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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 31 marzo 2009, 18:20 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Allora dopo aver costruito sia la punta enucleatrice sia la morsa per bloccare la nostra lastra di vetro da cui vogliamo ricavare il nostro disco per costruire il primario, eccoci al momento fatico: il taglio vero e proprio. Per fare questa operazione dobbiamo montare la nostra morsa su un trapano a colonna: questa operazione è abbastanza semplice in quanto le piastre dove normalmente si fissano le morse sono ricche di forature e/o asole passanti appositamente previste per questo scopo. E' chiaro che il trapano usato per questa operazione deve essere di dimensioni adeguate. Non ha importanza che sia una macchina di grande precisione e qualità: anche un modesto trapano di tipo economico va bene, purchè di potenza adeguata. Se per caso lo spazio davanti alla colonna sotto il mandrino è esiguo, l'unica soluzione è, se possibile, quella di girare la ganascia o il supporto portatrapano e fissare in qualche modo la colonna al tavolo di lavoro, con legno e morsetti da falegname. La cosa importante è che il pianale della nostra morsa sia fissato il più saldamente possibile altrimenti l'attrito generato dalla punta enucleatrice tenderà a spostarla e di conseguenza l'operazione di taglio diventerà molto difficoltosa oltre che imprecisa.


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MessaggioInviato: sabato 18 aprile 2009, 17:11 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Adesso quello che serve è un sistema di contenimento per gli sfridi di abrasivo e acqua oltre a polvere di vetro, che si formano durante le operazioni di taglio. Un metodo molto semplice ma efficace è quello di applicare su un diametro maggiore di quello da tagliare un bel bordo di materiale plastico, facilmente rimovibile. Ottimo è il classico stucco per vetri usato nei serramenti. Fatevi quindi un "salamino" di stucco del diametro di 2 o 3 centimetri, con lunghezza tale da coprire la circonferenza che volete bordare e applicatelo sulla superficie del vetro, premendo leggermente in modo da farlo aderire. Avete quindi fatto una bella barriera. E ora iniziamo finalmente a tagliare !


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MessaggioInviato: sabato 18 aprile 2009, 17:40 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Iniziamo a preparare una miscela di abrasivo e acqua: va bene come grana il 120 o simile. Dovete come al solito fare una prodotto che ha la consistenza della crema, quindi aggiungete acqua in piccolissime quantità, quasi goccia a goccia. Ora fate toccare sul vetro il bordo da taglio della punta enucleatrice e tenendolo a contatto, applicate un modesto quantitativo di abrasivo ma in modo più uniforme possibile, sul punto di taglio. Avete così una traccia di come mettere l'abrasivo poi. Staccate ora il bordo tagliente della punta leggermente dal vetro: ora mettete ancora un pò della vostra pasta abrasiva sul vetro, sulla traccia lasciata dall'applicazione precedente e poi avviate il moto del trapano, che avete prima regolato a basso numero di giri. Scendete con dolcezza verso la superficie sempre con il trapano in moto e arrivate a toccarla. Tenete ora la punta su questa posizione facendo una pressione molto leggera: dopo qualche decina di secondi il tagliente lascerà una evidente traccia d'avvio del taglio sulla superficie. A questo punto fermate il trapano e sollevate la punta: applicate ora nuovo abrasivo in maniera uniforme e di nuovo tornate a continuare il taglio. Dopo alcuni minuti vedrete apparire un solco piuttosto netto di forma circolare sulla superficie del vetro . Continuate di nuovo ad approfondire, aggiungendo di quando in quando abrasivo. Mano mano che andate più in profondità l'attrito crescerà notevolmente, tendendo a scaldare la punta e ovviamente anche il vetro circostante. Questa situazione deve essere tenuta sotto controllo con la massima attenzione: un forte riscaldamento della punta potrebbe provocare infatti la rottura della lastra di vetro ! Quindi se vi accorgete che la punta è eccessivamente calda, fermate tutto e lasciate freddare.


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MessaggioInviato: domenica 19 aprile 2009, 10:30 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Continuate ad approfondire il taglio, sempre aggiungendo abrasivo nuovo, ovviamente miscelato ad acqua, naturalmente con molta prudenza per evitare riscaldamento eccessivo. Potete ovviamente riutilizzare anche lo sfrido di abrasivo che viene espulso fuori dal taglio, anche si tratta di una mistura abrasivo vetro e quindi meno mordente. Controllate di tanto in tanto la profondità del taglio. Il momento più pericoloso, chiamiamolo così, è quando si arriva al termine e la punta sta per ricavare il vostro blank dalla lastra. Pertanto procedete in questi ultimi momenti con estrema prudenza, limitando se necessario i giri del mandrino del trapano al minimo. Ottimo è avere un trapano con regolatore di giri elettronico esterno o interno. Perfortuna la maggioranza degli attuali trapani elettrici è munito di questo dispositivo direttamente applicato al pulsante di accensione/spegnimento. Se usate un trapano a colonna fisso, avete sicuramente a disposizione delle pulegge a gola trapeziodale di tipo multiple, sia sulla trazione del motore sia sull'albero che comanda il mandrino, quindi c'è la possibilità di regolare adeguatamente il numero dei giri scegliendo la combinazione adatta di pulegge. Per rendersi ben conto della profondità del taglio si può fare un segno sull'esterno della lama di taglio della punta con pennarello indelebile, seguendo l'intero perimetro. Alla fine del lavoro, se avete eseguito correttamente tutte le fasi, vi troverete in mano un bel disco di vetro con il bordo perfettamente rettificato.


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MessaggioInviato: sabato 9 maggio 2009, 8:53 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Ora che abbiamo appreso come si fa ad ottenere degli ottimi dischi di vetro da una semplice lastra industriale, passiamo al pezzo forte: la lavorazione del nostro specchio. Anzitutto iniziamo a dire che abbiamo sicuramente bisogno di un supporto dove poter svolgere questo lavoro. La filosofia di realizzazione di questo segue varie direzioni. Vediamo quindi come possiamo fare.


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MessaggioInviato: lunedì 11 maggio 2009, 20:17 
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Iscritto il: martedì 25 marzo 2008, 13:53
Messaggi: 1147
Località: brianza
astrotecnico ha scritto:
Ora che abbiamo appreso come si fa ad ottenere degli ottimi dischi di vetro da una semplice lastra industriale, passiamo al pezzo forte: la lavorazione del nostro specchio. Anzitutto iniziamo a dire che abbiamo sicuramente bisogno di un supporto dove poter svolgere questo lavoro. La filosofia di realizzazione di questo segue varie direzioni. Vediamo quindi come possiamo fare.


ehm, hai iniziato a spiegare come costruire la punta enucleatrice, ma ti sei interrotto subito dopo l'incullatura dei due dischi di legno, poi come si finisce di costruire?
ciao
dan

PS: gracias! 8)


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MessaggioInviato: martedì 12 maggio 2009, 12:03 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Allora weega cerco di chiarirti per punti sintetici il procedimento di costruzione della punta:
1) è costituita da due dischi di legno, incollati ed avvitati tra loro, munendo il bordo del secondo disco (quello di diametro inferiore ) di un tagliente ricavato da una bandella di metallo. Il pratica è una striscia di metallo con dei denti di taglio ricavati facendo anche dei semplici tagli a V.

2) la bandella andrà fissata al bordo del disco di diametro inferiore con viti e colla (consiglio a questo scopo il silicone)

3) la punta deve essere munita di un perno centrale di trascinamento che ne provochi la rotazione e che si può semplicemente fare con una vite a testa esagonale, dadi ecc.

Spero di essere stato più esplicativo e comunque sono a tua disposizione per ulteriori precisazioni.


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MessaggioInviato: domenica 17 maggio 2009, 11:32 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Allora tornando al nostro problema per il supporto di lavorazione posso dire che le strade che si possono seguire sono tante. Per esempio il noto John Dobson, che tutti voi conoscete sicuramente per il suo tipo di telescopio, usa come supporto di lavorazione le cose più disparate: non è raro vederlo all'opera con lo specchio applicato su un asse di legno, semplicemente circondato da tre chiodi posti a 120°, messi solo approssimativamente più bassi del vetro. Ovviamente i puristi non inorridiscano: io stesso l'ho visto all'opera in questo modo durante il GAD2004 (Gubbio Astronomy Week) a Gubbio. Il metodo è in definitiva efficace, ma vedere il bordo del disco di vetro che batte continuamente contro le teste dei chiodi, con il pericolo magari di scheggiarsi da un momento all'altro, mentre il contropezzo di lavorazione va avanti e indietro, fa un pò male .........
Comunque vi elenco i metodi più seguiti per creare un supporto di lavorazione:
1) classico fusto in lamiera di acciaio (vedi quelli che hanno i meccanici e i distributori, usati normalmente per stoccare olio lubrificante esausto) riempito per esempio di semplice acqua, che porta il peso così circa 200 kg, rendendo il tutto stabilissimo, con sopra fissato disco di legno sul quale si può bloccare con delle apposite zeppe regolabili il nostro blank
2) tavolo rotondo fatto appositamente, a tre zampe, con zavorra riportata (almeno 50 Kg)
3) supporto quadrato in legno, con disco rotante sopra su cui bloccare sempre con le zeppe già citate il nostro blank, che si può fissare con morsetti da falegname all'angolo di un tavolo quadrato o rettangolare. Il tavolo usato deve essere abbastanza grande o meglio fissato al muro da un lato con zanche e tasselli ad espansione. Questo permette di avere una buona stabilità del tutto.
Come avete ben capito ci sono due parametri da rispettare:
- il supporto deve avere in ogni caso la massima stabilità possibile
- deve essere o rotondo oppure in qualche modo girevole in modo che durante la lavorazione ci possa agevolmente spostare per mettersi nella posizione voluta.
Se è girevole deve avere anche una stabilità molto buona.


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MessaggioInviato: venerdì 22 maggio 2009, 17:48 
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Iscritto il: martedì 25 marzo 2008, 13:53
Messaggi: 1147
Località: brianza
astrotecnico ha scritto:
Allora weega cerco di chiarirti per punti sintetici il procedimento di costruzione della punta:
[cut]
Spero di essere stato più esplicativo e comunque sono a tua disposizione per ulteriori precisazioni.


chiarissimo!
gracias :-)
ciao
dan


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MessaggioInviato: venerdì 16 ottobre 2009, 10:34 
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Iscritto il: venerdì 14 marzo 2008, 13:51
Messaggi: 157
Località: Nei pressi di Pavia
Poi??come si procede??

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Arch.Steve


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