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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 5 maggio 2012, 17:00 
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Iscritto il: giovedì 12 ottobre 2006, 9:32
Messaggi: 4323
Località: Veneto
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Eh! Eh! Eh! Bellissimo lavoro Ivaldo .... vedo che stai iniziando a capire le problematiche ed ad intuire le prime soluzioni.

Ottima l'idea del comando di park da driver ascom (parametrizzabile in base alla montatura e driver diverso ???) (Nel mio caso dovrei usare the sky che usa lx200 come protocollo ma non possiede i comandi necessari al parcheggio della gm2000 mentre i driver ascom della gm2000 sviluppati in vb6 da gianluca testa si, pensi sia possibile una cosa così strana ??? Se non uso the sky non ho la possibilità di avere nei fit le coordinate).

Carlo

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Carlo Martinelli - IW3GIK

Osservatorio: StarNavigator Astronomical Observatory (Masi-PD)
Montatura GM2000 QCI 10 Micron Comec Tec.;
Telescopi: Meade LXD55 S/N 1016/254 Schmidt/Newton F4; Takahashi FS102 820/102 F8 612/F6; Takahashi FS60C 355/60/ f5.9 - 264/F4.4; TS 60/228 F3.8; Celestron C11 Carbon 2800/F10 1764/F6.3; OTA MTO 1000/100 F10 SkyQualityMeter: SQM-L / SQM-LE Wheather: AAG-CloudWatcher LaCross WS55 SkyCam: AllSkyCam-MoonGlow Tec. Observatory Automation System :Voyager / Viking


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MessaggioInviato: sabato 5 maggio 2012, 21:44 
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Iscritto il: domenica 18 gennaio 2009, 12:31
Messaggi: 163
Ivaldo Cervini ha scritto:
Un po' a rilento, ma le cose vanno avanti. Procedo parallelamente su due fronti: quello informatico/elettronico col quale mi trovo più a mio agio e quello autocostruttivo vero e proprio in cui invece sono una vera schiappa.

Prima ancora di affrontare la motorizzazione vera e propria mi sono convinto a modificare il sistema di scorrimento del tetto. Al momento il tetto poggia su quattro rotelle che scorrono su due travi di legno. Un piccolo riazo sul lato esterno di ognuna delle travi impedisce che le rotelle possano cadere di lato. Il tetto può essere aperto e chiuso a mano abbastanza agevolmente, ma a volte si mette leggermente di traverso e occorre forzare un po' oppure spingere di lato per completare l'apertura/chiusura.

Allegato:
rotella.jpg

Come mi è stato fatto giustamente notare questo stato di cose deve assolutamente cambiare se voglio anche solo provare ad aggiungere una motorizzazione. Un paio di giorni fa ho visto in un negozio di bricolage delle carrucole di nylon e, pochi passi più in là, dei profili d'alluminio (che nemmeno so a che dovrebbero servire) e mi sono reso conto che combaciano perfettamente. Ho quindi pensato di rimpiazzare le rotelle attuali con queste carrucole e di fissare sulla travi attuali questi profili realizzando così una specie di binario su cui scorreranno le carrucole.

Allegato:
carrucola.jpg

Non appena avverrà la congiunzione GiornoLibero/AssenzaDiPioggia tenterò l'operazione e scoprirò se avrò come spero migliorato la scorrevolezza del tetto in vista dell'inserimento in qualche modo di un motore.

Sul fronte elettrico ho deciso di modificare alcune cose. Oggi tutti gli apparecchi sono alimentati da una batteria per auto a 12V tenuta in carica con un caricabatterie (ricordate che si trattava di un setup "da viaggio" prima di finire all'interno della casetta). Ora ho deciso di eliminare la batteria col suo caricatore e di sostituire il tutto con tre alimentatori stabilizzati, due da 12V (uno per il fuocheggiatore ed il rotatore, l'altro per la fascia anticondensa, il flat screen e la lampada che illumina l'interno dell'osservatorio) ed uno da 18V (per il Losmandy Gemini System della montatura). Sia per il PC che per la camera CCD userò l'alimentatore a 220V (il PC tra l'altro conto di sostituirlo con un fisso, ma ne riparleremo più in là). Per le alimentazioni a 220V sto realizzando una scatola di derivazione con 8 prese collegate ad altrettanti relay controllabili via web in modo da poter accendere/spegnere gli apparati in remoto. La seconda interfaccia relay, quella USB, sarà invece dedicata solo alla gestione dei dispositivi controllati dal PC dell'osservatorio (tetto, flat screen, fascia anticondensa e luce interna).

Nel driver ASCOM che stò realizzando per il controllo di questa seconda interfaccia ho previsto una piccola "sicurezza software" a prova (spero) di errore umano. Come in molti osservatori a tetto scorrevole anche nella mia casetta l'apertura/chiusura può avvenire solo con la montatura in posizione di parcheggio (vedi foto) per non "ghigliottinare" il telescopio.

Allegato:
telescopio.jpg

Mi è parso che la cosa più semplice per evitare guai fosse che lo stesso driver ASCOM del "Dome" inviasse il comando "Park Telescope" ad ogni richiesta "Open/Close" e non iniziasse a muovere il tetto se non a parcheggio del telescopio avvenuto. Se già il software di gestione invia un comando di "Park Telescope" questo doppio comando non fa alcun danno, ma se non lo facesse...

Il motore è arrivato, ma non ho ancora avuto neppure il tempo di toglierlo dalla scatola.


Ciao Ivaldo.
Anch'io, nel mio osservatorio, ho adottato un sistema a carrucola per lo scorrimento. Solo che ho scelto delle carrucole d'acciaio e non in nylon. Di tanto in tanto, ingrasso il binario per migliorare lo scorrimento.
Una volta chiusa la casetta, con un sistema tipo "chiavistelli", metto in sicurezza ulteriore il tetto.

Anch'io sono in fase di "remote", e credo di potermi abituare e risolvere un pò il tutto.
Bhe... tutto, tranne il sacco Geoptik che poi calo sopra al piccolo, per maggiore protezione, cosa che ovviamente non potrò più fare in remoto :lol:

volevo farti una domanda:

- Che tipo di motore hai acquistato? Io avevo pensato ad un sistema a pistone, tipo "cancello elettrico"...


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MessaggioInviato: sabato 5 maggio 2012, 23:44 
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Iscritto il: lunedì 3 gennaio 2011, 1:28
Messaggi: 2
Salve a tutti, mi permetto di inserimi della vostra discussione, scusandomi fin da ora per eventuali errori o mancanze, ma è la prima volta in assoluto che partecipo ad una discussione sul forum :oops:
Sto progettando anch'io la mia piccola postazione osservativa fissa e considerando precedenti esperienze famigliari nell'osservatorio di papà: con tetto su rotaia e ruote in metallo con tutti i problemi annessi e connessi che si sono succeduti negli anni, ho pensato che forse una soluzione migliore potrebbe essere quella di utilizzare come "ruote" i carrelli da portone scorrevole (esistono di differenti dimensioni e comunque ogni unità è costituita un supporto e quattro ruote in metallo su cuscinetti) e come "rotaia" gli appositi profilati metallici che in sezione risultano essere quadrati con al centro di uno dei lati una scanalatura da cui fuoriesce il supporto del carrello. Ho pensato a questa soluzione perchè è possibile utilizzare gli stessi in due modalità: in appoggio diretto, guida sul muro e carrelli che scorrono all'interno sulla verticale del muro; ma anche in "sospensione" guida esterna al muro rovesciata e carrelli che scorrono all'interno "appesi" e collegati al tetto (che è poi la condizione in cui lavorano nei portoni scorrevoli) evitando cosi il deposito di scudiciume all'interno della canale del profilato.
Cosa ne pensate?
P.S.: Non sò se sono riuscito a spiegarmi così a parole senza immagini o disegni, eventualmente posso fotografare e allegare una foto di un carrello ma non del profilato perchè ancora nn l'ho acquistato (lo vendoni in verghe da 6 metri e aspetto a comprarlo.....) Grazie dell'attenzione! Ciao a tutti Sergio


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MessaggioInviato: domenica 6 maggio 2012, 1:11 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Angelo Cutolo ha scritto:
Forse l'avrai già preso in considerazione, ma visto che alimenterai tutto con la rete, prevedi anche un bell'ups (o piu di uno se necessario), a meno che la fornitura elettrica nalle tue parti non sia piu che stabile.

Non ci avevo pensato. In effetti sono davvero tante le cose ancora da fare e questa potrebbe essere una di quelle.

Aranova ha scritto:
Con le ruote a binario sicuramente otterrai una scorrevolezza e precisione maggiore, le ruote spero siano in teflon che è un nylon più robusto e scorrevole. Ricordati di prevedere dei fine corsa stand alone che fermano il sistema a prescindere dal comando Ascom. Inoltre prevedi un'ingresso supplementare, tipo interrupt, che chiude il tetto, collegamento a sensore di pioggia, molto comodo se stai in remoto, ma attenzione all'ottica che non coincida con l'asse dello scorrimento del tetto, se no dimezzi la relazione di apertura dell'ottica. :mrgreen:

Uh, quante cose! Al sensore di cielo nuvoloso stavo pensando, ma io lo vedevo comunque collegato al PC in quanto le cose da gestire per la chiusura sono diverse, tra cui appunto il parcheggio del telescopio.

Carlo.Martinelli ha scritto:
Ottima l'idea del comando di park da driver ascom (parametrizzabile in base alla montatura e driver diverso ???) (Nel mio caso dovrei usare the sky che usa lx200 come protocollo ma non possiede i comandi necessari al parcheggio della gm2000 mentre i driver ascom della gm2000 sviluppati in vb6 da gianluca testa si, pensi sia possibile una cosa così strana ??? Se non uso the sky non ho la possibilità di avere nei fit le coordinate).

Ovviamente quanto sto facendo vale per il mio setup, nel senso che controlla la mia scheda relay USB che è una Advantech USB-4761. A questa collegherò il motore (devo ancora capire come, ho aperto stasera la scatola e fatto un po' di prove collegando i vari fili per sperimentarne le possibilità). Se e quando tutto sarà funzionante certamente condividerò sia gli schemi di collegamento che il software, ma chiaramente funzioneranno solo con questo hardware. Il comando di parcheggio della montatura è dato via ASCOM e quindi è possibile usare qualunque montatura sfrutti un driver ASCOM e sia ovviamente in grado di parcheggiarsi in una posizione predefinita.

Gianluca Z. ha scritto:
Anch'io, nel mio osservatorio, ho adottato un sistema a carrucola per lo scorrimento. Solo che ho scelto delle carrucole d'acciaio e non in nylon. Di tanto in tanto, ingrasso il binario per migliorare lo scorrimento.
Una volta chiusa la casetta, con un sistema tipo "chiavistelli", metto in sicurezza ulteriore il tetto.

Anch'io ho un paio di chiavistelli adesso, ma credo vi rinuncerò quando e se riuscirò a collegarvi il motore in quanto esso stesso dispone di un sistema di bloccaggio.

Gianluca Z. ha scritto:
Anch'io sono in fase di "remote", e credo di potermi abituare e risolvere un pò il tutto.
Bhe... tutto, tranne il sacco Geoptik che poi calo sopra al piccolo, per maggiore protezione, cosa che ovviamente non potrò più fare in remoto :lol:

Personalmente non penso sia necessario. Il "sacco di Osvald" (dal nome del suo geniale inventore) è ottimo per proteggere il telescopio lasciato all'aperto alle intemperie, ma all'interno di una casetta sarà a mio parere già protetto sia dalla pioggia che dal sole diretto.

Gianluca Z. ha scritto:
- Che tipo di motore hai acquistato? Io avevo pensato ad un sistema a pistone, tipo "cancello elettrico"...

Ci sto provando con un motore per cancello FAAC C720 di cui ti mostro, in anteprima assoluta, una foto fatta or ora sul mio tavolo dove lo sto testando.
Allegato:
C720.jpg
C720.jpg [ 109.12 KiB | Osservato 1651 volte ]
Sul lato posteriore (quello che qui non si vede) c'è il grosso ingranaggio che va a collegarsi con la cremagliera (di cui vedi quattro segmenti dietro al motore). Il difetto maggiore che mi pare abbia è che pesa mica poco ed è piuttosto ingombrante considerando che io ho una casetta davvero piccina. Vedremo.


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MessaggioInviato: domenica 6 maggio 2012, 9:38 
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Uh, quante cose! Al sensore di cielo nuvoloso stavo pensando, ma io lo vedevo comunque collegato al PC in quanto le cose da gestire per la chiusura sono diverse, tra cui appunto il parcheggio del telescopio.

Il sensore che ho io prevede un comando analogico a parte, praticamente un comando a due fili di chiusura, questo perchè deve essere prioritario a tutto e funzionare in totale autonomia.
Tu hai il discorso di parking del setup, pena la distruzione dell'ottica in seguito ad un'improvvisa chiusura del tetto, questo è limitante poichè i due comandi dipenderebbero da sottosistemi diversi e non interagenti, a meno che, a meno che tu non preveda un secondo sistema di supervisione (con fotocellule) che si accorga che il setup non in parcheggio e inibisca la chiusura del tetto fino a parking avvenuto.
Come puoi capire io preferisco sistemi di controllo non "controllati" da PC o da driver, ma funzionanti per loro conto, questo farà si che un domani un'eventuale controllo remoto distante sia più sicuro.

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Stefano

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MessaggioInviato: domenica 6 maggio 2012, 11:23 
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E' quello che ho fatto io e che può fare anche Ivaldo, infatti ho utilizzato il normale sistema a fotocellule che impedisce al cancello di chiudersi proprio per evitare che il tetto si chiuda, le fotocellule sono collegate una al telescopio ed una alla parete e quando si vedono danno il consenso di chiusura/apertura, quando non si vedono significa che il telescopio non è nella posizione di parcheggio pertanto qualsiasi comandon si invii alla centralina di controllo del motore del tetto viene ignorato proprio come succede in un normale motore a scorrimento (passaggio dell'auto).

In questa maniera si ha un controllo autonomo tutto hardware ed indipendente.

Io ho dotato la mia casetta di sistema di UPS da 1.2 Kw che ha la capacità di tenere sia il motore che il sistema pc/montatura/access point per circa 15/20 minuti in caso di mancanza di corrente.

Ovvio che la montatura / pc consumano molto poco (lo si può monitorare da seriale tramite l'ups il consumo istantaneo) e volendo è possibile anche da pc togliere la totale corrente al sistema, proprio per garantire un isolamento da sovratensione.

Non lo uso mai questo sistema in quanto rimane sempre alimentato l'ups ed il sistema accesspoint e webrelayboard, ma all'occorrenza si può isolare il tutto (improvviso temporale con fulmini).

Il sistema a carrelli di cui si diceva sopra l'avevo preso in considerazione, ma poi successivamente scartato a favore di ruote con scanalatura stretta od a V che garantiscono migliore scorrevolezza e meno attrito ai depositi di sporco.

Il sistema migliore non esiste però vi sono decine di modi di creare sia i binari che i sistemi di rotolamento. La cosa più complicata è invece il sistema antisollevamento del tetto da vento conosco due o tre tecniche che purtroppo hanno sempre vantaggi esvantaggi svantaggi.

Bisogna anche considerare gli intrusi ... umani e non umani .... e quì' se si vuole il discorso diventa lungo.... allarmi attivi passivi ed attivi. Non per ultimo antiroditore anti-ragno-vespe-ladruncoli-vandali.

Proporrei una sezione apposita di discussione nel forum che parli solo di autocostruzione di osservatori e loro tecniche suddividendo in dome/rool-off e sottocategorie che riguardano alimentazione/automazione/sicurezze-attive e passive/controllovideo/antiintrusioniallarmi/trasissioni di segnale ed sistemi di riattivazione gsm/gprs.

Ma il discorso è molto ampio, se vi interessa si potrebbe chiedere ai moderatori.
Carlo

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Carlo Martinelli - IW3GIK

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MessaggioInviato: domenica 6 maggio 2012, 11:28 
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Non male l'idea, un database di idee e consigli su qualcosa che ultimamente sta prendendo piede, la postazione fissa.

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MessaggioInviato: domenica 6 maggio 2012, 21:24 
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Aranova ha scritto:
Come puoi capire io preferisco sistemi di controllo non "controllati" da PC o da driver, ma funzionanti per loro conto, questo farà si che un domani un'eventuale controllo remoto distante sia più sicuro.
Beh in verità non capisco. Anzi no, ovviamente capisco il tuo punto di vista, ma non lo faccio mio (magari sbagliando). Ad un sistema "stupido" che chiuderebbe il tetto in caso di pioggia ma non se la montatura non è parcheggiata (fatico ad immaginare una situazione in cui il tetto venga aperto per lasciare il telescopio in posizione di parcheggio), personalmente ne preferisco uno più gestibile e programmabile a piacimento via software.

Carlo.Martinelli ha scritto:
Bisogna anche considerare gli intrusi ... umani e non umani .... e quì' se si vuole il discorso diventa lungo.... allarmi attivi passivi ed attivi. Non per ultimo antiroditore anti-ragno-vespe-ladruncoli-vandali.
Pensavo ad un gatto che mangiò il roditore, che ruppe la tela del ragno, che catturò la vespa, che punse il ladruncolo che rubò al vandalo che al mercato mio padre comprò.
:mrgreen:


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MessaggioInviato: domenica 6 maggio 2012, 21:26 
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Bella questa ..... vale 100 punti

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MessaggioInviato: domenica 6 maggio 2012, 22:11 
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Ivaldo Cervini ha scritto:
Aranova ha scritto:
Come puoi capire io preferisco sistemi di controllo non "controllati" da PC o da driver, ma funzionanti per loro conto, questo farà si che un domani un'eventuale controllo remoto distante sia più sicuro.
Beh in verità non capisco. Anzi no, ovviamente capisco il tuo punto di vista, ma non lo faccio mio (magari sbagliando). Ad un sistema "stupido" che chiuderebbe il tetto in caso di pioggia ma non se la montatura non è parcheggiata (fatico ad immaginare una situazione in cui il tetto venga aperto per lasciare il telescopio in posizione di parcheggio), personalmente ne preferisco uno più gestibile e programmabile a piacimento via software.


Il sistema che dico io non preclude il controllo da PC ma è in supervisione, il tetto lo apri e lo chiudi quando vuoi, ma se piove il tetto non si deve aprire e non può rimanere aperto, per il parcheggio del telescopio il sistema si trova, come gia accennato da Carlo.

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Ultima modifica di Angelo Cutolo il lunedì 7 maggio 2012, 21:39, modificato 1 volta in totale.
Sistemato il quote.


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