1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: giovedì 1 aprile 2010, 11:53 
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Iscritto il: martedì 13 gennaio 2009, 20:22
Messaggi: 3023
Località: Locarno e Laveno Mombello - Lago Maggiore
Tipo di Astrofilo: Visualista
astrotecnico ha scritto:
Se ti posso essere utile chiedi pure: forse ti evito molti mal di testa !!
Ma certo e ti ringrazio.
Non parto proprio da zero,perché molte idee ed esperienza in costruzioni ne ho, ma con tutti i vostri consigli evito certo di incorrere in errori che altri hanno già fatto prima in questo campo. Un saluto.
Emilio

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MessaggioInviato: giovedì 1 aprile 2010, 12:37 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Il problema dei contatti striscianti non esiste se il tutto è fatto con le dovute attenzioni: la stragrande maggioranza delle cupole hanno contatti striscianti. la soluzione prospettata da LorenzoS potrebbe essere interessante ma sinceramente (non me ne volere LorenzoS :D ) per fare una cosa molto semplice penso che vai a complicarti la vita inutilmente. Occhio: è solo il mio pensiero questo ...... E poi personalmente avere in mezzo una catena portacavi e altri cose penzolanti dalla cupola non è il massimo: però magari è una questione di gusti personali ! Di mio ho visto cupole che per 10 anni minimo non hanno avuto alcuna manutenzione sui contatti striscianti: quindi questo conferma che tutto dipende da come viene fatto il lavoro. E poi quando avuto bisogno di fare qualche cosa l'unico intervento che è stato fatto è quello di pulire il profilato di alluminio ad U usato come adduttore e la sostituzione delle spazzole, che sono di una semplicità disarmante. Io sono per le cose robuste, grezze e rudi in certi casi ...... :D E dire che sono un elettronico di professione ! Però fai tu. Le soluzioni che si possono adottare per fare un lavoro sono tante e tutte hanno pro e contro. Quindi l'unica cosa che ti posso consigliare è valutare attentamente e riflettere bene prima di fare qualunque cosa: vecchio detto delle mie parti "cento misure, un solo taglio" :)sempre valido !


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MessaggioInviato: giovedì 1 aprile 2010, 19:21 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Anzi volevo chiedere a LorenzoS della sua esperienza diretta dell'uso della catena portacavi sulle cupola. Dico questo perchè io un paio di volte ho visto delle cupole che montavano delle catene portacavi perimetrali ma purtroppo il loro funzionamento non era soddisfacente e sono state poi modificate con gli anelli di adduzione. Intendiamoci: quando io parlo di anelli di adduzione mi riferisco a due soli anelli in profilato a U calandrato e relative spazzole, per poter portare l'alimentazione alternata a 24V ad un quadretto che viene posto a lato dell'apertura e che comanda il tutto. Sinceramente da questo sistema non ho avuto mai problemi. I problemi riscontrati con le catene erano dovuti ad un riavvolgitore meccanicamente molto complesso che tendeva a guastarsi frequentemente e al fatto che i cavi erano continuamente sottoposti a flessioni e quindi si interrompevano. Però magari il sistema con cui tu hai esperienza è realizzato diversamente e quindi sono curioso di sapere i risultati. Riguardo alla velocità di rotazione conviene ad averne due ? Che velocità usi normalmente ? Scusami se faccio tutte queste domande ma sono sempre piuttosto interessato a soluzioni tecncihe interessanti che hanno dato rislutati positivi.


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MessaggioInviato: giovedì 1 aprile 2010, 20:33 
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Iscritto il: giovedì 1 novembre 2007, 11:12
Messaggi: 1323
Località: da qualche parte in pianura padana
astrotecnico ha scritto:
Anzi volevo chiedere a LorenzoS della sua esperienza diretta dell'uso della catena portacavi sulle cupola. Dico questo perchè io un paio di volte ho visto delle cupole che montavano delle catene portacavi perimetrali ma purtroppo il loro funzionamento non era soddisfacente e sono state poi modificate con gli anelli di adduzione. Intendiamoci: quando io parlo di anelli di adduzione mi riferisco a due soli anelli in profilato a U calandrato e relative spazzole, per poter portare l'alimentazione alternata a 24V ad un quadretto che viene posto a lato dell'apertura e che comanda il tutto. Sinceramente da questo sistema non ho avuto mai problemi. I problemi riscontrati con le catene erano dovuti ad un riavvolgitore meccanicamente molto complesso che tendeva a guastarsi frequentemente e al fatto che i cavi erano continuamente sottoposti a flessioni e quindi si interrompevano. ....



il discorso è che i contatti striscianti io non sono mai riuscito a trovarli, inoltre devi garantire una perfetta geometria della struttura. tieni conto che a 12 o 24 volt assorbono durante il movimento qualche ampere minimo. poi devi calandrare le barre in rame e montarle su i supporti isolanti ecc ecc
con le catene portacavi usi solo un pezzo di cavo lungo quanto la circonferenza, e se ogni 2 o 3 anni si rompe.... cambi il cavo costo una decina di € .

Immagine
ecco tanto per capire come funziona la catena con i cavi. la catena è quella tra i due cerchi che durante il movimento si piega con una 1\2 spira. naturalmente il diametro è in funziona della catena altrimenti non si piega correttamente, almeno una 20ina di cm minimo, oppure si possono mettere dei contrappesi ma il discorso si complica.

per gli encoder nuovi si trovano da rs-components o distrelec, ma sulla baia ogni tanto saltano fuori di recupero a prezzi irrisori basta solo controllare di trovare il datasheet prima di acquistare.
stesso discorso per le schede I\O di rete molto usate nei controlli industriali che vengono obsolete prima di rompersi e vengono letteralmente svendute o buttate anche se funzionanti.


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MessaggioInviato: giovedì 1 aprile 2010, 22:34 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Dunque riguardo ai contatti striscianti ti posso raccontare la mia esperienza diretta avendoli realizzati molte volte. Sulle prime ho utilizzato delle spazzole fatte industrialmente per i binari elettrificati. Devo dire che non sono male ma tendono a consumare un pò troppo il canale adduttore specialmente se di alluminio. Chiaramente non si tratta di semplice spazzole poggiate all'interno del canale adduttore ma hanno tutto un cavallotto di pressione con la possibilità di regolazioni e quindi compensano tranquillamente le differenze di geometria della cupola, che comunque devono essere contenute altrimenti non riesci a farla ruotare in maniera soddisfacente. Poi ho anche sperimentato delle semplici spazzole fatte del comunissimo filo di acciaio armonico. Devo dire che non sono affatto male e durano veramente molto. La loro semplicità è quasi disarmante e anche io sulle prime ero molto poco convinto, poi mi sono dovuto ricredere. Per la pulizia delle stesse non c'è problema perchè essendo alimentate in alternata sono autopulenti. Per quella che riguarda la corrente posso assicurati che tengono traquillamente: io le uso mediamente con circa 10A senza alcun problema. Riguardo alla catena che citi ho alcune perplessità, la prima delle quali è dove poggi questa catena durante il suo funzionamento. Nella mia testa vedo un canale o un qualche cosa che la contiene, perchè avendole usate molte volte non mi sembra che su lunghezze notevoli sono granchè autoportanti, salvo quelle di metallo che però costano tanto e sono anche piuttosto pesanti. Inoltre non mi è chiaro l'uso dei contrappesi oppure ho capito male le tue parole. Ricordo chiaramente un' esperienza fatta nel 2004 su un telescopio professionale attualmente installato in Cile a La Silla (ESO), dove c'erano diversi problemi con questa catena posta come quella che tu indichi nel disegno, tra cui il più fastidioso era che quando andavi in una direzione la catena si svolgeva senza problemi ma quando tornavi indietro (parlo del movimento di una montatura altazimutale ed in particolare dell'asse di Azimuth, quindi piuttosto simile al movimento di una cupola) tendeva a incastrarsi. Per guidarla è stato fatto una specie di labirinto di guida che però non risolve completamente il problema, almeno nel caso citato. Riguardo ai cavi abbiamo dovuto usare tutti conduttori con isolante e guaine in silicone altrimenti quelli in PVC o simile erano troppo "duri" togliendo la possibilità di articolazione della catena data dalle sue tipiche giunture. Un buon sistema è quello di applicare dei pattini con delle rotelline sotto la catena ma farli è un lavoro non da poco. Ne sa qualche cosa un collega di lavoro ....... :) Per curiosità hai qualche foto di questa catena messa su una cupola ? Mi piacerebbe vedere le soluzioni adottate. Scusami se sono così curioso ma come ho già detto sono sempre piuttosto interessato ad apprendere delle tecniche innovative. Riguardo agli encoder oltre quelli che hai citato tu ci sono quelli molto noti della US Digital che costano veramente poco e sono discreti.


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MessaggioInviato: venerdì 2 aprile 2010, 8:03 
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Iscritto il: giovedì 1 novembre 2007, 11:12
Messaggi: 1323
Località: da qualche parte in pianura padana
francamente di foto della catene in cupola non ne ho visto che io non ho una cupola ma solo la casetta e il tetto scorre linearmente, ma le catene vengono usate normalmente in ambito industriale e di catene applicate a robot posizionatori ne ho viste parecchie, devono appoggiare su una superfice piana

http://img.directindustry.it/images_di/ ... 233130.jpg

ci sono anche queste ma costano un botto !
http://img.directindustry.it/images_di/ ... 364897.jpg


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MessaggioInviato: venerdì 2 aprile 2010, 9:07 
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Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Sarebbe molto interessante studiare una soluzione per l'uso di una catena su una cupola. Allora avevo capito bene che avevi bisogno di un piano. Il problema è che quando la metti come tu hai fatto vedere nel disegno, con l'ansa stretta ripiegata su se stessa, quando va in un senso è tutto ok ma quando torni indietro si incastra con una certa facilità. Io ho visto usare un riavvolgitore di catena cioè un grande rocchetto fatto ad hoc con un sistema di riavvolgimento elettrico che ogni volta che la catena torna indietro la tira a se. Però è un sistema piuttosto macchinoso. Il sistema del robot che hai fatto vedere tu con la catena a spirale credo che ha meno problemi di riposizionamento all'indietro. Diverso è invece l'uso della catena su un telescopio, per esempio sull'asse di Altezza o suilla Declinazione, dove viene molto bene . Infatti anche grandi telescopi professionali usano correntemente questo sistema http://www.eso.org/sci/facilities/lasil ... index.html. Ma quando si tratta dell'asse di AR o Azimuth ricorrono più che altro ai contatti striscianti. Il NTT Telescope di La Silla http://www.eso.org/sci/facilities/lasil ... index.html, la cui cupola ruota direttamente solidale con lo strumento, ha delle barre adduttrici di alimentazione trifase a 400 Vac munite di spazzole che sono poste sotto al grande cuscinetto dell'asse di azimuth di tutto l'edificio. Comunque l'uso della catena sulla cupola non mi dispiace: bisogna trovare un modo di farlo bene.


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MessaggioInviato: venerdì 2 aprile 2010, 9:57 
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Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
domanda totalmente da profano: ma perché la soluzione di un cavo che scende dal centro della cupola, ovviamente dedentrato leggermente in modo da non finire sul tele, viene scartata a priori? solo perché è brutto?

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{andreaconsole.altervista.org}¦ Ballscope 300/1500 DIY "John Holmes"


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MessaggioInviato: venerdì 2 aprile 2010, 13:14 
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Messaggi: 1323
Località: da qualche parte in pianura padana
astrotecnico ha scritto:
Sarebbe molto interessante studiare una soluzione per l'uso di una catena su una cupola. Allora avevo capito bene che avevi bisogno di un piano. Il problema è che quando la metti come tu hai fatto vedere nel disegno, con l'ansa stretta ripiegata su se stessa, quando va in un senso è tutto ok ma quando torni indietro si incastra con una certa facilità. Io ho visto usare un riavvolgitore di catena cioè un grande rocchetto fatto ad hoc con un sistema di riavvolgimento elettrico che ogni volta che la catena torna indietro la tira a se. Però è un sistema piuttosto macchinoso. Il sistema del robot che hai fatto vedere tu con la catena a spirale credo che ha meno problemi di riposizionamento all'indietro. Diverso è invece l'uso della catena su un telescopio, per esempio sull'asse di Altezza o suilla Declinazione, dove viene molto bene . Infatti anche grandi telescopi professionali usano correntemente questo sistema http://www.eso.org/sci/facilities/lasil ... index.html. Ma quando si tratta dell'asse di AR o Azimuth ricorrono più che altro ai contatti striscianti. Il NTT Telescope di La Silla http://www.eso.org/sci/facilities/lasil ... index.html, la cui cupola ruota direttamente solidale con lo strumento, ha delle barre adduttrici di alimentazione trifase a 400 Vac munite di spazzole che sono poste sotto al grande cuscinetto dell'asse di azimuth di tutto l'edificio. Comunque l'uso della catena sulla cupola non mi dispiace: bisogna trovare un modo di farlo bene.



si, ho capito, ma non mi puoi pagaronare le soluzioni impiegate in telescopi come questi ! :?

http://www.eso.org/sci/facilities/lasil ... normal.jpg

qui si considera anche il budget disponibile che è limitato ! stesso discorso per i macchinari che mediamente sono tornio e fresa, certo che se uno ha macchine cnc ecc ci sono soluzioni alternative.


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MessaggioInviato: venerdì 2 aprile 2010, 20:46 
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Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
andreaconsole sinceramente un cavo che penzola dalla cupola non è il massimo, specialmente se, come nel mio caso, poi all'interno ci fai osservazione pubblica. Però sicuramente funziona, su questo non ci sono dubbi. In ogni modo le barre adduttrici di cui parlo io sono veramente semplici da realizzare. Per la cronaca quando la cupola è relativamente grande quasi non c'è neanche bisogno di calandrare perchè si piegano con una certa facilità mentre si fissano con viti e dadi ai supporti isolanti, che sono dei semplicissimi parallelepipedi di bachelite o simile. Niente di accezionale. Dal punto di vista economico costano una somma quasi banale, molto meno della catena portacavi. Però chiaramente c'è da fare diversi lavoro manuale per montarle, questo si. Riguardo alle soluzioni adottate sui telescopi professionali molte di queste, in versione ridotta, sono adattissime per essere usate a livello amatoriale. Francamente non vedo il problema. A livello di costi posso garantire che molto spesso ci si arrangia come si fa a livello amatoriale. Le macchine CNC sono utilissime ma non indispensabili. Per fare poi una cupola non servono molto. Anche un banale tornietto parallelo cinese può dare ottime prestazioni per produrre piccole parti se usato bene .
Tutte le parti delle cupole che si vedono quì http://www.astroumbra.org/ hanno richiesto pochissime lavorazioni alle macchine utensile. Si tratta più che altro di bullonature, forature e saldature oltre ad alcune lavorazioni alla calandra per ottenere i pezzi curvi. Se poi si utilizza la fibra di vetro e la resina, a quel punto le lavorazioni meccaniche sono veramente ridotte all'osso.


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