè 150x150=22500/6000=3,75mm questo è quanto scavare....

con il mio apparato per testare lo specchio mi dovrò posizionare a tre metri di distanza.....? naturalmente nelle prime fasi di lavorazione la distanza sarà maggiore giusto? è uguale anche per il test di ronchi
o per R. mi devo posizionare alla distanza focale....
ho letto di test di F. eseguiti su telescopi finiti... come fanno a testare
alla distanza del raggio di curvatura credo non sia possibile...
ciao a presto
ettore


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MessaggioInviato: domenica 29 marzo 2009, 11:05 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Maurizio senza essere prolisso e noioso, come a volte sono con la mia mania di voler far diventare tutti autocostruttori di ottica, ti rimando ai seguenti link dove puoi trovare chiarimenti in merito all'apparato di Foucault slitless, che è molto in voga negli USA e non
http://www.geocities.com/CapeCanaveral/9601/ftester.htm
http://webpages.charter.net/dware1/fouc ... cault.html
Comunque ovviamente sono a disposizione per ogni ulteriore quesito.
ettore ok per i tuo dati quindi 300f5, immagino comunque che farai 310f5 per il problema del bordo. Allora per essere più precisi Foucault si può fare sia sul fuoco sia sul raggio di curvatura. C'è tutta un ampia discussione sui risultati che si ottengono nell'uno e nell'altro caso. Ora però non vorrei entrare nei dettagli altrimenti ci vuole un libro solo per questo. Vedrò di preparare qualche cosa a breve che chiarisce senza essere un poema. Tornando a noi quando si testano specchi ci si pone praticamente sul raggio di curvatura,perchè in un certo senso è più comodo testare la parabola in quanto la rilevi come un sfera difettosa. Quei test di Foucalt che vedi sul fuoco vengono in genere
fatti su stella artificiale e/o naturale, pur essendo ovviamente validi. Tralasciamo per ora Ronchi al quale magari dedicheremo tutta una cosa a parte. Tanto Ronchi più che altro lo usi quando sei in fase di parabolizzazione e in ogni caso come ho sempre detto devi testare con metodi diversi: Ronchi, Foucault e oculare intra e extra focale. Se i tre metodi convergono come risultati sei più che sicuro che la superficie è come hai visto tu. Ora concentriamoci su Foucault in questo 3d. Poi apriamo una sezione ad hoc per Ronchi. Sei d'accordo ?


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MessaggioInviato: domenica 29 marzo 2009, 11:34 
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Iscritto il: giovedì 13 novembre 2008, 19:13
Messaggi: 315
Località: ameglia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
ciao astrotecnico e grazie
sono d'accordo.....
il 300mm F/5 l'ho portato solo d'esempio..... ne possego uno geoptik...forse... quando e se arriva....
vorrei provare a testare quello come esperienza,per vedere se i test
allegati corrispondono....
io per iniziare vorrei fare un 250mm(260) F/5 o 6 ora vedo.....
devo ancora terminare la macchina e cominciare a macinare...
a presto
ettore


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MessaggioInviato: domenica 29 marzo 2009, 12:02 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
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Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Ottimo ettore testare il tuo primario del Geoptik quando te lo rimandano. Occhio però: in realta testare quello della Geoptik sarà molto più facile di che quello che ti fai proprio, in quanto la quantità di luce che rimanda è enormemente superiore essendo alluminato. Il tuo rifletterà durante la lavorazione solo il 4 % circa della radiazione incidente quindi le immagni saranno molto meno brillanti e i problemi meno evidenti. Ricordati che dovrai testare una parabola quindi non avrai annullamento completo con lama di Foucault ma la troverai tutta sfumata di grigio. Dovresti provare la maschera di Couder ed avere l'emozione di poter vedere l'ombra grigia che si sposta pogressivamente da un fessura all'altra .... Ora però non voglio confonderti le idee ........


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MessaggioInviato: domenica 29 marzo 2009, 13:03 
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Iscritto il: giovedì 13 novembre 2008, 19:13
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Località: ameglia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
astrotecnico,
questo lo immaginavo, ho letto che bagnandolo può essere un piccolo trucco per aumentare la riflettivita..... (citazione:Ricordati che dovrai testare una parabola....)
ma nella prima fase di lavorazione, lucidatura compresa, non viene sferico?
ho letto che si parabolizza solo dopo la lucidatura.... a mano,
questo vale anche per la macchina..... o no?
pensavo di iniziare a lavorare con specchio sotto e utensile sopra, 70% del diametro C.O.C
33 rpm piatto
44 passate minuto il braccio
cosa ne pensi?
ettore
ps.per courder ho trovato come... dove.. disegnarla
ma un passo alla volta


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MessaggioInviato: domenica 29 marzo 2009, 14:13 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
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Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Si infatti: va bagnato leggermente. Prima si fa la sfera, fino alla lucidatura di base, poi si fa parabola. Ma ricordati sempre una cosa: ottima sfera facile parabola ! Cattiva sfera: un sacco di grane poi. La cosa vale sia a mano sia macchina, con l'ulteriore problema che la macchina tende a fare errori periodici. Occhio alle velocià: quelle che citi sono piuttosto alte e dovrai di sicuro diminuire. Si parabolizza sia mano sia macchina, ma se non lo hai mai fatto ti sconsiglio di farlo a macchina come prima volta. Dipende anche dalla macchina. La fase di parabolizzazione è delicata e poche mosse sbagliate rischiano di farti buttare ore di lavoro: dovrai tornare alla sfera di nuovo oppure correggere se riesci. Qualche volta si fa prima tornare alla sfera più che correggere. Per le velocità occhio: se vai troppo forte scaldi il vetro per attrito e quindi sbagli forma. E attenzione all'uso di utensili al 70 %: non sempre danno il massimo. Se eventualmente vedi che la sfera non viene bene devi usare utensile al 100 %.
Ok per la maschera di Couder: farla è facile, usarla bene è un altra cosa. Un passo per volta: capire bene e impratichirsi a fondo è fondamentale per evitare insuccessi e delusioni !


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