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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: lunedì 26 febbraio 2007, 20:21 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 18:58
Messaggi: 110
Località: Cuneo
sul tipo di vetro non ti posso aiutare, ma credo che per le suddette ragioni non ci sia necessità di vetri particolari...
per le durezze la lavorabilità non conosco ancora molto in materia, so che la procedura di taglio può essere fatta in automatico e che però l'apertura del taglio su sagome vada fatto manuale. te lo so dire perchè il mio lavoro consiste nel progettare questo tipo di macchine.
sicuramente la cosa in qualche modo si può atomatizzare, ma ho trattato linee parecchio complesse di ditte anche molto grandi, e in genere per aprire i vetri sagomati hanno un tavolo a fondo linea dove si fanno manualmente questo tipo di operazioni.
da questo ne deduco che un piccolo vetraio in genere non abbia questo tipo di macchine.
poi magari con laser... acqua ad alta pressione... ma questo non è più il mio campo :)

_________________
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Andrea

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MessaggioInviato: lunedì 26 febbraio 2007, 21:25 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 21:25
Messaggi: 65
Località: Messina
Fede67 ha scritto:
Da come la vedo io:
la cosiddetta autocostruzione dello specchio è comunque un "compromesso" di autocostruzione:
infatti il vetro te lo fonde e te lo taglia una azienda...
Se su un grande diametro può ancora considerarsi "economicamente vantaggioso" farselo, su un piccolo diametro no.


ciao Fede
x il fatto del compromesso, beh e' normale che per l'autocostruzione bisogna stabilire una soglia da cui partire questo per tutti i componenti in gioco che siano essi da realizzare, lavorare o "semplicemnte" assemblare... anche tu nella tua realizzazione della montatura dobson hai raggiunto un compromesso: non sei andato a tagliare la legna direttamente dall'albero :wink: ! a proposito ho letto il tuo post sulla tua autocostruzione, beh complimenti :D ! dalle foto sembra davvero ben riuscito!
Potresti spiegare meglio perche' dici che su un piccolo diametro potrebbe essere economicamente svantaggioso? in fondo due dischi grezzi dovrebbero (spero di trovarli) costare cmq meno di un disco gia' fatto.. anche se ancora non ho valutato il costo dell'alluminatura...

Fede67 ha scritto:
Per la soddifazione poi è tutto relativo, in quanto non è che ci sia una gran soddisfazione a "girare" per mesi e mesi un paio di vetri.
Se poi l'alluminatura la fai fare anche quella a qualcun'altro, allora di "autocostruito" lo specchio avrà ben poco.


l'alluminatura di certo non la posso fare in casa, il discorso della soddisfazione dovrebbe venire (spero) dopo il lungo lavoraccio di preparazione del disco..: una volta alluminato. Ancora son totalmente ignorante ma non penso che ci vorranno mesi e mesi per la lavorazione di un piccolo disco

Fede67 ha scritto:
Io farei così:
ti pigli un OTA 150 usato, che trovi in giro tranquillamente a 100 euro e poi hai 2 strade:
la prima: se hai poca dimestichezza con legno, viti e vernici, fai come me, ossia utilizza il tubo..[CUT]
La seconda: se ti senti già pronto a farti tutti i calcoli..[CUT]


la prima alternativa praticamente mi elimina totalmente la "costruzione" della parte ottica portandomi alla "sola" costruzione di una montatura o sbaglio?.. ma a questo punto se devo avere un tubo gia' tutto fatto preferisco mettergli anche una montatura decente equatoriale..

la seconda alternativa non l'ho capita bene :roll:

Cita:
PS: lavorare uno specchio a mano se va bene si porterà via sei mesi.
C'è un bel 3D su un gruppo di ragazzi cinesi che si sono fatti un 30 pollici...
http://www.hkastroforum.net/bbs/viewtopic.php?t=5914
:wink:


:shock: :shock:

Ti ringrazio per le tue critiche che apprezzo molto e mi fanno riflettere sul progetto e anzi son benvenute altre critiche :D


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MessaggioInviato: lunedì 26 febbraio 2007, 22:53 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 21:25
Messaggi: 65
Località: Messina
Robopag ha scritto:
sul tipo di vetro non ti posso aiutare, ma credo che per le suddette ragioni non ci sia necessità di vetri particolari...
per le durezze la lavorabilità non conosco ancora molto in materia, so che la procedura di taglio può essere fatta in automatico e che però l'apertura del taglio su sagome vada fatto manuale. te lo so dire perchè il mio lavoro consiste nel progettare questo tipo di macchine.
sicuramente la cosa in qualche modo si può atomatizzare, ma ho trattato linee parecchio complesse di ditte anche molto grandi, e in genere per aprire i vetri sagomati hanno un tavolo a fondo linea dove si fanno manualmente questo tipo di operazioni.
da questo ne deduco che un piccolo vetraio in genere non abbia questo tipo di macchine.
poi magari con laser... acqua ad alta pressione... ma questo non è più il mio campo :)


allora mi sa che devo vedere di trovare un grossista di buona volonta' nella mia zona che mi faccia questo lavoretto senza snobarmi perche' magari non gli faccio una richiesta del tipo "300 lastre di vetro" da 1000euro cad. ... :roll: al limit e dopo il taglio mi ci metto io a fondo linea ad aprire il vetro con un coltellino svizzero :lol: :lol:


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MessaggioInviato: martedì 27 febbraio 2007, 9:12 
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Iscritto il: martedì 5 dicembre 2006, 8:20
Messaggi: 2849
Allora, fermo restando che l'autocostruzione parecchie volte fa risparmiare (specie su diametri cospicui) per "stondare" un paio di vetri si può fare così:
Dal vetraio si fa tagliare una lastra rettangolare oppure due quadrate (costano molto meno che i tondi) diciamo un po' più grandi dei dischi che si vogliono realizzare, dopodichè il tondo lo si ricava facendo girare il quadrato sotto ad una lastrina d'acciaio sottile (diciamo di qualche millimetro di spessore) e abrasivo a grana grossa (vetro che gira e utensile fisso); piano piano la "lama" d'acciaio taglia il disco delle dimensioni volute: a questo punto andiamo ad iniziare la sbozzatura.
Provare per credere.
Ciao


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MessaggioInviato: martedì 27 febbraio 2007, 14:31 
Lungi dal volerti criticare!!!!
Anzi, in un mondo dove si compra tutto già fatto, benvenga ogni autocostruttore!!!
Il discorso sulla antieconomicità di specchi piccoli è semplice: uno specchio piccolo si trova facilmente, sia nuovo che usato, ad una cifra molto contenuta; con 100 euro appunto si trova il tubo completo, con specchi, culla, spiders e fuocheggiatore.
L'autocostruzione di uno specchio piccolo costa quasi come quella di uno specchio grande, sia per la "mole di lavoro", sia per il materiale che per l'alluminatura.
Mentre uno specchio grande già finito costa caro.
La seconda alternativa è proprio questa: pigliare un tubo completo, recuperare specchi, spiders e fuocheggiatore, e farsi un progetto completo di un telescopio, calcolando la lunghezza del tubo, il peso della strutura, la posizione del secondario e del fuocheggiatore, con gli off-set e tutto quel che serve.
E' per questo che, per "iniziare" ti consiglio di lavorare solo sulla montatura sfruttando un tubo già fatto.
Se viene bene, il secondo passo è la fase due.
PS: i cinesi del 30" si sono fatti anche l'alluminatura...

Per vaelgran: intendi dire di mettere il vetro quadrato su un tornio?

PPS: i cinesi ci hanno messo 69 ore, più probabilmente qualche altra di "lavoro fine" a levigare il loro 30" dandosi i turni.
Considerando di farlo da solo la sera, se ce la fai a "girare" tutte le sere per un'ora ci impiegherai circa due mesi.
Considerando poi la fatica, gli impegni e le "varie", lavorando di gomito quasi tutte le sere per una mezzoretta ci vorranno quattro mesi circa.
Se ti costruisci la "macchina" te la cavi in 4-5 giorni ed un conto salato sulla bolletta della luce :wink:


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MessaggioInviato: martedì 27 febbraio 2007, 16:13 
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Iscritto il: martedì 5 dicembre 2006, 8:20
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per FEDE67:

No, devi avere un motore installato al di sotto di un tavolo di lavoro con l'asse che fuoriesce verticalmente su cui è installato un "piatto" ove appoggi e fissi lo specchio (il vetro). Io ho utilizzato questo sistema per "forare" il mio specchio cassegrain, tenendo in mano l'utensile: una volta che si provoca un po' di "solco" è sufficiente tenere premuto l'utensile d'acciaio (può essere per esempio la punta di un cacciavite) che il gioco è fatto. Occhio però perchè l'acciaio si consuma parecchio insieme al vetro. Naturalmente il mio foro non è perfettamente cilindrico perchè tenevo l'utensile in mano e quindi l'angolo che formava con il bordo del vetro non era esattamente di 90°, ma non importa nulla. Nell'ipotesi anche se il disco di vetro ottenuto misurasse 150mm di diametro sulla faccia da alluminare e 155mm sulla faccia posteriore non pregiudicherebbe nulla nella qualità ottica. E' comunque possibile (dedicando un po' più di tempo) ottenere la precisione desiderata fissando l'utensile d'acciaio ad un braccio in maniera tale da rendere esattamente perpendicolare il taglio.
Un mio caro amico utilizza questo sistema per stondarsi i vetri considerato che i vetrai sono un po' nelle canne a fare certe lavorazioni che per loro risultano inusuali e comunque costerebbe di più la stondatura che il vetro stesso.

Naturalmente concordo che diametri piccoli (150/200 mm) servono perlopiù per farsi le ossa oppure per volere qualcosa al di fuori delle configurazioni comuni, perchè tutto sommato oggi si trovano già fatti a prezzi buoni.


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MessaggioInviato: martedì 27 febbraio 2007, 16:34 
Mmmm.... molto interessante.
A questo punto, se invece di mandare lo specchio ad alluminare lo si argentasse a mano, come hanno fatto i cinesi col loro 30", si potrebbe veramente ottenere un piccolo specchio ad una cifra irrisoria.
Certo l'argentatura si ossida velocemente, ma la si fa trnquillamente in casa, senza bisogno del sottovuoto...
un paio di pezzi di vetro si trovano ovunque, si potrebbe anche usare "scarti" di un vetraio, che sarebbero quasi a-gratis...
un 150-200 a lunga focale può anche essere sottile.
L'attrezzo per tagliare il vetro tondo alla fine è simile a quegli arnesi per fare i vasi...
con un banchetto da lavoro da 20 euro, un motore di lavatrice, una cinghia ed un paio di pulegge si farebbe tutto...

Domanda per gli esperti:
supponendo di "tagliarsi" con questo sistema anche il secondario:
quanto "grave" è, in termini di ostruzione, avere un secondario rotondo invece che ovale, ossia un p' più largo del necessario?


Ultima modifica di Fede67 il martedì 27 febbraio 2007, 17:51, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: martedì 27 febbraio 2007, 17:31 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
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Robopag ha scritto:
sul tipo di vetro non ti posso aiutare, ma credo che per le suddette ragioni non ci sia necessità di vetri particolari...
per le durezze la lavorabilità non conosco ancora molto in materia, so che la procedura di taglio può essere fatta in automatico e che però l'apertura del taglio su sagome vada fatto manuale. te lo so dire perchè il mio lavoro consiste nel progettare questo tipo di macchine.
sicuramente la cosa in qualche modo si può atomatizzare, ma ho trattato linee parecchio complesse di ditte anche molto grandi, e in genere per aprire i vetri sagomati hanno un tavolo a fondo linea dove si fanno manualmente questo tipo di operazioni.
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per produzioni importanti le case costruttrici di ottica hanno banchi con taglio ad acqua

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non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
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MessaggioInviato: martedì 27 febbraio 2007, 18:23 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
Messaggi: 5153
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Fede67 ha scritto:
Mmmm.... molto interessante.
A questo punto, se invece di mandare lo specchio ad alluminare lo si argentasse a mano, come hanno fatto i cinesi col loro 30", si potrebbe veramente ottenere un piccolo specchio ad una cifra irrisoria.
Certo l'argentatura si ossida velocemente, ma la si fa trnquillamente in casa, senza bisogno del sottovuoto...


Si ma a parte la spesa per i materiali chimici, mi pare che le zozzerie che si usano per argentare siano molto poco salutari. Io eviterei di giocarmi la salute per risparmiare.

_________________
Claudio

"Los que van con prisa, nunca ven el cielo"
Gruppo Astrofili Hipparcos, Roma - http://www.hipparcos.it/
Osservo con:
Principalmente con Celestron C5, binocoli vari, occhio nudo e tutto ciò che si può puntare verso il cielo.


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MessaggioInviato: martedì 27 febbraio 2007, 20:29 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 21:25
Messaggi: 65
Località: Messina
Fede67 ha scritto:
La seconda alternativa è proprio questa: pigliare un tubo completo, recuperare specchi, spiders e fuocheggiatore, e farsi un progetto completo di un telescopio, calcolando la lunghezza del tubo, il peso della strutura, la posizione del secondario e del fuocheggiatore, con gli off-set e tutto quel che serve.


in pratica i vecchi pezzi recuperati li fai quadrare in un nuovo tubo che ti progetti e costruisci per un uso dobsoniano, capito! :)

Fede67 ha scritto:
PS: i cinesi del 30" si sono fatti anche l'alluminatura...


:shock: :shock: :shock: :shock: :shock:

Fede67 ha scritto:
Considerando di farlo da solo la sera, se ce la fai a "girare" tutte le sere per un'ora ci impiegherai circa due mesi.
Considerando poi la fatica, gli impegni e le "varie", lavorando di gomito quasi tutte le sere per una mezzoretta ci vorranno quattro mesi circa.


intanto vedro' se riusciro a trovare questi vetri grezzi tondi a poco prezzo.. il tempo e' un problema relativo per me.. in effetti e' poco il tempo disponibile, ma io non ho nessuna fretta di finire a tutti i costi nel minor tempo possibile.. sono armato di buona pazienza :D e abbastanza volonta' per evitare che dopo un paio di giorni tutto venga abbandonato in un angolo...


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