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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Quando il Telrad non basta più
MessaggioInviato: domenica 3 giugno 2012, 15:16 
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Da quando ho un dobson ho un Telrad.
L'ho reputato necessario per aiutarmi a trovare gli oggetti da osservare.
E' un accessorio molto conosciuto che vuole fare da "mirino" per il nostro telescopio: una sorta di cercatore senza ingrandimento, ma con dei cerchi concentrici di riferimento da 4°, 2° e mezzo grado.

Immagine Immagine Immagine

C'è chi lo sostituisce completamente al cercatore ottico e addirittura chi lo ritiene del tutto inutile, un peso.
Oppure chi li usa insieme.

Per quanto mi riguarda è una figata.
Per chi è agli inizi con il puntamento manuale del telescopio, il Telrad aiuta tantissimo a trovare gli oggetti e, se ben allineato con l'ottica, riesce a far puntare con una precisione che lascia increduli già a un ingrandimento medio, come 90x.
Se si dispone di una mappa con i cerchi del Telrad disegnati sull'oggetto da puntare, possiamo diventare facilmente dei cecchini del cielo, usando le opportune misure tra le stelle.

Nonostante questa potenza di mira, il Telrad ha alcune limitazioni che lo rendono poco utile in certe situazioni.
Visto che lo usiamo facendo triangolazioni con le stelle prossime all'oggetto da puntare, questo presuppone due cose:

  • che le stelle siano visibili. E questo vuol dire che da un cielo inquinato come quello di paese, possiamo puntare soltanto gli oggetti vicini a stelle luminose, che possiamo vedere.
  • che gli oggetti da cercare siano luminosi

La profondità di magnitudine che intendiamo raggiungere nella nostra sessione osservativa può, o meno, rendere inutile il Telrad, accendendo improvvisamente la candela in favore del cercatore ottico che, ingrandendo, è in grado di mostrarci le triangolazioni di stelline vicine all'oggetto da puntare, pari pari a come le vediamo sul nostro atlante. E il puntamento di oggetti deboli risulta più immediato, per quanto possa esserlo in relazione a quanto è luminoso l'oggetto.

Qui di seguito ho fatto qualche confronto su oggetti presi a caso che evidenziano una certa difficoltà per il puntamento al Telrad. E qui necessitiamo di un ingrandimento e di una profondità di magnitudine maggiore rispetto a quella che raggiungiamo a occhio nudo (a volte, quando non siamo stanchi o quando l'oggetto non è prossimo ad inquinamento luminoso degli orizzonti).

La mappa del Reise Atlas, famoso atlante per aver stampato i cerchi di Telrad direttamente sugli oggetti più luminosi (o interessanti) del cielo:
Allegato:
Telrad_reise1.jpg
Telrad_reise1.jpg [ 110.63 KiB | Osservato 3785 volte ]


Finchè si tratta di M81 e 82 è tutto facile. Quando cominciamo ad andare su NGC2403 comincia a farsi dura.
Ma il tragicomico viene con la planetaria (?) PK148+31.1.

Lo SkyMap mostra la magnitudine segnalata per le stelle vicine da usare come riferimento per il puntamento tramite Telrad.
Non immediato, direi, puntare stelle di 6 o 7.

Allora il cercatore ottico viene in aiuto in maniera più che considerevole: riusciamo, grazie alla sua profondità, anche a trovare le stelline di campo e, facendo le opportune triangolazioni, riusciamo a beccare (forse) il target che sfuggiva sicuramente con Telrad
Allegato:
Telrad_Cercatore.gif
Telrad_Cercatore.gif [ 9.05 KiB | Osservato 3785 volte ]


La cosa si complica ulteriormente quando vogliamo puntare oggetti più deboli e diversi dai 110 di Messier più qualche altro NGC luminoso.
Per chi vuole cimentarsi in osservazione di ammassi di galassie è necessario disporre di mappe un po' più dettagliate rispetto al Reise. Senza scendere nel dettaglio in questa sede ho simulato la ricerca del Quintetto di Stephan con un metodo e l'altro:
Allegato:
Telrad_Cercatore_stephan.gif
Telrad_Cercatore_stephan.gif [ 18.25 KiB | Osservato 3785 volte ]


So che in questo forum ci sono astrofili che conoscono a memoria come puntarlo, ma per chi è alle prime armi e usa soltanto il Telrad e una mappa con il cerchio disegnato sopra, di sicuro avrà un po' di difficoltà a puntarlo con la stessa "facilità" e "sicurezza" con la quale ci viene incontro un cercatore ottico.

In definitiva e per quanto mi riguarda la scelta dell'uso del Telrad pittosto del cercatore ottico dipende molto da cosa vuoi osservare.
Sugli oggetti vicini a stelle di riferimento numerose e luminosi (che non necessitano di uno sfondo di triangolazioni di stelle per essere individuati) il Telrad è un mirino di un fucile.
Invece per gli oggetti un po' più esotici e che richiedono un confronto con le stelle attorno (possibilmente lontani dal piano Galattico, altrimenti si è fregati) un aiuto ottico è fondamentale.

Questa è, almeno, la mia esperienza.

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 Oggetto del messaggio: Re: Quando il Telrad non basta più
MessaggioInviato: domenica 3 giugno 2012, 15:33 
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Iscritto il: sabato 28 novembre 2009, 19:31
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Condivido la tua "passione" per il Telrad e l'ho usato proficuamente sul dobson 12", con il quale, praticamente senza togliere i tappi dal cercatore ottico, ho trovato tutti i Messier e qualcosa in più.

Ancora adesso ce l'ho montato, nonostante il goto, sul 20", e qualche volta lo uso.

Sono d'accordo sul fatto che, in cieli inquinati, è praticamente cieco. Senza le stelle "di appoggio" è difficile ed in alcuni casi impossibile saltare alla posizione cercata.
Devo dire però una cosa che per me è stata fondamentale di cui non hai parlato, l'abbinamento Telrad - oculare "cercatore".
E' una cosa che io ho appreso dal libro dei Thompson "Astronomi per passione" e che ho applicato praticamente sempre.
In abbinamento al Terlad ci vuole un oculare a focale lunga ed a grande campo.
Può sembrare una banalità ma è fondamentale.
Non si può pensare di usare il Telrad, con mezzo grado di campo, e poi saltare direttamente ad un oculare che inquadra pochi primi, trovando l'oggetto cercato già a centro.

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Alfonso Noschese

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Dobson Ariete Europa ECF 20" - C9,25 XLT su EQ6
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 Oggetto del messaggio: Re: Quando il Telrad non basta più
MessaggioInviato: domenica 3 giugno 2012, 15:39 
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Certamente Jack.
Se non hai il cercatore ottico, cercare con "oculare cercatore" immediatamente dopo aver puntato la zona con il telrad è l'unica cosa da fare.
C'è un unico motivo per cui non l'ho citato: non mi piace usare l'oculare a bassissimo ingrandimento per cercare l'oggetto :mrgreen:

La trovo una perdita di tempo, proprio perchè uso praticamente il 99% delle volte il cercatore ottico per gli oggetti che guardo.

...e ti assicuro che la "passione" che nutro per il cercatore 10x60 descritto qui è ancora maggiore di quella che ho per il Telrad! :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: Quando il Telrad non basta più
MessaggioInviato: domenica 3 giugno 2012, 18:38 
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Penso che parliamo dello stesso cercatore che ho io (sull'Ariete) :D

Allegato:
IMG_0926_rid.jpg
IMG_0926_rid.jpg [ 74.41 KiB | Osservato 3745 volte ]

Sull'Ariete lo uso dritto, ma lo uso anche sul C9 ed allora monto il diagonale.

Da quando ce l'ho lo uso un pò di più, perchè il salto rispetto al cercatore del GSO è notevole, ma ora ho il goto e non cerco più a mano (solo qualche volta, per non perdere troppo la mano, o sul dobson di qualche amico :D ).

Tornando all'argomento del topic, se stai cercando un oggetto difficile, tipo una piccola planetaria, nel cercatore non la vedi, vedi invece delle stelle di riferimento e cerchi di posizionarti.
Il mio metodo invece è di posizionarmi in zona e poi trovarlo direttamente con l'oculare.
A volte, se l'oggetto è adatto, monto già l'OIII per tirarlo fuori dal fondo.
Comunque 50 ingrandimenti sono molto più che 10 e ti aiutano.
Sono arrivato, con molta pazienza e fortuna, a trovare oggetti facendo anche cinque salti con il telrad (cioè contando 5 volte il diametro più grande), una volta in zona però, essendo poco preciso il posizionamento, lo cercavo con l'oculare da 31 mm, facendo un pò di "spiral search".

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Alfonso Noschese

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 Oggetto del messaggio: Re: Quando il Telrad non basta più
MessaggioInviato: domenica 3 giugno 2012, 18:49 
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Jack Aubrey ha scritto:
Allegato:
IMG_0926_rid.jpg

Tu me vuo' mal' ammè! :mrgreen:

Per quanto riguarda la "spiral search" è un po' quella cui ci siam passati tutti.
A un certo punto mi sono detto "basta" e ho cominciato a usare le triangolazioni di stelle come indicato sopra.
Tra atlante e mappe stampate su misura si sbaglia quasi mai.
E comincio a vedere con 140x.

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 Oggetto del messaggio: Re: Quando il Telrad non basta più
MessaggioInviato: domenica 3 giugno 2012, 20:34 
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davidem27 ha scritto:
Tu me vuo' mal' ammè! :mrgreen:

dai, ti ho promesso che all'Amiata te lo faccio provare :mrgreen:

davidem27 ha scritto:
E comincio a vedere con 140x.

Io invece devo cambiare oculare, ed è la contropartita del sistema con l'oculare cercatore.

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 Oggetto del messaggio: Re: Quando il Telrad non basta più
MessaggioInviato: lunedì 4 giugno 2012, 8:25 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
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Oramai naro con il cercatore ho sempre usato solo quello e possibilmente con immagine raddrizzata. In questo modo è facile puntare sia con cieli schifosi (lo faccio da roma con un 9x50 non illuminato, tanto ci pensa Roma ad illuminare il reticolo :mrgreen: ) sia con cieli bui. nel mio caso devo accompagnare il tutto con un buon atlante dettagliato o che ha una buona magnitudine limite (tipo 9).
In questo caso ci metto un attimo (i problemi nascono con il puntatore nella via lattea!!!). :wink:
Secondo me alla fine è solo questione di come siamo abituati e della nostra facolta di memorizzare come son disposte le stelle.
Immaginate che anni fà riuscivo a puntare pianetini che non vedevo (per riprenderli con la CCD con un campo di poco superiore a 15') solo con l'aiuto del cercatore. :mrgreen:
Ma io sono strano :mrgreen: perchè da ragazzino, per un certo motivo, mi hanno insegnato ad usare molto la memoria visiva. :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: Quando il Telrad non basta più
MessaggioInviato: lunedì 4 giugno 2012, 8:36 
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Iscritto il: venerdì 21 dicembre 2007, 13:49
Messaggi: 4574
Località: Roma / Amelia (TR)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Io la maggioranza delle volte uso solo il telrad, passando direttamente all'oculare con un grado di campo.

Quando non basta uso il cercatore, ma la manfrina si allunga perché devo memorizzare la configurazione delle stelline nel campo, la mia memoria visiva è pessima così inizio a fare avanti e indietro con l'atlante.. però il successo è assicurato.

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Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati.

Dobson GSO 10" con Telrad - Celestron CPC800 - Meade ETX-70
Panoptic 24mm - FF 19 mm - Hyperion zoom 8-24 mm - Genuine Ortho 5mm - Barlow Televue 2X - Astronomik OIII
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 Oggetto del messaggio: Re: Quando il Telrad non basta più
MessaggioInviato: lunedì 4 giugno 2012, 9:34 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 8:10
Messaggi: 2712
Località: Arquata Scrivia (AL)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Io uso quasi esclusivamente il telrad e il 24mm da 82 gradi...
Il cercatore lo uso poco.
Ora l'ho sostituito con il 66ed!
Mi intriga molto lo stellarvue (o altra marca) da 80mn!

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Malve osserva con:
RP Astro S-Star 16" con Sky Commander
Unistellar Equinox 2
Coronado PST
8x42, 10x30,20x80, 25x100


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 Oggetto del messaggio: Re: Quando il Telrad non basta più
MessaggioInviato: lunedì 4 giugno 2012, 9:39 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:55
Messaggi: 10275
Località: Salento
Il telrad è tanto bello quanto plasticoso e brutto da vedere.
L'importante è che funzioni bene , siamo d'accordo , pero' diciamocelo ... è costruito veramente da schifo :D


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