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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 2 settembre 2011, 19:43 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4613
Località: Padova
Gustavorol ha scritto:
Secondo me le leggi della fisica dovrebbero essere rispettate!!!

1) Gli specchi piani non convergono un fascio di luce (non producono un'immagine sul piano focale come gli specchi parabolici)! Dò per scontato che si utilizzino specchi con dimensione superiore ad una frazione della lunghezza d'onda (anche perchè servirebbero dei attuatori nanometrici).

2) Fino ad 2 o 3 metri di diametro conviene ancora utilizzare specchi monolitici.

Donato.


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MessaggioInviato: domenica 4 settembre 2011, 17:13 
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Iscritto il: giovedì 17 marzo 2011, 17:20
Messaggi: 69
Località: Provincia di Brescia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
La cosa non è, per ora, alla portata di un astrofilo costruttore.
Bisogna che i vari specchi (non piani) siano mantenuti in fase da attuatori ed è necessaria
una collimazione in tempo reale altrimenti ti ritrovi come se avessi 3 telescopi separati e nel fuoco
le 3 immagini sarebbero sfasate con un effetto come nella immagine qui sotto.

E se pensi che sia facile allinearle, scordatelo. E se anche le allinei al meglio, ma non sono in fase hai solo un aumento di luminosità e non una risoluzione equivalente alla distanza degli specchi.

C'è anche una questione di costi: l'elettronica e relativa meccanica che potrebbe permettere una simile realizzazione ha costi esorbitanti, non so se vale la pena prendere 3 specchi parabolici da 20 cm per risparmiare sull'ottica e poi spendere decine di migliaia di euro per gi attuatori, l' elettronica , il software e lo svilupo di tutto il sistema.

Spendi meno, ma molto meno, a comperare uno specchio da 700 mm (anche da 1,5 metri).

Ciao


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MessaggioInviato: giovedì 8 settembre 2011, 12:47 
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Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 14:33
Messaggi: 1921
Località: Termoli (CB) Italy
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Beh, premetto che non me ne intendo, per cui non so se sia fattibile o meno, però volevo segnalare che proprio ieri, facendo zapping tra le televisioni mi sono imbattuto in una trasmissione, peraltro straniera, in cui dei tizi stavano replicando la famosa scena dell'incendio della navi romane da parte di Archimede.
Ebbene, avevano costruito uno speccho ustorio di notevoli dimensioni, tanto da essere sollevato da una gru, con una mirade di specchi piani.
In pratica, c'era un grosso pannello, con una serie di specchi piani disposti in circonferenza e tenuti alla giusta altezza attraverso delle viti, che da dietro la tavola sollevano appunto gli specchi per quanto era necessario a "collimarli" nell'unico fuoco.


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MessaggioInviato: giovedì 8 settembre 2011, 16:03 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16148
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
E' questione di tolleranze, come ti hanno già spiegato per un uso "ottico" si parla di tolleranze dell'ordine delle frazioni di Lambda (aka tipicamente la lunghezza d'onda della luce verde, quindi circa mezzo micron) per portare al fuoco i raggi riflessi con sufficente precisione, qua si parla di uno specchio ustorio a "tasselli", in pratica concettualmente qualcosa di simile ad un forno solare che ha tolleranze che si misurano in centimetri e non in frazioni di micron.
Sarebbe come voler usare il metro da falegname per fare una misurazione che necessiterebbe di un calibro centesimale.

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: giovedì 8 settembre 2011, 16:21 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Si può costruire un telescopio che ha uno specchio fatto da tanti specchi piani, solo che la loro dimensione dovrebbe essere dell'ordine di grandezza della lunghezza d'onda della luce. Questo specchio si comporterebbe come uno normale, ma in realtà lo sarebbe anche! Poi si può anche far covergere un una zona la luce del sole riflessa da molti specchi piani, solo che in questa zona non si forma nessuna immagine.

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MessaggioInviato: venerdì 9 settembre 2011, 22:28 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
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Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
La costruzione di multimirror è stata ormai abbandonata da tempo, nel senso di un multispecchio fatto con tanti specchi singoli parabolici. Vedi il grande telescopio del Monte Hopkins neli USA in cui gli specchi singoli sono stati sostituiti da un unico specchio. Rimangono in costruzione i multimirror fatti con sezioni di parabola: vedi i Keck, il nuovo telescopio spaziale Webb ecc
L'allineamento è affidato a dei lvdt che leggono con la precisione del micron, schede di acquisizione e pc, con software dedicato. Inoltre normalmente si genera tramite un laser una stella artificiale nella ionosfera e quindi si allinea e focalizza su quella.
Ultima cosa, nel caso di realizzazione con alcuni specchi, questi devono avere esattamente la medesima lunghezza focale con tolleranze strettissime. Pertanto dal punto di vista amatoriale, con materiali commerciali, non vedo bene la realizzazione. La cosa è diversa se si fanno ad hoc dei pannelli esagonali che sono porzione della parabola finale, che però vanno controllati come posizione tramite esapodi che non sono esattamente un gioco, con l'elettronica di cui ho parlato.
Anche Horn D'Arturo ha dovuto faticare non poco nel realizzare il suo specchio a tasselli, costruendo in proprio buona parte di questi, perchè quelli forniti da una nota ditta specializzata non rispondevano completamente a quanto richiesto. In ultimo questo spechio era statico e quindi osservava solo la porzione di cielo transitante sulla pupilla d'ingresso per effetto della rotazione terrestre.


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