Salve a tutti,
con un po' di ritardo riporto la mia prima trasferta montana con il nuovo strumento. Venerdì 18 maggio esco dal lavoro e dopo un paio di veloci piadine parto alla ricerca di cieli scuri. Esco da Milano con il mio nuovo rifrattore LZOS da 130mm di cui ho fornito una recensione nella sezione astrofili. Incuriosito dalle storie sul cielo di pian dell'Armà decido di andare a fare un giro, intanto, mi dico troverò altri astrofili in zona, essendo quello un posto molto frequentato. Complice forse la stanchezza imbocco la strada sbagliata, non passando da Varzi ma dalla parte opposta. Incomincio a pensare di essermi perso quando non vedo più indicazioni e vedo che sono ormai le dieci di sera. Se qua casco dal burrone che si vede da questi tornanti mi ritrovano l'anno prossimo! Devo rallentare un paio di volte per far passare prima una lepre grande quanto un cane e poi un capriolo, che si ferma, mi guarda e poi si perde nel bosco. A questo punto decido che la prima radura che trovo va bene. Mi fermo in uno spiazzo davanti ad un ristorante e inizio a smontare la montatura. A tal punto esce un signore che mi dice :"prego?" Io li spiego che volevo andare al Pian dell'Armà e lui mi dice che ho sbagliato vallata ma che posso far quel che voglio. Monto lo strumento e inizio a sentire grida nella notte che all'inizio mi sembrano di qualche ungulato, ma che appena vedo un cespuglio muovere mi pare un cinghiale (non lo era, ma da solo, di notte, senza esperienza...). Penso che mi dovrò salvare io o lo strumento. Ci tengo troppo alla mia attrezzatura e di notte, al buio completo, sposto più vicino all'auto il telescopio, non si sa mai... Ora può iniziare la serata osservativa.
M94 Cercando M51 mi imbatto in questa galassia che si mostra senza alcuna difficoltà in oculari di media potenza. La forma è tra la sferica e l'ovale e si nota chiaramente una zona centrale più intensa e un alone concentrico più debole che osservando con attenzione si mostra molto ampio.
M51
Molto bella, evidentissima, soprattutto nell'oculare XW20 entrambi i nuclei, che con XW10 mostravano netta la loro suddivisione e due aloni che erano lattiginosi e di forma quasi perfettamente circolare intorno ai rispettivi nuclei. non era evidente in vece il ponte che collega le due galassie
M92
Nelle spazzolate che facevo con il rifrattore continuavo ad imbattermi in questo globulare, che appariva subito evidente anche nell'oculare XW 40, tanto che alla fine mi sono soffermato ad osservarlo. Devo dire che spingendo gli ingrandimenti risultava molto interessato e strutturato in picccole stelline che si ergevano davanti ad un substrato nebuloso. Si tratta di un oggetto che merita altrettanta attenzione che M13, che si trova vicino ad esso e speso monopolizza l'attenzione dell'astrofilo.
M81-M82
Decisamente non deludono, anche se , forse complice la nottata particolarmente umida e forse in virtù della loro alta luminosità superficiale non era molto più evidenti di come lo fossero in campagna a casa dei miei.
M13
Passando dall'oculare XW20 al XW5 l'ammasso si mostrava molto più evidente che in campagnia.Il seeing non aiutava ma erano chiaramente visibili stelle penso almeno di una magnitudine superiore. resta comunque uno spettacolo che non lascia indifferenti.
M57
Tra la costellazione del cigno e della lyra si trova la costellazione della Vulpecola che mi ha sempre attirato per il suo più bel gioiello: M27 o meglio Dumbell Nebula come è conosciuta. Ero piuttosto curioso di osservarla con questo strumento. Spettacolo! Con l'oculare a grande campo sembrava una miniatura in bianco e nero delle foto fatte con catadiottrici da 8". Aumentando gradatamente la struttura sembrava scolpita nel cielo con la barra centrale molto intensa e con particolari molto ben definiti. La forma a clessidra era decisamente evidente e l'osservazione mi ha catturato per un buon quarto d'ora. La stellina TYC2141-1400-1 sembrava appuntata come una spilla alla nebulosa.
Cigno
Questa costellazione merita un attenzione particolare con l'oculare a grande campo XW40. Ad occhio nudo il cigno era irriconoscibile a causa della magnitudine limite. Miriadi di ammassi e di asterismi comparivano nell'oculare passando da Deneb a Sadr e finendo nella bellissima Albireo. Unico cruccio l'umidità che non mi faceva apprezzare doppie come omicron cygni con la dovuta stabilità d'immagine e con colori così ben definiti come in campagna. Non ho potuto apprezzare particolarmente le nebulose del Cigno perchè troppo impegnato ad apprezzare i campi aperti...
Zona Cefeo-cassiopea
Qua devo dire che mi sono perso e non sono stato molto ad archiviare sensazioni se non un senso di perdita tra la via lattea e dove ho apprezzato gli oculari a bassi ingrandimenti, in particolare il pentax XW20 che risultava il miglior compromesso tra il fondo cielo scuro e il campo largo.
Ritirata l'attrezzatura torno a casa verso le 2:30 di notte, e passata la frazione Bocco vedo un'indicazione del pian dell'Armà. Peccato, ma sono cmq felice di questa notte, in cui mi trovavo in compagnia del solo bosco ad osservare il cielo. Conclusioni: uscire di notte da solo in montagna è un'esperienza di totale immersione nella natura che vale la pena di provare. Il cielo di montagna risulta fin troppo ricco e è necessario farci la mano le prime volte. Non so se il seeing rimane lo stesso della mia uscita, ma per osservazione in alta risoluzione preferisco zone meno limpide ma con seeing decisamente più stabile. Per il profondo cielo, però, non c'è storia perchè semplicemente si apre una finestra sul cielo altrimenti preclusa.
Spero di non avervi annoiato con questo mio report, ma volevo condividere con voi un'esperienza che un non astrofilo considererebbe quantomeno stramba, nella migliore delle ipotesi. Cieli sereni a tutti.
_________________ Telescopi Takahashi & JSO Oculari Pentax XW,Orto,XO+ NIKON HW Montature Equatoriali e Altazimutali
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