Angelo Cutolo ha scritto:
Forse l'avrai già preso in considerazione, ma visto che alimenterai tutto con la rete, prevedi anche un bell'ups (o piu di uno se necessario), a meno che la fornitura elettrica nalle tue parti non sia piu che stabile.
Non ci avevo pensato. In effetti sono davvero tante le cose ancora da fare e questa potrebbe essere una di quelle.
Aranova ha scritto:
Con le ruote a binario sicuramente otterrai una scorrevolezza e precisione maggiore, le ruote spero siano in teflon che è un nylon più robusto e scorrevole. Ricordati di prevedere dei fine corsa stand alone che fermano il sistema a prescindere dal comando Ascom. Inoltre prevedi un'ingresso supplementare, tipo interrupt, che chiude il tetto, collegamento a sensore di pioggia, molto comodo se stai in remoto, ma attenzione all'ottica che non coincida con l'asse dello scorrimento del tetto, se no dimezzi la relazione di apertura dell'ottica.

Uh, quante cose! Al sensore di cielo nuvoloso stavo pensando, ma io lo vedevo comunque collegato al PC in quanto le cose da gestire per la chiusura sono diverse, tra cui appunto il parcheggio del telescopio.
Carlo.Martinelli ha scritto:
Ottima l'idea del comando di park da driver ascom (parametrizzabile in base alla montatura e driver diverso ???) (Nel mio caso dovrei usare the sky che usa lx200 come protocollo ma non possiede i comandi necessari al parcheggio della gm2000 mentre i driver ascom della gm2000 sviluppati in vb6 da gianluca testa si, pensi sia possibile una cosa così strana ??? Se non uso the sky non ho la possibilità di avere nei fit le coordinate).
Ovviamente quanto sto facendo vale per il mio setup, nel senso che controlla la mia scheda relay USB che è una
Advantech USB-4761. A questa collegherò il motore (devo ancora capire come, ho aperto stasera la scatola e fatto un po' di prove collegando i vari fili per sperimentarne le possibilità). Se e quando tutto sarà funzionante certamente condividerò sia gli schemi di collegamento che il software, ma chiaramente funzioneranno solo con questo hardware. Il comando di parcheggio della montatura è dato via ASCOM e quindi è possibile usare qualunque montatura sfrutti un driver ASCOM e sia ovviamente in grado di parcheggiarsi in una posizione predefinita.
Gianluca Z. ha scritto:
Anch'io, nel mio osservatorio, ho adottato un sistema a carrucola per lo scorrimento. Solo che ho scelto delle carrucole d'acciaio e non in nylon. Di tanto in tanto, ingrasso il binario per migliorare lo scorrimento.
Una volta chiusa la casetta, con un sistema tipo "chiavistelli", metto in sicurezza ulteriore il tetto.
Anch'io ho un paio di chiavistelli adesso, ma credo vi rinuncerò quando e se riuscirò a collegarvi il motore in quanto esso stesso dispone di un sistema di bloccaggio.
Gianluca Z. ha scritto:
Anch'io sono in fase di "remote", e credo di potermi abituare e risolvere un pò il tutto.
Bhe... tutto, tranne il sacco Geoptik che poi calo sopra al piccolo, per maggiore protezione, cosa che ovviamente non potrò più fare in remoto

Personalmente non penso sia necessario. Il "sacco di Osvald" (dal nome del suo geniale inventore) è ottimo per proteggere il telescopio lasciato all'aperto alle intemperie, ma all'interno di una casetta sarà a mio parere già protetto sia dalla pioggia che dal sole diretto.
Gianluca Z. ha scritto:
- Che tipo di motore hai acquistato? Io avevo pensato ad un sistema a pistone, tipo "cancello elettrico"...
Ci sto provando con un motore per cancello FAAC C720 di cui ti mostro, in anteprima assoluta, una foto fatta or ora sul mio tavolo dove lo sto testando.
Allegato:
C720.jpg [ 109.12 KiB | Osservato 1651 volte ]
Sul lato posteriore (quello che qui non si vede) c'è il grosso ingranaggio che va a collegarsi con la cremagliera (di cui vedi quattro segmenti dietro al motore). Il difetto maggiore che mi pare abbia è che pesa mica poco ed è piuttosto ingombrante considerando che io ho una casetta davvero piccina. Vedremo.