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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: mercoledì 26 marzo 2008, 20:58 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16953
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
5 arcosecondi?
Picco picco o +/- 5"?
In ambedue i casi credo che ne capiti una su mille a voler essere ottimisti.
Questi valori sono normalmente presenti su montature che costano 6/7 volte tanto.

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MessaggioInviato: mercoledì 26 marzo 2008, 22:12 
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Iscritto il: domenica 30 dicembre 2007, 17:54
Messaggi: 301
Località: Roma
+/-5'' intendo, sulla mia dopo 3 analisi ho misurato un valore massimo intorno al +/- 20arcosecondi, ma farò altre prove più precise, invece come analizzo il backslash? mi sembra di aver capito che per ridurre questo problema si devono muovere le viti senza fine a contatto con la corona dentata, mi potreste spiegare a grandi linee come va effettuata questa regolazione? grazie :wink:

aggiungo un pezzo dell'articolo "Ottimizzazione delle montature equatoriali" di Carlo Martinelli per avere spiegazioni a riguardo:

Cita:
La vite senza fine è una particolare perno contenente una sezione a vite che deve essere realizzato con estrema cura e precisione, questo perno è fissato agli estremi su un supporto normalmente in alluminio (duralluminio), ottone od acciaio, questo contiene la vite senza fine ed almeno 5 viti di regolazione (Avanti Indietro, Alto e Basso) oltre ad un bullone di “controspinta” o di serraggio della vite senza fine e due bronzine (rondelle finissime in bronzo).
2
Ottimizzazione delle Montature Equatoriali by Carlo Martinelli Ultima Release del 02/08/2005
Analizziamo adesso questo supporto, la sua funzione e come fare per posizionarlo adeguatamente;
Per capirci, la vite senza fine trasmette il movimento impresso dai motori alla corona dentata e quest’ ultima fa muovere il telescopio nell’asse corrispondente in modo da permettere il puntamento e l’inseguimento dell’oggetto che siamo interessati a riprendere.
Per poter far si che questa vite giri e faccia muovere la corona dentata in maniera pressoché ottimale dobbiamo trovare la posizione in cui essa possa girare liberamente senza forzare e senza danneggiare la corona dentata possedendo un movimento fluido e senza sforzi, nel frattempo questa posizione deve essere quanto più precisa possibile da non avere “punti morti” che si evidenziano muovendo in senso orario ed antiorario il perno, quanto maggiore è questo “punto morto” o lasco, tanto maggiore risulterà impreciso il puntamento e l’autoguida.
Per poterlo misurare vi sono vari metodi, ma per un semplice controllo basta prima di tutto smontare il gruppo motore in modo da rendere libero il perno e poterlo muovere con le nostre dita, un semplice movimento in senso orario ed antiorario tenendo fra le dita l’ingranaggio che va al motore se evidenzia un movimento superiore all’ampiezza di un dente (5°-7° circa 2-4 mm) significa che siamo in presenza di una certa quantità di backslash di lasco in italiano che dobbiamo correggere.
La correzione avviene prima controllando la fluidità dei movimento del perno, se troppo tenera va leggermente indurita, se troppo dura significa che la vite senza fine “consuma” la ruota dentata peggiorando nel tempo il backslash, per sistemare questo problema dobbiamo usare le 5 viti del supporto con la testa a brugola, quì vorrei aprire una piccola parentesi avvertendovi che le viti non vanno assolutamente mai strette troppo, in quanto di solito le viti sono di acciaio ed il supporto di alluminio o di ottone, questi materiali non vanno molto d’accordo fra l’oro ed è estremamente facile “spanare” o rompere il filetto.
Il gruppo delle tre viti (di cui due che spingono in avanti in maniera paritaria ed una tira indietro), serve ad avvicinare od allontanare la vite senza fine dalla corona dentata, le due viti poste in alto invece hanno la funzione di centrare in altezza il supporto nell’asse della corona dentata.
Si dovrà procedere usando quasi contemporaneamente tutte e 5 le viti, prima appoggiando la vite senza fine alla corona dentata, poi avvitando inizialmente con le mani e controllando visivamente che il supporto sia perfettamente tangenziale alla corona; una volta fissato leggermente il supporto con l’uso delle due viti, agire sulla vite centrale che allontana il supporto, fino a sentire che la vite senza fine gira liberamente ne troppo tenera ne troppo dura usando le 3 viti.
Trovata la posizione ideale prima di stringere ulteriormente le tre viti e fissare la posizione agire sulle due viti in alto che tireranno in sù il supporto, questo starerà la posizione trovata precedentente, a questo punto agire su tutte e 5 le viti fino a trovare la posizione ideale, serrare bene quelle in alto e controbilanciare le 3 viti in modo che il supporto non si muova facendo sì che la vite sia tangenziale alla corona facendo attenzione e lo ripeto, a non stringere troppo pena rovinare tutto il lavoro fatto ed il filetto del supporto.
Fatto questo siamo a metà strada, dobbiamo ora lavorare sul perno della vite senza fine essa è composta come dicevamo dal perno che contiene la vite, da due bronzine, una vite forata concentrica ed un bullone grande di serraggio.
A questo punto resta da costruirsi o comprare un cacciavite a V che stringa la vite forata concentrica e con una chiave controbilanciare sul bullone grande in modo da far si che lo spazio fra il perno, le bronzine ed il supporto sia quanto più piccolo possibile, anche qui ovviamente non possiamo serrare troppo, dobbiamo trovare la posizione giusta che muova a vuoto di circa un dente l’ingranaggio fissato sul perno e non rovini la bronzina, girando liberamente senza punti duri o teneri.
I prerequisiti per fare tutto questo sono di non avere “pesi” montati, significa che la montatura deve essere bilanciata senza avere i contrappesi, vedete voi se montare l’asta porta contrappesi oppure no, essa influisce sulla sensibilità della durezza del movimento.

non ci ho capito nulla :?

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