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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 28 settembre 2010, 12:19 
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Iscritto il: venerdì 6 giugno 2008, 22:13
Messaggi: 1347
Località: via Berna Martellago (ve)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
e' proprio vero ci fosse un rivenditore che fornisca raccordi da 37 o 38mm con attacco ccd e dall'altra parte per lo spianatore bha. :cry:


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MessaggioInviato: martedì 28 settembre 2010, 13:17 
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Iscritto il: giovedì 12 ottobre 2006, 9:32
Messaggi: 4324
Località: Veneto
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Il problema è che spesso si deve accroccare misure strane per una semplice prolunga spesso spendendo troppo per arrivare alla soluzione rispetto ad un singolo tubo ... e poi ci si mettono le filettature, le flange, gli adattatori che ogni marca ha i suoi e via così.

Ci vorrebbe uno standard ... e per fortuna che esiste il T2 (42x0.75) e quello a vite (42x1) ma visto la differenza farne uno solo ??? Bha! :shock:

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Carlo Martinelli - IW3GIK

Osservatorio: StarNavigator Astronomical Observatory (Masi-PD)
Montatura GM2000 QCI 10 Micron Comec Tec.;
Telescopi: Meade LXD55 S/N 1016/254 Schmidt/Newton F4; Takahashi FS102 820/102 F8 612/F6; Takahashi FS60C 355/60/ f5.9 - 264/F4.4; TS 60/228 F3.8; Celestron C11 Carbon 2800/F10 1764/F6.3; OTA MTO 1000/100 F10 SkyQualityMeter: SQM-L / SQM-LE Wheather: AAG-CloudWatcher LaCross WS55 SkyCam: AllSkyCam-MoonGlow Tec. Observatory Automation System :Voyager / Viking


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MessaggioInviato: martedì 28 settembre 2010, 13:23 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
E' colpa di quelli che hanno fatto il T2 con lo 0,75 di passo perchè il 42 x 1 è più vecchio come standard, è quello delle vecchie Asahi Pentax a vite e poi tutte le altre macchine fotografiche a vite (Yashica...) e le macchine russe (Zenith...) tantochè ancora si trovano i vecchi MTO 1000 e 500 con questo attacco 42 x 1.

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MessaggioInviato: martedì 28 settembre 2010, 13:32 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16955
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Perché fare uno standard T2 quando esisteva già il T (42*1)?
Semplice. Perché il tiraggio del passo T era troppo breve e non era possibile fare attacchi universali per le varie fotocamere
Il T2 nasceva per una serie di obbiettivi a maggiore tiraggio che dovevano essere resi universali con le fotocamere in commercio di varie marche utilizzando opportuni adattatori.
Tutti gli obbiettivi dovevano, cambiando l'anello, funzionare con tutte (o quasi) le fotocamere
Il Passo T non lo consentiva in quanto essendo troppo corto non permetteva la possibilità di trasporto di alcuni automatismi tipo la chiusura del diaframma. Si parla di quando l'elettronica nelle fotocamere era limitata all'esposimetro, al massimo.
Usare lo stesso passo ma tiraggi diversi sicuramente avrebbe creato molti più problemi.

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MessaggioInviato: martedì 28 settembre 2010, 13:39 
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Iscritto il: giovedì 12 ottobre 2006, 9:32
Messaggi: 4324
Località: Veneto
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Scusa non comprendo cosa intendi per tiraggio, ..... che con un numero più piccolo di filetti per unità di misura non reggeva l'obiettivo ??

Lo spessore mi sembra lo stesso di un anello T 42x1 e T2 42x0.75

Scusa ma non intendo magari se mi potessi far capire, .... è una cosa che mi ha sempre incuriosito.

Carlo

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MessaggioInviato: martedì 28 settembre 2010, 14:04 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16955
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Distanza del piano focale dal punto di battuta dell'obbiettivo
Tutti gli obbiettivi fotografici con passo T2 all'infinito mettono a fuoco alla stessa distanza dal piano focale. Per cui cambiando un semplice anello adattatore si potevano usare vari obbiettivi oppure spostare lo stesso obbiettivo su più camere diverse. Fino all'avvento dell'elettronica questo semplice metodo ha fatto la fortuna di case produttrici di obbiettivi fotografici universali.
Se provi a prendere un obbiettivo con passo T2 e uno con passo T (42*1), li metti entrambi all'infinito e misuri la distanza fra il punto di battuta dell'obbiettivo (dove c'è la battuta della parte filettata) e il piano focale, che puoi valutare anche con un vetrino smerigliato, vedrai che le misure sono diverse (ca 56 mm per il T2 e circa 46 mm per il T)

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MessaggioInviato: martedì 28 settembre 2010, 21:09 
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Iscritto il: giovedì 12 ottobre 2006, 9:32
Messaggi: 4324
Località: Veneto
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Grazie non lo sapevo quindi il T 42x1 non aveva una distanza standard solo il t2. Bene

Grazie

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MessaggioInviato: martedì 28 settembre 2010, 21:30 
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Messaggi: 16955
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No il T aveva una distanza standard ma più corta del T2.
Eventuali adattatori dovevano avere uno spessore molto corto ed era impossibile montare la meccanica per il trasferimento dei comandi del diaframma
Per esempio sulle canon lo spessore sarebbe stato di solo 2 o 3 mm. Con il T2 lo spessore era di 12 mm e pertanto era molto più semplice introdurre la meccanica

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MessaggioInviato: martedì 28 settembre 2010, 21:42 
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Ora è più chiaro Grazie.

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MessaggioInviato: mercoledì 29 settembre 2010, 12:04 
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Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Il tiraggio del 42 x 1 era di 45,5, ma la fine del sistema a vite fu decretato dal difetto intrinseco di tale sistema, a seconda di quanto si stringeva la vite l'obiettivo si posizionava diversamente, cosa disdicevole per la trasmissione delle varie informazioni tra obiettivo e corpo macchina divenuta necessaria nelle nuove reflex. Col sistema a vite si trasmetteva solo la chiusura del diaframma. Per questo tutte le aziende produttrici di reflex abbandonarono la vite per passare a vari sistemi di innesto a baionetta. La Contax - Yashica conservò comunque lo stesso tiraggio ottico di 45,5 mm, tantochè con un anello filettato che rimane totalmente incassato nel corpo macchina si possono montare su queste macchine tutti i vecchi obiettivi a vite 42 x 1. Naturalmente i vecchi 41 x 1 si possono montare su tutte le reflex che hanno un tiraggio ottico inferiore.

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