Salve a tutti.
Ieri notte sono riuscito ad osservare la prima cometa della mia vita da astrofilo. Si tratta della C/2009 P1, meglio conosciuta come Garradd, che in questo periodo ha raggiunto la settima magnitudine. Ieri, non curante dello strappo muscolare preso che dava ancora fastidio, decido di scendere alle nove, per montare il tutto prima dell' arrivo del buio. Il tempo per oggi era davvero pessimista (temporali sparsi ovunque in tutta la Svizzera). All' inizio la serata non sembrava promettente: il cielo era molto velato e parzialmente nuvolosa. Un francese cerca di cacciarmi via ma non mi muovo. Faccio osservare Vega a dei passanti e mi metto a leggere "Astronomi per passione" dei Thompson in attesa e nella speranza che il cielo si liberi. Poi, finalmente, le nuvole scompaiono. Spiego ad un turista che sono lì per osservare la cometa e faccio osservare M29 e spezzoni di Via Lattea ad altra gente (in pratica un' osservazione pubblica

). Il Pegaso sta uscendo dalle montagne. È ancora troppo presto per puntarla. Decido di osservare qualche oggetto nel Cigno: M29, Albireo, e un paio di NGC di cui non ricordo la sigla. A un quarto d’ ora dalla mezzanotte decido che è arrivato il momento di osservare la cometa. Guardo in cielo, vedo parte del quadrato del Pegaso e le tre stelle che conducono ad M15. Punto il telescopio (un riflettore da 130 mm) nella zona dell’ ammasso, guardo all’ oculare e vedo un debole oggetto nebulare. Dal momento che il cielo, la cui mv limite è 6, risulta lievemente velato a sud-est, di primo acchito penso che sia il globulare. Poi sposto di poco il tubo e vedo anche M15, bianco, luminosissimo e lievemente granuloso. A bassi ingrandimenti gli oggetti sono nello stesso campo dell’ oculare. Vederli insieme è, allo stesso tempo, bellissimo ed emozionante, soprattutto pensando a cosa si sta osservando: l’ uno è un oggetto distante decine di migliaia di anni luce, mentre l’ altro è in pratica un “vicino di casa”. Ne approfitto per fare un disegno. La Garradd è simile ad una stella sfuocata, ha un nucleo piccolo e discretamente brillante ed è circondato da un debole alone grigio. Con la visione distorta mi sembra di intravedere una debolissima coda, anche se non ne sono sicuro. Il campo in cui si trovano è discretamente ricco. La cometa sembra proseguire una striscia di stelle; infatti, accanto ad essa si vedono tre stelle di discreta luminosità in fila. Passa un ragazzo sulla trentina in maniche corte. Mi chiede cosa sto facendo e se c’è qualcosa di interessante o particolare in cielo. Sono due anni che continuano a farmi questa domanda. Per la prima volta ho potuto rispondere di sì. Gli spiego che c’è una debole cometa in cielo, invisibile all’ occhio umano ma non a quello del telescopio. È una serata particolare, perché transita vicino ad un ammasso luminoso, quindi è facile da trovare. Lo metto alla prova, gli faccio osservare il magnifico duo. Avevo dei dubbi che potesse distinguere la cometa (la notte prima c’ è gente che non ha visto M31). Gli spiego di osservare attentamente al centro del campo. Sui lati opposti dovrebbero comparire due oggetti “simili a due piccole nuvole”, uno bianco e l’ altro grigio. Quello grigio è la cometa. Lui guarda. Vede quasi subito l’ammasso. Continua a guardare e dopo un po’ vede anche la cometa. Più tardi provo a ingrandirla. Non aumentano i dettagli. La Garradd è ancora molto scura. Il nucleo discretamente brillante e biancastro. L’ alone grigio. Sembra sempre visibile una sfumatura simile ad una coda. Detto questo, sebbene il cielo ancora sereno mi implorava di restare, ho smontato lo strumento e sono rientrato in casa.