weega ha scritto:
PS: ho letto sul tuo blog che usi un intervallometro autocostruito, come hai fatto?

Ho già descritto questo mio progetto in quest'area senza veramente dare dettagli troppo specifici.
zondran ha scritto:
caspiterina...mi era sfuggita questa chicca...interessa anche a me, visto che col nuovo portatile (Windows7) ho problemi con la CANON..
Forse ti è sfuggito... che non ti era sfuggito

Sei intervenuto nel mio post in quest'area.
Il progetto si basa su un PIC 16F84 che già possedevo insieme ad un programmatore hardware (il "classico" Ludipipo) per lo stesso PIC. Quindi perchè tenerli nel cassetto?
Prima di tutto ho studiato per benino alcuni articoli di una rivista di elettronica e una volta capito il funzionamento del PIC in questione e dell'elettronica necessaria al suo funzionamento nonchè all'interfacciamento ad altri dispositivi, mi sono lanciato in questa avventura non priva di insidie.
All'inizio pilotavo un relè. Difetti di questo: alimentazione diversa, rumore eccessivo, imprecisione per via del fatto chè è in parte meccanico.
Alla fine ho optato per un fotoaccoppiatore (che fa da interruttore) isolando e quindi preservando contemporaneamente l'elettronica della Canon.
La discussione si trova qui:
viewtopic.php?f=15&t=37654&start=0&hilit=16f84Non so quando

scriverò qualcosa di più dettagliato sul mio Blog anche perchè in queste cose basta una sciocchezza per mandare tutto a monte

e devo essere il più preciso possibile per via anche di piccole modifiche/accorgimenti in fase finale costruttiva come ad esempio l'uso di pulsanti normalmente chiusi al posto di quelli normalmente aperti che fa cambiare alcune cosette sia dal punto di vista hardware (resistenze di pull-up o di pull-down) e di conseguenza il firmware da caricare sul PIC.
A proposito del firmware ho usato il linguaggio Mikrobasic e una volta compilato l'ho inserito nel PIC tramite il Ludipipo.
Il limite del 16F84 è la memoria istruzioni - solo 1 Kbyte - il che rende estremamente "zen" programmare pulsanti, fotoaccoppiatore e visualizzare pure i dati sul display.
L'ideale sarebbero i kit ATMEL, che costicchiano, ma sono molto più performanti.
Non li conosco praticamente e non intendo "rimettermi" a studiare

Io me la sono cavata con quello che avevo in casa spendendo alla fine una ventina di Euro.
La parte più difficile? La basetta di rame. Anche quella disegnata da me.
Ma per realizzarla fisicamente non avevo il necessario e prima di spendere una fortuna in
materiali per una cosa che non faccio abitualmente mi sono rivolto - tramite internet - ad un ragazzo
(di Catania mi pare) che le realizza a prezzi decenti. Ho inviato il file bmp e mi ha fatto un preventivo che alla fine sarà stato di una decina di euro.