Finalmente ieri sera, 4 Febbraio 2011, dopo tanta nebbia, pioggia, neve e anche un pò di influenza, sono riuscito a tornare ad osservare, con il mio fido Dobson 16", e quale location migliore di quella splendida, rappresentata dalle colline di Pergola (PU), potevo scegliere per l'occasione?
Sono circa le 20.15 quando parto da casa, dove, nonostante i tanti lampioni, il cielo brulica di stelle come non mai, testimoniando in tal modo una trasparenza e una limpidezza ottimali, in vista di una serata di osservazioni.
Con entusiasmo passo a prendere un amico, ne incontriamo un altro lungo la strada, e raggiungiamo poi Giorgio in quel di Pergola.
Arrivati sul posto, appena scesi dall'auto, lo splendore del cielo stellato avvolge i nostri cuori e le nostre menti: è davvero una serata eccezionale! Un cielo splendidamente scuro, con un Orione che incute quasi timore, Sirio che brilla come non mai con la costellazione del Cane Maggiore immediatamente riconoscibile; poco ad est si trovano gli astri della Poppa e sopra le fioche stelle dell'Unicorno; Infine ben più alti in sopra l'orizzonte, i Gemelli, con Auriga e il Toro, chiudono la parte di cielo cui ho deciso di dedicarmi.
Quel che segue, è una descrizione degli oggetti osservati nel corso della serata: ammassi aperti, nebulose ad emissione e planetarie, alcuni molto noti, altri decisamente meno, ed altri ancora osservati da me per la prima volta in questa occasione!
M42 – Grande Nebulosa di Orione – M43 – NGC1977 (L'uomo che corre)
Nonostante sia uno degli oggetti più osservati e conosciuti del cielo invernale, non potevo non cominciare la serata da questa meravigliosa nebulosa.
Non mi stancherei mai di osservarla, perchè è talmente vasta e ricca di particolari, che ogni qual volta la si ammira, si notano dettagli che in precedenza erano sfuggiti.
Ieri, ho osservato M42 in ogni maniera possibile ed immaginabile, provando svariati ingrandimenti e usando anche il Filtro OIII.
Già a 65x, senza l'ausilio di alcun filtro essa appariva di dimensioni imbarazzanti, tale da rientrare a malapena nel campo dell'oculare; la sua forma mi ricorda vagamente un'aquila che sta per spiccare il volo, con le ali dispiegate. Impressionanti sbuffi bianchi e densi seguono il perimetro di tali ipotetiche ali, accompagnati da chiaroscuri un pò ovunque, a testimonianza di quello che avviene all'interno della nebulosa stessa: la formazione di nuovi e caldissimi astri!
Stupende anche le zone più oscure, che vanno a sovrapporsi alle parti più luminose, creando un bellissimo contrasto.
Salendo progressivamente con gli ingrandimenti, da 114x a 203x, e concentrandosi sulla zona adiacente il trapezio, delicatissimi veli emergono dove prima sembrava tutto uniforme! Son rimasto a lungo ad ammirare la zona centrale della nebulosa, incantato dalla delicatezza di quelle nubi.
La cosa che più mi ha impressionato, a 65x con il nuovo filtro OIII da 2", è stato constatare come M42 avesse un aspetto assolutamente fotografico. Ho notato chiaramente la Nebulosa chiudersi, nella tradizionale forma che emerge nelle fotografie a lunga posa, un particolare che non avevo mai notato in precedenza e che devo ammettere mi ha davvero emozionato.
Anche gli amici presenti son rimasti senza parole nel constatare tale particolare.
Insomma, un'esplosione di nubi di gas interstellare, ogni volta in grado di regalare emozioni forti e nuove!
Senza dimenticare poi M43, più piccola, e adiacente ad M42, ma che nell'immaginario collettivo ne fa praticamente parte, in maniera inscindibile.
Molto bello e decisamente visibile anche NGC1977, il cosidetto "uomo che corre", ammirato a 65x, senza l'ausilio di alcun filtro. Questo giovane ammasso aperto associato a nebulosità, appare molto simile a quanto si può ammirare in fotografia, ed è molto interessante notare le giovani stelle bianche e luminose, circondate da sbuffi di nebulosità tutt'intorno, residuo della nube interstellare dalla quale sono nate.
NGC2024 – Nebulosa Fiamma - IC434 (Testa di Cavallo)
Rimanendo sempre nella zona della Costellazione di Orione, mi sono poi dedicato alla Nebulosa Fiamma, NGC2024, ben visibile a 65x e senza l'ausilio di alcun filtro interferenziale.
L'unico "trucco", consiste nel porre appena fuori del campo dell'oculare, la brillantissima Alnitak, stella della cintura di Orione, che altrimenti con la sua luce, comprometterebbe la visione della Nebulosa. Per la prima volta, inoltre, ho provato un filtro H-BETA (dell'amico Giorgio), e ho tentato di osservare la famosissima "Testa di Cavallo".
Nonostante una lunga ricerca, con l'oculare da 16mm a 114x, stranamente non son riuscito a scorgere alcunchè, al punto che in noi è sorto un forte dubbio sulla validità di tale filtro, decisamente economico e distribuito da Ottica San Marco.
M41 – Ammasso Aperto nel Cane Maggiore
Potrà sembrare strano, ma non avevo mai osservato questo bell'ammasso aperto nella costellazione del Cane Maggiore. Decisamente brillante, con alcune componenti molto luminose su uno sfondo di stelle più fini, su cui contrastano un paio di astri arancioni.
L'ho ammirato a campo largo, a 65x, con l'oculare da 28mm.
M48 – Ammasso Aperto nell'Hydra
Anche questo, mai osservato in precedenza, si presenta decisamente luminoso, con stelle brillanti e importanti. Mi sembra però meno ricco di componenti rispetto ad M41.
Comunque nel complesso decisamente gradevole.
NGC2359 – Elmo di Thor
Dopo M42, devo ammettere che l'Elmo di Thor è stato l'oggetto che più mi ha emozionato osservare, nel corso della serata! Anche in questo caso si tratta per me di una new entry: incredibile ma vero, non avevo mai visto prima, questa meraviglia!
L'ho dapprima cercato con il 26mm e il Filtro OIII a 65x, e una volta individuato, ne ho ottenuto la visione migliore con il 16mm a 114x, sempre munito di Filtro OIII.
Quel che si mostrava alla mia retina era davvero sensazionale: piuttosto esteso, tanto da riempire quasi totalmente il campo dell'oculare, e molto luminoso, con la classica forma ad Elmetto visibile nelle fotografie, perfettamente riconoscibile.
Meravigliosa la bolla centrale, al cui interno brillavano alcune stelline, parzialmente offuscate dalla nebulosa stessa, mentre un'altra era appena al di fuori della base dell'elmetto, sulla destra; impressionanti anche le corna dell'elmetto, quello di destra decisamente più spesso e ricurvo, mentre quello di sinistra appariva più tenue ma molto più allungato.
L'ho ammirato a lungo, invitando anche gli amici presenti a gettare un prolungato sguardo a questa meraviglia, e devo ammettere che in tutti i presenti, quest'oggetto ha decisamente fatto centro, suscitando emozioni ed entusiasmo!
NGC2239 – Nebulosa Rosetta
Non avevo mai provato ad osservare questa nebulosa, in visuale, mentre un anno e mezzo fa, l'ho invece fotografata in maniera discreta; non mi aspettavo di trovarmi di fronte ad uno spettacolo del genere, nel mio 16": con il 28mm e il filtro OIII a 65x, naturalmente essa non rientrava tutta nel campo dell'oculare, e mi son dovuto limitare nel gustarmela a pezzi. Quel che mi ha impressionato di più è stato notare il contrasto tra la zona centrale, nel quale si trova l'ammasso aperto NGC2244 con stelle piuttosto brillanti, una zona invero povera di nebulosità, come si evince anche dalle fotografie del soggetto, e le aree circostanti la nebulosa, decisamente dense di materia interstellare.. Insomma la Rosetta era li, stupenda, difficile da riconoscere nella forma per via della sua estensione, ma pronta e decisa nel farsi ammirare anche in visione diretta!
NGC2392 – Nebulosa Eskimo
Altra bellissima Planetaria, situata nella costellazione dei Gemelli, molto luminosa e facile da trovare, partendo dalla stella Wasat e spostandosi poi di poco verso Sud.
Già a 65x è ben visibile, con il guscio che circonda la stella centrale, in bella evidenza e di color verdognolo.
Son salito poi progressivamente con gli ingrandimenti, ottenendone la visione migliore a 261x e a 365x. A tali poteri, essa appariva non solo di dimensioni notevoli, con l'anello di materia ben esteso e denso, ma all'interno dello stesso mi è parso di individuare una figura delineata da una riga nera, che andava ad interrompere l'anello esterno di materia...insomma riesco difficilmente a spiegarmi, ma questo particolare è stato notato anche dagli altri amici presenti, quindi sicuramente è qualcosa di reale, anche se non ho ben capito cosa potesse essere.
Ho azzardato anche il Nagler da 3,5mm a 522x e devo dire che nonostante gli ingrandimenti eccessivi, il soggetto rimaneva ben luminoso, anche se la qualità dell'osservazione non ne veniva sicuramente migliorata, anzi leggermente deteriorata.
NGC2261 – Nebulosa Variabile di Hubble
Nei pressi della Nebulosa Cono, si trova questo piccolo ma luminoso oggetto; tempo fa ero riuscito persino a fotografarlo, e quindi quando me lo sono ritrovato nel campo di vista dell'oculare, l'ho immediatamente riconosciuto: sembra un triangolo con una stellina proprio sul vertice dello stesso.
L'impressione è che la nebulosa fuoriesca dalla stella, come un pennacchio da un camino, ma ovviamente non è così, essendo proprio l'astro ad irraggiare ed eccitare la nube circostante e quindi a renderla visibile.
Davvero bella la visione di quest'oggetto quindi, ammirato anche a 203x con il Nagler da 9mm.
M47 – Ammasso Aperto nella Poppa
Bell'ammasso, decisamente esteso per dimensioni, tanto che a 65x riempiva praticamente tutto l'oculare, e composto da stelle decisamente luminose e importanti.
Molto bello ammirare il contrasto tra le giovani stelle bianco-azzurre e un paio di componenti arancioni.
M46 – Ammasso Aperto nella Poppa e NGC2438 – Nebulosa Planetaria
Altro ammasso aperto decisamente importante, molto bello, ricco di stelle fini, tanto che a 65x ha quasi la parvenza di un Globulare. Al suo interno però, si può già ammirre uno stupendo anellino, la nebulosa Planetaria NGC2438.
Salendo con gli ingrandimenti, a 114x si ottiene la miglior visione d'insieme, con l'ammasso che riempie tutto il campo dell'oculare e la Planetaria in bella vista.
Devo ammettere che è decisamente una visione elettrizzante, ed è un'oggetto che non avevo mai ammirato in precedenza! Incuriosito da tale visione, mi son poi chiesto se la planetaria facesse effettivamente parte dell'ammasso, e la risposta è negativa: essa è infatti molto più vicina, circa 2400 anni luce, contro i 5400 dell'ammasso stesso.
L'avevo intuito osservando accuratamente la planetaria, perchè una stella di M46, faceva capolino dietro l'anellino di NGC2438, testimoniando appunto come l'ammasso si trovasse alle spalle della Planetaria!
Ho poi indagato da vicino NGC2438, salendo prograssivamente con gli ingrandimenti: 114x, 203x, 261x e infine 365x. Anche a tale potere la visione si manteneva egregia, con l'oggetto molto luminoso e decisamente impressionante. Ora l'anello della Planetaria era perfettamente visibile, più denso sul bordo e rarefatto al centro, e devo ammettere che mi ha ricordato non poco una M57 in miniatura. Pensare di scorgere la stellina centrale, di 17° magnitudine, è chiaramente pura utopia, ma poco importa, nel complesso questa Planetaria è un oggetto davvero meraviglioso e degno di nota!
Saturno
Infine per ultimo, ma non certo per importanza, ho gettato uno sguardo prolungato anche al Signore degli Anelli, il meraviglioso Saturno!
Ho osservato il remoto pianeta a 365x, e nonostante alle 1.00 fosse ancora piuttosto basso in cielo e malgrado la turbolenza presente in atmosfera, devo dire di essere rimasto molto soddisfatto.
Finalmente gli anelli iniziano ad aprirsi sensibilmente, e rispetto al Saturno completamente di taglio dello scorso anno, qui è tutt'un'altra musica!
Gli anelli iniziano a riflettere in maniera consistente la luce solare, e appaiono di luminosità paragonabile a quella del globo del pianeta; sui bordi esterni degli anelli, mi è sembrato di scorgere la divisione di Cassini, ma la turbolenza non mi ha aiutato nel riconoscerla nitidamente.
Nei rari momenti di calma, Saturno regalava spettacolo, con un'evidente banda equatoriale Nord, e il relativo polo che mi sembrava di una colorazione azzurrognola, o comunque differente dal resto del pianeta. Infine, accompagnavano la danza del Signore degli Anelli, il gigante Titano, mentre Rhea e Tethys, si trovavano decisamente vicini al globo del pianeta.
Così, alle 1.30 ho smontato tutto, e anche qui la comodità del Dobson si fa sentire (in 5 minuti ho riposto tutto dentro l'auto), e me ne sono tornato a casa, decisamente contento e soddisfatto.
Dopo tanto maltempo, finalmente una serata degna di nota, che mi auguro sia solo l'inizio di una lunga cavalcata tra le stelle, che ci porterà finalmente alla stagione calda!

Cieli sereni a tutti!
Andrea