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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Stampa 3d applicata
MessaggioInviato: mercoledì 19 marzo 2014, 19:19 
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Iscritto il: martedì 10 maggio 2011, 17:22
Messaggi: 24
Salve a tutti.
Dove lavoro hanno appena acquistato una stampante 3d di una nota azienda americana e
ne stiamo testando le potenzialità per avere un'idea degli eventuali usi etc.
E' da un po' che necessitavo della basetta per calettare il red spot al tele e mi son detto "Chissà cosa ne uscirebbe se la stampassi?" :twisted:
Premetto che non avevamo ancora stampato un pezzo che avrebbe dovuto accoppiarsi con altri quindi il risultato era tutto un'incognita. :?:

Ho scelto di utilizzare una risoluzione standard (strati da circa 0,1 mm se non erro) e dopo 36 minuti di lavoro ha finito.

Nelle foto non si nota ma su una delle due facce inclinate è stato stampato ( o meglio non stampato, visto che non c'è materiale interno) un foro d3,2 pensato per un'eventuale filettatura.

Il risultato? Accettabile ma niente di straordinario... l'accoppiamento risulta con una leggera interferenza dovuta principalmente a grossolane tolleranze di forma e leggere tolleranze dimensionali; riguardo a quest'ultime le dimensioni sono sballate di circa 2 decimi, probabilmente dovuti allo spessore del filo depositato che la macchina considera durante la generazione del gcode interno.
Inoltre non mi è ancora chiaro se e come sia possibile stampare un volume pieno; mi spiego meglio, supponendo di voler stampare un cubo pieno, la macchina lo vede come 6 superfici stampate a filo continuo e il volume interno riempito stampando alveolare esagonale. :?:

Il rovescio della medaglia è che, vista la leggera interferenza e l'elasticità della plastica, non c'è stato bisogno di filettare il foro per il bloccaggio. Infine il pezzo stampato pesa solo 2g il che, per la mia montatura schifosa può essere solo un bene...

Logicamente la basetta in questione è quella in bianco... :!:

Ho voluto condividere con voi questa esperienza e spero sia gradita.


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 Oggetto del messaggio: Re: Stampa 3d applicata
MessaggioInviato: mercoledì 19 marzo 2014, 19:58 
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Iscritto il: venerdì 6 giugno 2008, 22:13
Messaggi: 1347
Località: via Berna Martellago (ve)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
grazie per la condivisione, penso tu sia uno dei primi ad utilizzarla la stampa 3D.
devo dire che questa stampa 3d mi incuriosisce non poco posteresti anche una foto del macchinario utilizzato?
ma la risoluzione per la tolleranza la imposti tu da quel che ho capito oppure è fissa?
controlli il tutto tramite un programma specifico ?, di facile utilizzo?
scusa le tante domande ma mi incuriosisce non poco questa nuova tecnica che in futuro a livello hobbistico potrebbe sostituire il tornio e la fresa. :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Stampa 3d applicata
MessaggioInviato: mercoledì 19 marzo 2014, 21:01 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14850
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Sfizioso!
Magari per un utilizzo di precisione è un po' presto, ma è una tecnologia sicuramente promettente

_________________
{andreaconsole.altervista.org}¦ Ballscope 300/1500 DIY "John Holmes"


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 Oggetto del messaggio: Re: Stampa 3d applicata
MessaggioInviato: mercoledì 19 marzo 2014, 22:41 
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Iscritto il: martedì 10 maggio 2011, 17:22
Messaggi: 24
Fondamentalmente procediamo così:
creo il modello con un software cad, lo salvo in stl (uno dei pochi formati che la macchina/il programma) digerisce;
lo importo nel software proprietario e lo posiziono in modo corretto (evito se possibile punti a sbalzo, o posizioni che comportino troppo materiale di supporto);
il software mi permette di impostare quale dei due estrusori usare per il materiale di supporto e quale per il pezzo principale, le velocità di lavoro e di rapido, la temperatura degli estrusori, la temperatura del piano di appoggio, la dimensione media del layer etc.
lancio l'elaborazione e controllo il preview;
salvo il file su sd e lo lancio sulla stampante.

La stampante in questione è la replicator 2x della makerbot anche se non voglio fare alcun tipo di pubblicità, ne negativa ne positiva; infatti quello che ho scritto prima l'avevo notato anche un anno fa al JEC a parigi con una stampante di un'altra marca.
Il software di elaborazione è freeware e scaricabile dal sito del produttore se qlcn vuol farsi un'idea...

E' sicuramente una tecnologia giovane e penso che sia sfruttabile al meglio per quello che è stata progettata: prototipazione. Vogliamo vedere se un avvitatore elettrico è comodo quando impugnato? Va bene.

Per quanto riguarda le lavorazioni per asportazione di truciolo non sono così ottimista. Lavorare nel modo corretto con i giusti parametri di taglio e posizionando il pezzo nel modo corretto permette di ottenere precisioni di +-10micron (e in alcuni casi anche di più), per cui la precisione (teorica) che le stampanti 3d odierne possono ottenere sono di almeno un ordine di grandezza peggiori.
Non posso esprimermi sulle stampanti stereolitografiche poiché non ne ho potuto apprezzare le caratteristiche.
Tempo fa, girovagando in rete, trovai il sito di un'azienda americana che effettuava stampe metalliche (non vorrei dire cavolate ma mi sembra fosse titanio) conto terzi.
Anche in quel caso, senza annoiarvi con spiegazioni tecniche sulla teoria delle dislocazioni nei metalli, il prodotto finito si avvicinava più a un prodotto di fonderia sia per finitura superficiale che per caratteristiche meccaniche.

Quindi se ci serve un portapenne o qualche oggettino di cui vogliamo valutarne la forma credo che la stampa 3d sia una soluzione economica (costi di ammortamento macchina non elevati e il materiale lo si compra a chilo), ma per lavori che necessitano di un minimo di precisione la mia impressione è che siamo ancora abbastanza lontani.

Dopo la stampa ho passato almeno una decina di minuti a sistemare l'oggetto con la lima perchè l'interferenza era troppo elevata...

Scusate se sono stato troppo prolisso ma mi piace fornire un'idea di massima più chiara possiile.


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 Oggetto del messaggio: Re: Stampa 3d applicata
MessaggioInviato: giovedì 20 marzo 2014, 9:22 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23657
molto interessante, sicuramente molto utile per pezzi piccoli e non "impegnativi",
mi cghiedevo, pero', quanto è il costo (in termini di materiale utilizzato) di un pezzo come quello che hai realizzato (in confrotno a quanto costerebbe acquistarlo bello e fatto in un negozio)

_________________
qa'plà!
Radical chic certified


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 Oggetto del messaggio: Re: Stampa 3d applicata
MessaggioInviato: giovedì 20 marzo 2014, 9:59 
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Iscritto il: martedì 10 maggio 2011, 17:22
Messaggi: 24
Una bobina da 1 kg di ABS costa circa 30 euro. Il costo del materiale è di circa 0,03 euro a grammo. La basetta su teleskope service se non sbaglio costa intorno a 20 euro ma è sicuramente migliore.


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 Oggetto del messaggio: Re: Stampa 3d applicata
MessaggioInviato: giovedì 20 marzo 2014, 13:35 
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Iscritto il: giovedì 10 agosto 2006, 10:11
Messaggi: 11623
Località: Monza
Tipo di Astrofilo: Visualista
E' sicuramente interessante per la costruzione di piccoli accrocchi tipo tappi e paraluce per oculari, o per roba simile ai connettori truss della moonlite.

_________________
De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 105 e 75.
Oculari: pentax xw, Nagler, Delos, takahashi tpl, zoom Svbony 3-8 e 8-20
Torretta binoculare maxbright 2 e televue binovue.


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 Oggetto del messaggio: Re: Stampa 3d applicata
MessaggioInviato: giovedì 20 marzo 2014, 13:54 
Bello, e credo sufficientemente robusto da essere pratico. Ti ruberò l'idea. Poter mettere lo stesso red dot leggero su tutti i propri telescopi non è male. Ne faccio fare uno per il Borg. Seguo le stampanti 3D da qualche anno, ne ho viste alcune in funzione, e ho diversi conoscenti che ne hanno una.
Quasi tutte pionieristiche, come la RepRap, problematiche sugli estrusori e difficilissime da settare.
Il problema pratico principale è appunto la fragilità e la eslasticità dei materiali usati, che oltretutto la moda ora vede sempre più spesso biodegradabili.
Questo ne preclude l'utilizzo per parti robuste, sottoposte a carico o sforzo o usura.
L'altro svantaggio è il costo di produzione dei pezzi, troppo alto se comparato a pezzi prodotti industialmente... è il caso dei tappini, per esempio, che costerebbero una follia, stampati.
L'utilizzo migliore è quello di replicare parti rotte non più in commercio, che si vorrebbero sostituire con cope esatte dell'originale.
Per esempio Paolo Attivissimo si è fatto fare un adattatore per l'obbiettivo da montare su una fotocamera usata nel Programma Apollo... ;)
Un altro interessante utilizzo è stato vedere una Reflex comletamente fatta con una stampante 3D.
Ci si potrebbero fare piccoli accessori non critici, che nel campo dell'astrofilia costano una follia... certo resta "plastica", in applicazione che prediligono il metallo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Stampa 3d applicata
MessaggioInviato: venerdì 21 marzo 2014, 16:02 
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Iscritto il: martedì 10 maggio 2011, 17:22
Messaggi: 24
Concordo a pieno con te, fede67. Il lato positivo è che, essendo una tecnologia giovane che solo da qualche anno ha visto una speranza nell'entrare nel mercato, la curva di miglioramento andrà sicuramente crescendo. Non dimentichiamoci di come erano le stampanti ad aghi e di quale era il loro costo al loro ingresso nel mercato... ora una stampante laser la si trova in un qualsiasi ipermercato anche intorno ai 100euro.

Un piccolo aggiornamento: abbiamo provato la stampa di un oggetto alto 75mm (un busto di Einstein) e l'abs ha smesso di uscire dall'estrusore dopo che aveva lavorato bene per 3ore delle 4 previste...delusione!


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 Oggetto del messaggio: Re: Stampa 3d applicata
MessaggioInviato: venerdì 4 aprile 2014, 19:16 
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Iscritto il: domenica 12 gennaio 2014, 11:53
Messaggi: 95
Ho una certa esperienza con le stampa 3D sia in tecnologia SLA che SLS.
Io ho sempre preferito la seconda che utilizza resina liquida che viene solidificata dal passaggio di un raggio UV estratto da un raggio laser.
Puoi benissimo creare oggetti "cavi" devi solo tenere d'occhio gli spessori, nel senso che un solido membranale non presenterebbe stabilità e resistenza meccanica sufficiente. Normalmente a queste macchine si associa un sistema di scansione 3d (anche qui esistono varie tecnologie Laser, luce strutturata, tastatore meccanico) sistemi che restituiscono direttamente dei file STL, modificabili con software specifici di revers engineering. (Rapidform e Geomagic) Questo, approccio è fondamentale per ricavare le interfacce di accoppiamento.
Oggi la prototipazione rapida attraverso stampanti 3D, ha raggiunto livelli ragguardevoli sia dimensionali che strutturali con i nuovi materiali disponibili . (In formula 1 vengono usati proprio per provare rapidamente i prototipi in galleria del vento e spesso anche in PISTA!
Quindi nessun problema struttuile. E' possibile acquistare in kit una stampante in 3D o autocostruirla (REPRAP.org).

A dimenticavo, la resina liquida costa invece un botto!

saluti


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