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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: L'importanza dell'adattamento al buio
MessaggioInviato: giovedì 7 luglio 2011, 14:22 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 27055
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
E' da un po' che volevo testimoniare questa esperienza, e spero di esserci riuscito in maniera chiara e aver dato qualche semplice prova empirica.
http://www.davidepistritto.com/blog/201 ... o-al-buio/
Oltre che magari qualche spunto a chi vuole osservare "di più" :)
La vostra torcetta è sufficientemente rossa?

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MessaggioInviato: giovedì 7 luglio 2011, 14:28 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
me lo stampo e lo mostro a chi critica la mia DIY torcetta rossa monoled dicendo che non fa luce per niente :P

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MessaggioInviato: giovedì 7 luglio 2011, 14:29 
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Iscritto il: lunedì 26 aprile 2010, 11:50
Messaggi: 341
Località: Cittadella (PD)
Documento interessante e da tenere presente.

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Celestron Omni XLT 120; Sky-Watcher BD 102/500 e 80/400; GSO 90 f/11; Ziel Gem 35
Riflettori/Catadiottrici:
GSO 150 f/6 Newtonian; Celestron C5 XLT; Tanzutsu 114/1000; Sky-Watcher Mak 90
Montature:
Celestron CG-4; Celestron CG-3; Sky-Watcher NEQ3; EQ1; TS Triton AZ


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MessaggioInviato: giovedì 7 luglio 2011, 14:29 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Io l'adattamento al buio non ce l'ho mai, ci sono troppe luci in lontananza. Magari dipendesse solo dalla mia torcetta rossa!

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: giovedì 7 luglio 2011, 14:55 
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Iscritto il: venerdì 21 dicembre 2007, 13:49
Messaggi: 4574
Località: Roma / Amelia (TR)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Da far leggere a Danziger in ginocchio sui ceci, all'Amiata aveva una torcetta da omicidio :mrgreen:

Sono totalmente d'accordo con Davide, ho visto (e anche costruito) molte torcette bianche ricoperte, a parte che i colori risultanti erano i più svariati (con buona pace dei coni e dei bastoncelli), l'abbagliamento rimettendo l'occhio all'oculare era evidente, ora uso solo i veri led rossi, e mi sa che devo cambiare comunque torcia perchè questa ha troppa potenza.

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Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati.

Dobson GSO 10" con Telrad - Celestron CPC800 - Meade ETX-70
Panoptic 24mm - FF 19 mm - Hyperion zoom 8-24 mm - Genuine Ortho 5mm - Barlow Televue 2X - Astronomik OIII
Zwo ASI 120 MC


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MessaggioInviato: giovedì 7 luglio 2011, 17:26 
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Iscritto il: domenica 6 settembre 2009, 20:25
Messaggi: 1293
Località: Limbiate (MB)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Io sono uno di quelli da lampada da testa, penso tu l'abbia vista tutte le volte.

Ebbene all'uscita all'Armà che abbiamo fatto due settimane fà ho cercato di utilizzarla meno possibile, utilizzando spesso la penna di TS che ha una luce rossa debole. E mi sono trovato decisamente meglio, le rare volte che ho acceso quella da testa era abbagliante!

La scorsa settimana invece, non so se l'hai notato, ma oltre ad avere quella in testa che avrà acceso forse 1 volta, ne avevo un'altra al collo. Questa:
Immagine

Non ricordo di che marca è la mia, comunque son tutte uguali. TS la vende a 25 euro mi sembra, io l'avevo presa a 10 euro a una bancarella allo star party a Saint Barthelemy. Questa lampadina ha due led rossi davanti, contro 1 solo led rosso della torcia, ma ha una cosa interessante. Non ha solo un ON/OFF, ma si accende con una rotella e man mano che si gira la luce passa da un'intensità molto bassa a un'intensità mediocre.
Anche alla massima intensità è sempre molto, MOLTO più debole di quella a singolo led rosso da testa.
La mia teoria è che quella che ho linkato abbia due led rossi a bassa intensità e ampio grado di illuminazione, quella da testa invece mi sembra un led ad alta intensità e un grado di illuminazione ristretto.

Ne risulta quindi che quella da testa, che fà un fascio stretto e molto forte, puntato su un atlante plastificato come il Raiseatlas, dia fastidio e rovini tutto. Quella che ho linkato invece fà un fascio molto largo e di intensità regolabile.

Inoltre, e un paio di volte purtroppo mi è capitato, quella da testa da un lato è bianca, purtroppo a volte ci si dimentica che il rosso è a sinistra e il bianco a destra.

Io sto studiando un metodo per aumentare l'adattamento al buio al massimo ma senza sembrare un pirla :mrgreen:
Intanto ho risolto il metodo per prendere appunti, il registratore vocale è promosso a pieni voti. Davvero, è troppo comodo :wink:
Lo spunto sull'adattamento arriva dal solito Astronomi per passione. Sono convinto che sarebbe davvero utile avere l'occhio con cui si osserva (nel mio caso il destro) costantemente coperto tranne quando si è all'oculare. Tenere quindi il sinistro per guardare le mappe. Per puntare, dipende quanto è comodo usare il sinistro, io di solito punto col destro. Ma già solo guardare le mappe col sinistro e una luce debole rossa può aiutare il destro a mentenere una pupilla estremamente dilatata.
E aggiungo, sarebbe ancora più fantastico osservare al tele coprendosi. Ora non so come osservate voi, se chiudete l'occhio sinistro oppure lo tenete aperto. Io ho notato che chiudendo il sinistro di sicuro ci si concentra di più su quello all'oculare, ma non so, è come se l'osservazione fosse più faticosa. A volte provo a tapparmi l'occhio sinistro con la mano e tenerlo aperto, mi sembra sia meno faticoso. Solo che anche in posti bui c'è comunque modo di vedere quello che c'è intorno, causa adattamento al buio di entrambi gli occhi, quindi quello che guarda il sinistro andrebbe a disturbare. Se invece ci si copre con un asciugamano, un telo o una roba simile, si entra nel buio totale. Tenere aperto il sinistro non dovrebbe dar fastidio, in quanto non ha nulla da vedere.

Sto appunto cercando un sistema di coprirmi l'occhio destro. La benda stile pirata sarebbe ottima ma sà davvero di pirla :mrgreen: Sarebbe utile però un sistema con paraocchi che si sposta. Quando si punta la mappa destro coperto e sinistro che guarda la mappa. Quando si guarda all'oculare si sposta la benda sul sinistro e con il destro si guarda all'oculare. In questo modo si elimina il problema della coperta sopra la testa.

Però ancora non ho trovato niente di fattibile in modo comodo, e che non mi faccia sembrare un deficiente :D

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Telescopi: Dobson GSO 10" + Orion RACI 9x50 + Telrad ; Vixen VMC110L + Telrad & Tecnosky 80/600 su Meade LXD75
Oculari: TS 32mm - Vixen LVW 22mm - Nagler type4 12mm - Meade UWA 8,8mm
Barlow Televue 2X & 3X
Torretta Celestron Ultima + correttore TS 2X + 2x FF 27mm
Filtri: Antares polarizzato, TS UHC, OIII 1000 Oaks
Collimatori: Cheshire Orion, Laser Hotec Crosshair
Binocoli: Bresser 10x50 + Bob Optik 10-30x60
"Stars dust we are, stars dust we will..."


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MessaggioInviato: giovedì 7 luglio 2011, 17:31 
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secondo me è impossibile fare l'astrofilo e non sembrare deficiente, quindi vai pure con la benda da pirata! :mrgreen:
(a me è capitato di usare il berretto di lana, calandolo a coprire un occhio)

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MessaggioInviato: giovedì 7 luglio 2011, 17:42 
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La mattina, mentre tu smontavi e io mettevo a posto la macchina stavo tirando fuori una cosa che ho trovato nel bagagliaio (mai usata) e per ridere ti stavo dicendo "tu questa non ce l'hai".....ma me ne sono ben guardato dal farlo....

La prossima volta te la regalo :mrgreen:
Immagine

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MessaggioInviato: giovedì 7 luglio 2011, 18:25 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
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Località: LV426/Acheron
C'è una discussione su Cloudy Nights proprio su questo argomento.

La sostanza della discussione è che lo stesso cielo stellato, anche nel luogo più buio, è sufficiente a impedire un totale adattamento al buio. C'è una testimonianza di una persona che è stata nel Hymalaya (o da quelle parti) e che, uscendo dalle tende buie vedeva molte più syelle di quante se ne possano vedere senza essere prima stati al buio totale.

Io ho sperimentato proprio due settimane fa che una sottile lingua di cielo inquinata a Sud, con luminosità superficiale intorno a 20-21 (per pochi gradi di altezza) disturbava l'adattamento al buio in maniera evidente.

A parità di cielo allo zenit, un sito che copra la linea dell'orizzonte è meglio perché riduce l'esposizione alla luce. Don Pensack suggerisce di non guadare nemmeno il cielo se possibile, ma solo il suolo o di tenere sempre coperto l'occhio che serve a osservare.


Ultima modifica di xenomorfo il giovedì 7 luglio 2011, 18:28, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: giovedì 7 luglio 2011, 18:27 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
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xenomorfo ha scritto:
Io ho sperimentato proprio due settimane fa che una sottile lingua di cielo inquinata a Sud, con luminosità superficiale intorno a 20-21 (per pochi gradi di altezza) disturbava l'adattamento al buio in maniera evidente.

Bella differenza tra 20 e 21...comunque dà fastidio sì.

Figuriamoci una torcetta un po' più luminosa...

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