Ormai la possibilità di una nottata osservativa, per questa luna nuova, sembrava sfumata. Dopo il week end all'insegna del tempo "ballerino" l'ultima possibilità era la proposta di Marco (pie) per la nottata di lunedì 13 a Santa Lucia. Per quel giorno però ero occupato in una trasferta di lavoro abbastanza impegnativa (Roma-Cattolica-Roma in auto, tot. 650 km) da farmi desistere dall'idea di rimettermi in macchina una volta tornato a Roma.
La mattina di lunedì mi sveglio e, ispirato da un cielo completamente sgombro e trasparente mi balena in mente un idea.... e se invece di tornare a Roma in serata, faccio tappa a Forca sulla via del ritorno?
Detto-fatto!

telefono ai vari rifugi e scopro che il rifugio Perugia era aperto e disponibile, infilo il telescopio in macchina e via!
Arrivo a Forca verso le 20, dopo aver viaggiato praticamente per tutto il giorno. Decisamente stanco e con un bel mal di testa

mi assale la tentazione di mandare tutto a monte, gustandomi una bella cenetta con annesso grappino al ristorante del rifugio, per poi tuffarmi nel letto. Fortunatamente resisto!

. E così, dopo aver cenato con moderazione per non appesantirmi (pecorino + marmellate di loro produzione + un quartino di vino) ottengo dalla gentile proprietaria del rifugio una bella tachipirina 1000 per mettere a posto quel fastidioso mal di testa sopraggiunto poco prima, e poi mi ritiro in stanza a pianificare la nottata in attesa del calar della luna.
Alle 23.30 sono operativo, la postazione scelta è praticamente nel retro del rifugio, un bello spiazzo con l'orizzonte praticamente libero in tutte le direzioni. Il cielo è molto buono ma purtroppo non ho un SQM per misurarlo. L'unica zona leggermente inquinata è a sud-ovest, dovuta alle luci provenienti da Norcia e da una vicina casa cantoniera. La temperatura è più bassa di quanto prevedevo, 2-3 gradi, ma l'aria era, inizialmente, piuttosto ferma, per cui la situazione era, tutto sommato, ben sopportabile.
Con ancora la presenza di un po' di chiarore della luna mi "scaldo" con un paio di globulari,
M3 e
M5. Complice il non perfetto acclimatamento dello strumento, il seeing piuttosto scarsino, e un cielo non ancora del tutto buio, la visione è tutto sommato poco appagante.
Raggiunta la completa oscurità decido di iniziare dal Leone, volevo dare un ultima occhiata stagionale a oggetti già visti nelle precedenti uscite di Santa Lucia e del Rascino.
Inizio col tripletto (
M65,
M66 e
NGC3628) tutto compreso nel campo dell'oculare a 60 X, passo poi alla coppia
M95 e
M96 e alla vicina coppia
M105,
NGC3371 e... sorpresa, per la prima volta vedo una terza galassia che scoprirò poi essere
NGC3373 (quest'ultima non era visibile da Santa Lucia e Rascino).
Proseguo puntando
NGC 3226 e anche qui un'altra sorpresa, nello stesso campo dell'ED 12 mm (100x) osservo anche
NGC3227 e
NGC3222 (quest'ultima di mag. 12.

.
Chiudo con il Leone andando ad osservare la coppia
NGC3187 e
NGC3190.
Dopo un occhiata alla
NGC3254 nel Leone Minore (molto piccolina con un nucleo brillante) provo ad osservare la
NGC4038-39 (Galassie Antenne). A 100 x, con l'aiuto della visione distolta, le vedo distintamente, riconoscendo la U formata dalle due galassie.
Mi sposto poi sulla chioma di Berenice. Dopo l'imperdibile
NGC4565 passo alla
NGC4710 che mi ricorda la M82 in miniatura, poi passo alla
M64 (Black Eye) che appare grande e luminosissima dandomi l'impressione di intuire le spirali.
Passo alla Vergine e qui diventa complicato capire cosa stai guardando tante sono le galassie che si presentano nell'oculare. Cerco di andare con ordine, parto da Vendemiatrix e trovo e riconosco:
NGC4762, M60, M58, M87 e M90. Passo poi alla Catena di Markarian dove, nello stesso campo dell'oculare (60x - 1°) oltre alle luminose
M84 e
M86 osservo altre 6! galassie (
NGC4402, NGC4387, NGC4388, NGC4438, NGC4435, NGC4425), fantastico!.
Proseguo con
M104 (sombrero),
M90 , M49 e M61, di quest'ultima sembra scorgersi l'aspetto spiraliforme.
Nel frattempo il freddo (ore 2:00) aumenta considerevolmente, la temperatura va sotto zero e si alza una moderata brezza che contribuisce a gelarmi soprattutto le estremità

. Decido di fare una pausa e mi infilo in auto, ma non riesco a recuperare

. A questo punto mi rendo conto dell'importanza di avere il rifugio a 30 metri di distanza. Decido di rientrare in camera per scaldare mani e piedi. Mi ricordo di avere ancora degli scaldini avanzati dalle ultime nottate invernali: saranno la mia salvezza

. Dopo una mezz'ora ho recupero il controllo di mani e piedi e mi riavvio verso il telescopio deciso a portare a casa altri oggetti.
Inizio con l'orsa Maggiore,
M81 e 82 (stupende, mai viste così brillanti),
M101, M109. Ovvio il passaggio ai Cani da Caccia:
M51 spettacolare con spirali inequivocabili,
M63 (Sunflower), le interagenti
NGC4490 e 4485 (Cocoon Galaxy) e la bellissima quanto poco nota
NGC4631 (Whale Galaxy) insieme alla quale nello stesso campo dell'oculare si osservano la
NGC4627 (praticamente attaccata) e la
NGC4656.
A questo comincio ad averne abbastanza con le galassie e do una rapida sbirciata a
M13, M4, M22 ed M11, poi tiro fuori l'UHC dalla sua scatolina e sono pronto per "nebulizzarmi".
Parto con
M20: senza parole. Bellissima sia con che senza UHC (a 100X). Quest'ultimo la fa ovviamente risaltare di più dal fondo cielo pur affievolendo il bellissimo tappetino di stelline che la circonda. Evidentissimo l'aspetto trilobato.
Passo a
M8 che a 60X riempie l'intero campo dell'oculare. Poi osservo
M16, staccata nettamente dal fondo cielo attraverso l'UHC. Poi
M17: straordinaria. Qui mi soffermo almeno 5 minuti incantato da quanto stavo osservando. La bellezza di questa nebulosa rivaleggia seriamente con la M42. Il "cigno" si estende per quasi tutto il campo dell'oculare ED12mm, visibilissima anche la forma di "omega" da cui la nebulosa prende il nome.
Poco prima del crepuscolo osservo le classiche planetaria
M57 e M27. Vado a chiudere nel Cigno osservando dapprima
Velo Est e Ovest. Le osservo con e senza filtro UHC. Bellissima la Velo EST senza filtro, tutta nel campo dell'oculare da 30mm (40X - 1.7°). Innumerevoli i dettagli e gli sfilacciamenti visibili a 60X con l'ausilio dell'UHC.
Ultima osservazione riservata alla Crescent (
NGC6888). Mai vista così bene. Con l'aiuto dell'UHC il "fagiolo" è nettamente visibile, così come l'ispessimento nella zona nord-ovest.
Arriva il chiarore, sono le 04:45, ora di andare a ninna. 4 ore di sonno, colazione e si riparte per Roma.
Conclusioni: serata assai proficua, ovvio che senza la compagnia di altri astrofili non è la stessa cosa, ma in mancanza d'altro va benissimo anche così.
Sul cielo: sicuramente il migliore visto fino ad oggi, anche se i siti di Santa Lucia e Rascino non sono poi così lontani come qualità. Un po' inquinata la zona sud-ovest. Nella pianificazione della serata sarebbe opportuno prevedere osservazioni degli oggetti prima del loro passaggio al meridiano.
Sul rifugio: persone gentilissime e cordiali, sicuramente economico (25€ per dormire) e aperto tutti i giorni nella stagione calda.
Spero di non avervi annoiato!
A presto
Ruggero