Quoto in tutto e per tutto quanto ha scritto Carlo.Martinelli.
Nel 2002 ho deciso di farmi in casa un controller sofisticato per motori passo passo. Ho messo su una scheda per le prove al banco e prima di farla funzionare per testarla ho sudato sette comice (vedi foto).
http://forum.astrofili.org/userpix/957_DSC_5031_1.jpg
Diciamo che fare muovere i motori avanti o indietro a una velocità per cui quel motore è progettato, è banale; anche l'half-step non è poi la fine del mondo; ma quando arrivi al microstep le cose si fanno difficili.
Alla fine mi sono dovuto arrendere perchè per quanto potessi perfezionare il circuito e il software di basso livello, se i motori hanno dei limiti fisici, questi non si possono superare.
Io volevo pilotare i motori originali della mia losmandy G11 a velocità di circa 200x; già a circa 50x il motore stallava anche se quantizzavo il singolo step a 64 passi (che è già una esagerazione) e anche se davo le rampe di frequenza con le forme più strane.
A poco è servito anche controllare la tensione (aumentare la tensione man mano che aumenta la frequenza), infatti i motori stallavano a circa 60x.
Insomma il segreto stà nei motori più che nell'elettronica: i vari escap, sanyo, nanotec, e secm (non ne conosco altri) hanno una forma dello statore molto particolare (a disco volante) tanto che sono coperti da brevetto, e utilizzano leghe per cui sono dei magneti potentissimi (e quindi costosi).
per finire... quando mi sono rotto di fare esperimenti ho comprato una FS2 completa di motori escap.
ciao