Parafrasando una canzone di Tiziano Ferro... "voglio farvi un regalo".
Dopo essermi quasi addormentato con uno shutter manuale (autocostruito) in mano, contando 5 secondi per il ribaltamento preventivo dello specchietto per smorzare le vibrazioni, poi per contare 20 secondi per raffreddare il sensore dopo una posa altrettanto lunga, ho deciso di avvalermi di un circuitino che facesse tutto al posto mio, senza dover stare lì a contare le pecorelle
Mi direte basta collegare la reflex al pc, si giusto ma ci sono volte in cui vorrei avere meno roba possibile da collegare; personalmente amo la reflex proprio per la sua possibile indipendenza al pc (metti il tavolino, accendi il pc, perdipiù il portatile non ha più la batteria, allora metti le prolunghe...)
Poi può capitare di avere il portatile occupato o peggio ancora in manutenzione.
Quindi vi presento un circuitino pensato e realizzato per consentirmi di comandare lo scatto remoto della Canon in modo che col primo impulso si ribalta lo specchio, dopo 5 secondi, con un altro impulso avvia la posa impostata dalla reflex a 20" ad esempio, e resta in stand-by per il tempo necessario al raffreddamento del sensore, in questo caso 35"+5" (pausa+ribaltamento specchio).
Entriamo nello specifico.
Il circuito è molto semplice ed utilizza 2 NE555 in configurazione "multivibratore astabile". Avevo provato inizialmente con un NE556 che come sapete include 2 NE555, ma per motivi che ancora non ho stabilito con certezza, il circuito non funzionava correttamente, era come se le 2 sezioni con tempi diversi interferissero tra loro.
Esaminando il circuito vediamo come IC2 sia preposto a fornire in uscita un impulso (livello alto) della durata inferiore al secondo, poi una pausa (livello basso) della durata di circa 5" e poi di nuovo un impulso alto, continuando il ciclo all'infinito.
I tempi appena descritti sono determinati dal condensatore da 47uF che si carica attraverso la resistenza da 1K, poi diodo e poi resistenza da 2K2 (durante la carica, fino ad 1/3 di vcc sul pin 2, l'uscita è a livello alto) e si scarica attraverso le resistenze da 68K e 56K e l'altro diodo (durante la scarica, con tensione superiore a 2/3 di vcc sul pin 6, l'uscita è a livello basso) ottenendo così un tempo ridotto di livello alto ed un tempo più lungo di livello basso.
Così abbiamo creato l'impulso che si origina ogni 5 secondi , ora dobbiamo inibirlo per un tempo sufficiente ad effettuare una posa e consentire il raffreddamento del sensore.
A questo ci pensa il primo NE555, IC1 che, con lo stesso principio ma con tempi diversi, comanda il secondo integrato mandandone a livello basso il pin di reset.
Infatti ho impostato IC1 tramite il trimmer in modo da avere circa 7 secondi di livello alto in uscita, che quindi abilita IC2 a funzionare fornendo il doppio impulso ravvicinato, e tramite lo switch in modo da avere 3 diversi tempi di pausa di livello basso che inibisce IC2.
Quindi avremo tra uno scatto e l'altro 35" di interdizione + 5" ribaltamento specchio = tot.40" per le pose da 20" (in 20" la reflex gestisce la posa e nei seguenti il sensore si raffredda).
Per le pose da 25" ho previsto un tempo di pausa di 50" e per le pose da 30" una pausa di un minuto.
In questo modo otteniamo in uscita di IC2 gli impulsi con i tempi desiderati.
Ho scelto di alimentare il circuito a 6V perchè a 6V va anche la mia pulsantiera, ma si può alimentare anche a 12V.
Per il momento il circuito così com'è impostato mi è sufficiente, in quanto senza l'autoguida, col setup traballante che ho, riuscire ad arrivare a 25" è già quasi utopia.
La messa a fuoco la eseguo osservando gli spikes di una stella molto luminosa e ricontrollando in foto al massimo ingrandimento sul display. A volte utilizzo la maschera di Hartmann, ma in genere con Vega vado sul sicuro.
E siccome l'appetito vien mangiando...ho pensato di implementare tutto in una supermega centralina tutto fare

, lo sò l'autocostruzione mi genera un pò di megalomania
In una scatola di un defunto decoder dtv ho alloggiato la pulsantiera, lo shutter appena costruito ed il comando per il focheggiatore costruito e mostrato qualche tempo fa. In particolare è da notare un comando remoto manuale fondamentale per le pose di prova durante la messa a fuoco ed i 2 diodi, quello rosso che segnala i 2 impulsi per ribaltamento e posa e quello verde, un led smd montato direttamente sullo stampato recuperato da un rottame di cellulare preistorico, che è stato molto utile in fase di taratura per visualizzare il tempo in cui IC1 abilitava IC2.
Mi sono dilungato un pò

ma credo di aver chiarito meticolosamente ogni cosa.
Saluti.