riccardospada ha scritto:
Nel mio strumento "ideale" (salvo poi costi esageratamente esagerati...) ci sarebbe presenza di questo metallo invar per la sua caratteristica, facendo passare in secondo piano il peso relativo, a meno che la fibra di carbonio che tanto di moda è oggi non unisca alla leggerezza e alla rigidità anche le caratteristiche dell'invar.
Qual è il suo valore di dilatazione lineare?
Riccardo
Ciao riccardo,
svicolando da questioni puramente tabellari, posso aggiungere che il carbonio oggi E' L'ELEMENTO PRINCIPE per costruzioni di un certo tipo, solo in astronomia viene usato da molti in modo distorto (vedi il post ASA ad esempio, ma ne possiamo cercare altri).
Ritengo che il costo sia inferiore all'INVAR (ovviamente dipende da cosa devi farci, tipo il pezzo se richieste stampistiche particolari ecc.), per tutta una serie di motivi.
L'INVAR non ha avuto una grandissima diffusione e ora ancor meno proprio per il costo e per le difficoltà di lavorazione meccanica (qui parlo da incompetente, cosi' mi ha detto l'Ing. progetta in officina), eventualmente mi informo in modo piu' dettagliato. Non a caso questo metallo viene sempre piu' sostituito dal carbonio e dalle sue "leghe" (parola sbagliatissima).
Unico problema: il carbonio non lo puoi passare al tornio o alla fresa........se non per scontornare.
Ti faccio un esempio: recentemente ho visitato una fiera che era interamente dedicata agli azionamenti meccanici, elettronici, e alla robotica. Un nuovo prodotto li presentato era rappresentato da un robot esapode che doveva prendere in modo discriminato degli oggetti e riporli su un altro piano. Capirai benissimo le problematiche di resistenza a torsioni, flessioni, vibrazioni, ecc. Bene: braccia, supporti e supporti degli azionamenti erano in carbonio. Solo qualche anno fa sarebbe stato impensabile no?.
ciao
massimo