1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: giovedì 24 aprile 2008, 16:45 
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Iscritto il: giovedì 25 gennaio 2007, 22:30
Messaggi: 256
Località: Portici (NA)
salve a tutti e scusate l'intromissione :D

di astonomia non ne so molto e tra l'altro la mia astrosfiga è tanto per rimanere in tema... "astronomica" :lol: (da quando ho comprato il telescopio l'ho potuto usare 3 volte, poi hanno montato le impalcature e ora fanno 4 mesi che sono li)

beh, tornando a noi

come hanno gia' detto i set da mercatino è meglio lasciarli li dove sono...

il problema principale a mio avviso è la grezzissima affilatura, senza contare il materiale (semplice acciaio al carbonio) che fanno pensare subito: azz, ma come è difficile... :lol:

solo le filiere potrebbero destare un accenno di nota e forse sono l'unico motivo per cui comprare un set di questi...

i maschi in hss, magari rivestiti al tin (dorati) sono i migliori per le nostre applicazioni, filettano praticamente tutto dalla plastica alla ghisa all'inox passando per tutti gli altri acciai comuni.

senza complicarci la vita del comune olio da taglio in bomboletta risolve il problema della lubrificazione in maniera egregia.

per il preforo è verissimo che esistono tabelle specifiche e se interessano le posto anche, pero' chi di noi ha una punta 4,2? :wink:

in genere per farla semplice i maschi hanno nella nomenclatura oltre al diametro nominale il passo, 3*0.5 6*1 8*1.5 ecc, basta sottrarre il passo al diametro nominale per avere un filetto creato in maniera ottimale e senza troppe complicazioni.

come gia' detto, esistono poi maschi per singola passata e set di 3 che in genere sono per chi filetta a mano...

io pero' mi trovo benissimo con quelli in singola passata e ammesso di non dover lavorare metalli molto difficili (es. inox) sono la soluzione migliore, il gambo rinforzato per chi non ha la mano molto ferma è d'obbligo.

la profondita' massima di un foro filettato dipende appunto dal gambo, nel tipo con gambo rinforzato non puo' eccedere i 3 cm circa.

infine al tornio è relativamete semplice filettare, ammesso di avere un tornio discreto, con un valex o simili invece è più facile avere un travaso di bile... :twisted:

detto questo pero' io devo dire che ho un valex, e dopo averlo modificato riesco ad eseguire le filettatura in maniera anche agevole.

dopo aver scritto una mezza bibbia mi pare doveroso fermarmi, ma ovviamente se ci fossero altre domande non ho nessun problema a rispondere :D

luk

ps, questa è una filettatura imperiale 1" 8tpi per il mio tornio da legno eseguita si acciaio c30, ma ho fatto anche la m33 * 0.75 per adattare il cannocchiale polare alla montatura del mio bresser... :D

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MessaggioInviato: mercoledì 30 aprile 2008, 10:59 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Per fare i fori esatti nel caso di filettatura ci sono anche delle tabelle che indicano che diametro deve avere la punta. Vedi per esempio http://www.nebbia.net/tabelle%20tecniche/tabella1.html


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MessaggioInviato: mercoledì 30 aprile 2008, 11:06 
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Iscritto il: giovedì 25 gennaio 2007, 22:30
Messaggi: 256
Località: Portici (NA)
esattamente :D

si deve guardare la parte "filettatura metrica iso passo grosso" che sono le viti comuni...

se noti, dopo il valore esatto ti danno la punta consigliata che è proprio del diametro pari a quello della filettatura - il passo approssimata per eccesso (ammesso che il valore non sia gia' esatto) alla prima punta commerciale, visto che quelle da ferro sono con passo 0.5 (almeno quelle da ferramenta) se ti serve un preforo per es. di 6.3 allora si una una punta 6.5 ecc ecc ecc :D

ribadisco questo solo perchè non si si deve disperare se si deve fare un foro filettato e non si hanno le tabelle alla mano :wink:

inoltre un'altra cosina, per filettare metallo ferroso va bene olio, anche quello singer o anche olio di semi se proprio non si ha nulla (nelle vecchie officine usavano il lardo... :lol: ), per l'alluminio alcol, per le plastiche e per la ghisa nessuna lubrificazione :D

luk


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MessaggioInviato: mercoledì 30 aprile 2008, 11:32 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Aggiungo che per l'alluminio va benissimo anche il kerosene come lubrificante.
Inoltre esiste una regola (teorica) per la profondità di filettatura:

con materiali teneri almeno il doppio del diametro del filetto
con materiali duri almeno tanto quanto il diametro del filetto

Esempio:

filetto 10MA
con materiali teneri almeno 20 millimetri
con materiali duri almeno 10 millimetri

Chiaramente si tratta di indicazione teorica che non sempre è possibile rispettare.

Ancora: se bisogna filettare un foro "cieco" cioè che non ha sfogo verso l'esterno è meglio usare un maschio apposito per fori ciechi, che ha la punta mozza. E fare massima attenzione a fermarsi prima del fondo del foro altrimenti si rischia di spezzare il maschio.
Se si riesce, specialmente con i maschi normali, è bene fare il foro qualche millimetro più profondo del necessario e filettarne solo un parte. In questo modo si crea lo spazio per la punta del maschio


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MessaggioInviato: sabato 7 giugno 2008, 23:04 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 18:42
Messaggi: 1222
Località: Roma, EUR
astrotecnico ha scritto:
Aggiungo che per l'alluminio va benissimo anche il kerosene come lubrificante.
Inoltre esiste una regola (teorica) per la profondità di filettatura:

con materiali teneri almeno il doppio del diametro del filetto
con materiali duri almeno tanto quanto il diametro del filetto

Esempio:

filetto 10MA
con materiali teneri almeno 20 millimetri
con materiali duri almeno 10 millimetri

Chiaramente si tratta di indicazione teorica che non sempre è possibile rispettare.

Ancora: se bisogna filettare un foro "cieco" cioè che non ha sfogo verso l'esterno è meglio usare un maschio apposito per fori ciechi, che ha la punta mozza. E fare massima attenzione a fermarsi prima del fondo del foro altrimenti si rischia di spezzare il maschio.
Se si riesce, specialmente con i maschi normali, è bene fare il foro qualche millimetro più profondo del necessario e filettarne solo un parte. In questo modo si crea lo spazio per la punta del maschio


E' tutto giusto.
Aggiungo che l'alluminio è un materiale tenero e come tale non darebbe problemi a lavorazioni di taglio. Ma siccome è un forte conduttore di calore tende a scaldarsi rapidamente sotto lavorazione. In tal caso diventa subito pastoso e si incolla all'utensile; è quindi necessario più che lubrificarlo raffreddarlo. Pertanto raccomando l'uso di acqua saponata e va bene anche il kerosene (o gasolio comunque).
Per i fori ciechi, a parte la raccomandazione di fare un foro un poco più profondo del filetto, è necessario usare i maschi a tre passate, che sono stati inventati proprio per quest'uso.
Ciao
Pino

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Pino, eterno neofita
Quello che ci mette nei guai non è quello che non conosciamo, è quello che crediamo di conoscere bene, senza conoscerlo davvero. (Mark Twain)
Ciò che è affermato senza prova, può essere negato senza prova (Euclide)
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MessaggioInviato: domenica 8 giugno 2008, 22:54 
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Iscritto il: giovedì 25 gennaio 2007, 22:30
Messaggi: 256
Località: Portici (NA)
io per i fori ciechi ho un set di maschi a macchina in hss, singola passata, ovviamente li uso tranquillamente anche a mano...

la reale differenza fra i maschi per fori passanti e quelli per fori ciechi, è in primis la conformazione della "punta"

in quelli per i fori passanti è + pronunciata e nettamente + conica per facilitare "l'imbocco" dell'utensile, in quella per fori ciechi è molto ridotta e la conicita' riguarda al massimo il primo paio di filetti al fine di mantenere la profontita' del preforo in minore possibile rispetto a quella utile...

inoltre un'altra grande differenza è nell'affilatura del maschio stesso, quelli per foro passante sono fatti in modo da scaricare il truciolo verso il basso, che si ritiene libero perchè appunto passante, quelli per fori ciechi invece scaricano il truciolo verso l'alto per non ostruire il foro da filettare, il gambo di questi ultimi è realizzato ad elica appunto per portare via il materiale tagliato

ciao
luk


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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 23:04 
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Ragazzi, voglio chiedervi una cosa, .....

.... da quando ne parlavo con il buon Ugo Ercolani che vorrei prendrmi un tornietto per farmi delle prolunghe, per filettare internamente ed esternamente vari pezzi, tipo quello che fà lolli.

Ho letto la bibbia che c'e' in internet sul minilate, e tutti i modi per modificalro. Ho anche trovato un importatore italiano che vende i minilathe già con motore 220 ed a buoni prezzi.

So fare di tutto, ma quello che mi manca è usare il tornio come vorrei io, mio padre che ha fatto il tornitore a scuola nemmeno si rocorda come è fatto, qualche astrofilo che abbia voglia di farmi vedere come si fà ad esempio a fare un tubo di prolunga filettato da due pollici, con filetto machio da un lato e l'altro femmina o cose simili, sarebbe il più bel regal che ptrei ricevere.

Uno da rovigo o dintroni c'e' ????

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Carlo Martinelli - IW3GIK

Osservatorio: StarNavigator Astronomical Observatory (Masi-PD)
Montatura GM2000 QCI 10 Micron Comec Tec.;
Telescopi: Meade LXD55 S/N 1016/254 Schmidt/Newton F4; Takahashi FS102 820/102 F8 612/F6; Takahashi FS60C 355/60/ f5.9 - 264/F4.4; TS 60/228 F3.8; Celestron C11 Carbon 2800/F10 1764/F6.3; OTA MTO 1000/100 F10 SkyQualityMeter: SQM-L / SQM-LE Wheather: AAG-CloudWatcher LaCross WS55 SkyCam: AllSkyCam-MoonGlow Tec. Observatory Automation System :Voyager / Viking


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MessaggioInviato: sabato 5 luglio 2008, 17:10 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
Messaggi: 4096
Tipo di Astrofilo: Visualista
Salve. leggo solo ora questo interessante topic.
Sulla base della mia esperienza di "fai da te" direi che filettare un foro passante, su alluminio, ottone, acciaio dolce, è relativamente facile e non mi ha mai creato grossi problemi. Basta procedere avanti ed indietro senza fretta, come è già stato detto e ridetto.

Il vero problema per me, è sempre stato riuscire a filettare a mano un perno, in modo geometricamente perpendicolare all'asse del perno stesso.

C'è qualche trucchetto per evitare di farla storta?

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Stefano
Binocoli: Nexus 100; Vortex Vulture 10x50; Pentax Papilio 6,5x21
Telescopi: Dobson GSO 300 deluxe; WO Zenithstar 66SD


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MessaggioInviato: sabato 5 luglio 2008, 19:07 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 18:42
Messaggi: 1222
Località: Roma, EUR
stevedet ha scritto:
...
C'è qualche trucchetto per evitare di farla storta?


In effetti quando si filetta un perno con la filiera, prima che si sia riusciti a creare due o tre filetti sembra che mai si riuscirà a farla dritta.
Comunque non appena l'utensile comincia a far presa si autoraddrizza; altrimenti non ce la farebbe ad avanzare.
Per facilitare l'avvio a volte io pratico uno smusso sul perno.
Ciao
Pino

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Ultima modifica di Zubenelgenubi il mercoledì 9 luglio 2008, 12:07, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: domenica 6 luglio 2008, 12:41 
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diciamo pero' che non è nemmeno remota la possibilita' che la filiera inizi a mangiare "storta" quindi + si avvita + si indurisce fino ad un punto in cui non si puo' + filettare...

ottimo il suggerimento di provvedere al una smussatura dell'inizio della barra, creando un invito conico si ha, come prima menzionato, l'autocentratura della filiera sull'asse della barra...

ciao
luca


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