andreaconsole ha scritto:
Non dico che fa schifo, però è piuttosto macchinoso e dà risultati poco comparabili.
che sia macchinoso non c'è dubbio, ma fino a qualche anno fa era prassi comune produrre le curve delle variabili con stime ad occhio su stelle di riferimento e la precisione era elavata (frazioni di magnitudine).
Lo SQM costa perchè l'idea è ottima e nessuno ha troppa sbatta di costruirselo da se. Esattamente come tanti altri accessori astrofileschi, primo tra tutti il telrad: un fantastico plasticone stampato venduto a 50 euro e passa.
Nell'SQM il cuore è il sensore, un convertitore intensità luminosa-frequenza che ha come output un'onda quadra di frequenza proporzionale all'intensità luminosa. Sul sito del produttore è riportato il nome del componente, si tratta di materiale "standard".
L'elettronica dell'SQM converte la frequenza in magnitudine. Credo che una qualunque elettronico smanettone di pic e compagnia bella sia perfettamente in grado di costruiri uno SQM, magari da collegare al portatile invece che integrato in una cosa grossa come un pacchetto di sigarette dotata di diplay (questo è il vero problema superato dalla produzione commerciale).
Va da se che purtroppo non sono uno smanettone e quindi posso solo decidere di comprarmelo...
ciao
dan