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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 24 settembre 2013, 23:16 
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Iscritto il: sabato 7 luglio 2007, 14:10
Messaggi: 2307
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Negli scorsi giorni ho fatto una ricerca sui prodotti esistenti in ambito astronomico e pro per una alimentazione a 12v e 220v da gruppo batteria. Il generatore per quanto silenzioso non mi piace come soluzione.

Sul mercato americano ho trovato decine di prodotti, alcuni addittura modulari in cui ti prendi il numero di batterie che preferisci e puoi aggiungere e togliere gruppi inverter o solari ecc.. tutto confezionato con tutti i crismi, dai 150 euro ai 5k ti puoi sbizzarrire.

In italia c'è lo starter del brico o la cassetta fai da te della geoptik, una vergogna.

Detto questo se volessi farmi una power tank sui 100ah (pensavo a batteria agm indicate per lavorare anche in climi rigidi) converrebbe una singola grossa o dividere i carichi su due batterie? non ho mai affrontato l'argomento, ho letto che il carico induttivo dei motori di una montatura potrebbero dar fastidio agli altri device connessi alla stessa sorgente, è vero?
servono accorgimenti particolari nella distribuzione della energia?
ho visto che ci sono femmine e maschi da accendisigari con fusibile interni, basta quello?

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Montature: Az Eq6 Skyscan
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MessaggioInviato: mercoledì 25 settembre 2013, 11:02 
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Iscritto il: martedì 6 maggio 2008, 11:59
Messaggi: 9269
Località: San Francesco al Campo [TO]
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
AstroPaolo ha scritto:
ho visto che ci sono femmine e maschi da accendisigari con fusibile interni, basta quello?
So rispondere solo a questo punto: il pulsante retrattile del maschio accendisigari è la testa di un fusibile. Provare per credere: svita la ghierina e verifica.

In questo modo ogni spinotto ha già il suo fusibile integrato indipendente dagli altri.

Comunque, a mio parere, è un problema marginale: in tanti anni mi si è rotto il fusibile della presa accendisigari solo una volta e solo perché, penzolando, aveva sbattuto molto forte per terra.

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Simone Martina
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MessaggioInviato: mercoledì 25 settembre 2013, 13:37 
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Iscritto il: sabato 7 luglio 2007, 14:10
Messaggi: 2307
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
preferirei cmq avere un fusibile, non si sa mai :)

di solito cosa si usa? 10A per ramo sono sufficienti?

per attaccare un voltmetro e vedere il livello di carica, mi basta mettere due cavi ai due poli, in parallelo alle uscite dei device?

nel caso volessi inserire anche un caricabatterie, cosi da uscire solo con un cavo 220v per caricare da casa, connetto la stessa direttamente ai due poli della batteria o devo prevedere qualche protezione/interruttore che lo sconnette?

secondo voi è necessaria una protezione per troppo scarica o basta guardare il voltmetro?

le eventuali protezioni per sovracarico nella ricarica e riscaldamento penso siano funzioni del caricabatterie , o ho inteso male ed il sovracarico di cui ho letto è per eccessivi carichi nell'utilizzo?

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MessaggioInviato: domenica 6 ottobre 2013, 23:26 
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Iscritto il: lunedì 10 settembre 2007, 22:37
Messaggi: 1201
Località: Bollate (Mi)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Se metti 10A per ramo è inutile che lo metti. Non entrerà mai in azione.
Conviene che metti in serie un tester e misuri la corrente. Stai un poco più abbondante e sei a posto.
Es. la mia montatura di picco consuma 2A, ho messo 2.5A.
Le prese accendisigari non mi piacciono, secondo me ogni tanto danno i numeri e non fanno ben contatto. Sarebbe meglio un connettore avvitabile, tipo un BNC, quei connettori che si giravano di 1/4 di giro negli ingressi degli oscilloscopi.
Tieniti nel power tank 3-4 fusibili di scorta.

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William Optics Megrez 90 FD, ZWO AM5, Vixen LVW 3.5, 5, 17, WO Zoom 22.5-7.5mm, WO UWAN 4mm, Nikon D7100, ZWO ASI178MM, ZWO ASI462MC
Socio Gruppo Astrofili Fiemme (GAF)
www.stelledoppie.it alias The Double Star Database, il mio sito-database sulle stelle doppie


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