Teo77 ha scritto:
Se io faccio sì che la zona fra il ccd, il T2, e prima del focheggiatore sia sigillata e la raffreddo ad aria secca, non sarebbe un metodo migliore e meno distruttivo per raffreddare il ccd ?? Forse un pò meno efficace, ma non rischio di gettare nella spazzatura una Reflex digitale o quantomeno ho una macchina fotografica che posso usare anche al di fuori dell'astronomia !!
Forse mi sbaglio ... mah !!
Matteo
Ho studiato la possibilità di raffreddare ad aria secca il retro del sensore, che è facilmente accessibile senza smontare integralmente la fotocamera sui modelli fino alla 400D attraverso le aperture dei jack sulla sinistra. Il problema è che occorrerebbe aria a pressione ( per via dello spazio stretto in cui dovrebbe circolare) e quindi un compressore, però altri problemi da risolvere sorgono su come raffreddare quest'aria (occorrerebbero radiatori progettati ad hoc, ad alette fittissime, adatti all'aria compressa che esistono e sono chiamati microchannel, ma non si trovano facilmente in giro), ed inoltre l'efficienza di scambio termico tra l'aria e il sensore sarebbe comunque molto bassa, a meno di ricircolare l'aria fredda in qualche modo, ma è da pazzi, andrebbe sigillata l'intera fotocamera e comunque coibentata integralmente, perché la fotocamera non è un tubo e l'aria che ci butti dentro esce un po' da tutte le parti, e a quel punto tanto vale costruirsi un minifrigo.
Dato che uno dei miei obbiettivi era aumentare l'efficienza, alla fine ho optato per il raffreddamento a liquido del sensore, anche perché comunque un waterblock da qualche parte l'avrei dovuto mettere.
Raffreddare lo spazio davanti al sensore è ancora meno efficiente che raffreddarne il retro, perché davanti al sensore ci sono i filtri e quindi l'aria non raggiungerebbe direttamente la superficie dell'integrato.
La semplice convezione naturale non è sufficiente, perché l'aria è un ottimo isolante quando è confinata in spazi ristretti come lo è la camera anteriore tra l'obbiettivo e la tendina dell'otturatore (infatti nelle costruzioni edili si fa largo uso di intercapedini d'aria di pochi centimetri per isolare gli edifici) quindi ci vuole comunque aria forzata, o compressa, ma come già discusso qualche pagina fa, fare questo nello spazio davanti al sensore, oltre che complicato, creerebbe delle turbolenze che andrebbero a degradare l'immagine. Ma anche se le turbolenze non dessero problemi, restano comunque tutti i problemi del raffreddamento ad aria secca già citati per il retro del sensore.