1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: giovedì 12 luglio 2007, 13:06 
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Iscritto il: sabato 7 luglio 2007, 22:29
Messaggi: 149
Massimo, intendevo un frigo rotto, cioè spento, per non avere variazioni di temperatura e di umidità esterne, mica voglio congelarlo...ma cmq è una pignoleria la mia del frigo esagerata :D


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MessaggioInviato: giovedì 12 luglio 2007, 13:09 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
Messaggi: 5153
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Helio ha scritto:
Bella dritta Ford...senti ma i contenitori porta CD di cosa sono?polietilene?intanto ti dò una notiziuola, c'è un prof che sta ( se gia non l'ha fatto) per brevettare una formulazione di sua invenzione per resina epossidica per i preimpegnati in carbonio che non indurisce a temperatura ambiente, tutto naque perchè la ex Fiat AVIO ora solo AVIO (produzione missilistica), doveva stoccare preimpegnato in frigoriferi a - qualcosa, immagina i costi di stoccaggio...


Mi sa che bazzichiamo gli stessi prof.: capace che ci si becca in facoltà.

_________________
Claudio

"Los que van con prisa, nunca ven el cielo"
Gruppo Astrofili Hipparcos, Roma - http://www.hipparcos.it/
Osservo con:
Principalmente con Celestron C5, binocoli vari, occhio nudo e tutto ciò che si può puntare verso il cielo.


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MessaggioInviato: giovedì 12 luglio 2007, 13:23 
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Iscritto il: sabato 7 luglio 2007, 22:29
Messaggi: 149
G.R.?Aoh...nn je di nienteeee èèè.....ehehe :wink:


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MessaggioInviato: giovedì 12 luglio 2007, 13:33 
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Iscritto il: sabato 3 marzo 2007, 13:35
Messaggi: 543
Località: Roma
per ford e helio: per caso state a san pietro in vincoli? :D

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www.stelleelettroniche.it - il mio blog


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MessaggioInviato: giovedì 12 luglio 2007, 14:07 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
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Località: trivero
Helio ha scritto:
Aoh, te sto a inseguì...ehehe, ti ho risposto all'altro topic...quindi " la forma " me la gioco in quella mezzoretta di legami secondari? D'istinto poi, mantenendo tutto in rotazione costante le variazioni di forma ce le posso avere durante la reticolazione?


dipende in quale fase della reticolazione, qua bisognerebbe avere qualche diagramma accurato della resina per dire cose certe e non asinate

_________________
non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style"
Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione.
Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.


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MessaggioInviato: giovedì 12 luglio 2007, 21:09 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
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Località: trivero
Helio ha scritto:
Aoh, te sto a inseguì...ehehe, ti ho risposto all'altro topic...quindi " la forma " me la gioco in quella mezzoretta di legami secondari? D'istinto poi, mantenendo tutto in rotazione costante le variazioni di forma ce le posso avere durante la reticolazione?


non è semplice dire questo, fintanto che non conosciamo la formula della resina .
Occorrono dati molto certi sulle caratteristiche del prodotto. Inoltre si puo' giocare molto sulle temperature di partenza in fase di iniezione e variarle in fase di formazione della parabola (per compensare la reticolazione variabile).

Porrei anche, alla base del manufatto, una lamina (un foglio) di Vectran che una volta solidificato il tutto costituirà un'ossatura sulla quale la resina potrà stare subendo meno deformazioni strutturali (è un po' il brevetto americano reso abbordabile e ......forse funziona).

Comunque avete la fortuna di essere studenti di ing, quindi con il tempo, la voglia e i mezzi teorici per fare delle ricerche interessanti, non fini a se stesse ma realmente interessanti. Lo sponsor si trova poi.
ciao

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non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
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MessaggioInviato: giovedì 12 luglio 2007, 22:24 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
Messaggi: 1623
Località: trivero
porca miseria mi avete messo un tarlo nel cervello .......

uhm fantastichiamo:

ci serve

a) piccola camera robusta in cui sia possibile creare un vuoto accurato e controllabile
b) sistema di riscaldamento della camera con resistenze elettriche, range di controllo e variazione
0,5° verificabile e variabile secondo il parametro t;
c) sistema a rotazione con velocità variabile e controllabile, con opportuna elettronica di controllo
d) sistema di deposizione della resina che deve avvenire a vuoto creato e a temperatura costante
e) sistema esterno di miscelazione dei componenti e iniezione dello stesso nel sistema d;
f) andate avanti voi............

chissà che intruglio viene fuori hihihi
ciao
max

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MessaggioInviato: giovedì 12 luglio 2007, 23:44 
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Iscritto il: sabato 7 luglio 2007, 22:29
Messaggi: 149
Ciao Max, apro parentesi, a sensazione sei veramente una persona moderata e deliziosa, col giusto spirito collaborativo. Del resto anche con altri ho trovato subito un dialogo sereno e di confronto ed era proprio quello che speravo di trovare iscrivendomi a questo forum, l’altro motivo è il più importante: imparare e ancora imparare infatti non nascondo che in molti argomenti qui trattati ne so veramente poco, chiusa parentesi.

Dunque, altre idee? Vediamo…

g) possibilmente una centrifuga di materiale trasparente per l’osservazione diretta in tempo reale?;

h) controllo sulla velocità di rotazione da zero al valore di regime (preventivamente calcolato per ottenere la focale di progetto), in modo da “ accompagnare “ la variazione di forma del pelo libero durante il transitorio di velocità?;

i) considerare l’ipotesi di: cariche per il controllo del ritiro, cariche per garantire stabilità di forma al manufatto finale soggetto ad eventuali variazioni di temperatura nell’ambiente di esercizio?;

l) la centrifuga deve essere portata a una temperatura iniziale prima dell’iniezione? La parte di resina che per prima “ tocca “ le pareti non comincia a reticolare per prima?;

m) un sistema per smorzare le vibrazioni?;

che dici?
P.S. se riesco a ritrovarlo ti mando quell’articolo che trovai, a te come a tutti quelli cui possa interessare.


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MessaggioInviato: venerdì 13 luglio 2007, 0:02 
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Iscritto il: sabato 7 luglio 2007, 22:29
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Ford Prefect ha scritto:
Helio ha scritto:
Bella dritta Ford...senti ma i contenitori porta CD di cosa sono?polietilene?intanto ti dò una notiziuola, c'è un prof che sta ( se gia non l'ha fatto) per brevettare una formulazione di sua invenzione per resina epossidica per i preimpegnati in carbonio che non indurisce a temperatura ambiente, tutto naque perchè la ex Fiat AVIO ora solo AVIO (produzione missilistica), doveva stoccare preimpegnato in frigoriferi a - qualcosa, immagina i costi di stoccaggio...


Mi sa che bazzichiamo gli stessi prof.: capace che ci si becca in facoltà.


Resonance ha scritto:
per ford e helio: per caso state a san pietro in vincoli? :D


Per Deimos, Ford e Resonance...naaaaa...abbiamo lo stesso virusss? :D perchè non cogliere il consiglio di Massimo? Intanto ci possiamo incontrare all'uni e parlare..per...l'ultima settimana di luglio :wink: ? Chi aderisce?


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MessaggioInviato: venerdì 13 luglio 2007, 0:27 
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Iscritto il: sabato 7 luglio 2007, 22:29
Messaggi: 149
Stavo ripensando..."Inoltre si puo' giocare molto sulle temperature di partenza in fase di iniezione e variarle in fase di formazione della parabola (per compensare la reticolazione variabile)", molto interessante questa soluzione...ma c'è un problema: come facciamo a misurare il discostamento della forma attuale da quella di progetto durante la rotazione e la reticolazione? Con una scala graduata verticale a tacche circolari, su un contenitore trasparente ( la nostra centrifuga ), in modo da sapere + o - che se l'estremità del fluido ha raggiunto una certa altezza so anche che forma ha il pelo libero, cioè il giusto "sagitta"?Che ne pensi?

Poi " Porrei anche, alla base del manufatto, una lamina (un foglio) di Vectran che una volta solidificato il tutto costituirà un'ossatura sulla quale la resina potrà stare subendo meno deformazioni strutturali (è un po' il brevetto americano reso abbordabile e ......forse funziona) ", l'ossatura del materiale che tu consigli e se fosse fatta secondo un'opportuna geometria, tale da " metabolizzare " gli sforzi trasmessi un pò secondo i punti di appoggio in una cella, o ad alcune configuraizoni che se non sbaglio vengono fatte in fusione durante la realizzazioni di un primario?

Ciao
Helio


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