Ecco qui un’ altra osservazione sempre dalla Svizzera, a 1800 m, con cielo moderatamente inquinato, effettuata la notte fra il tre e il quattro gennaio, terminata poche ore prima dell’ eclissi di Sole, che però non sono riuscito ad osservare a causa del cielo coperto. Faccio notare che il cielo si è liberato alle 10.30, appena finita l’ eclissi, e abbiamo avuto un pomeriggio stupendo, senza una nuvola, con un sole che (quasi) spaccava le pietre e con un cielo blu (la “sfiga dell’ astrofilo” questa volta ha colpito in maniera indecente…). La temperatura si aggirava attorno ai -8°C e, ad occhio e croce, la magnitudine limite si aggirava tra la 5,6 e la 6,0 (dovrò decidermi a fare una stima precisa, prima o poi …). Classe di Bortle: 5 (cielo suburbano). La Via Lattea nell’ auriga e nei Gemelli si intravedeva appena, ma c’ era. Ad occhio nudo si vedevano M 35, M 44, M 45, M 42, il Doppio Ammasso e l’ ammasso della Chioma MEL 111. La nottata è stata in gran parte serena, a parte due inconvenienti: la foschia salita verso l’ una, che ha cancellato per quasi un’ ora la zona del Leone, e un campo da hockey dalla parte opposta del paese, verso la montagna, illuminato a giorno da riflettori, che ha rovinato parte del sud per buona parte della serata. Parte del divertimento è stata il mostrare alla gente oggetti come M 45, M 42, M 44. Devo dire che M 81 ed M 82 erano così luminose e nette che, se le avessi fatte vedere a qualcuno dei “curiosi” che passavano, le avrebbe notate subito senza alcun problema. L’ osservazione è iniziata alle 23.08, e il primo oggetto che ho puntato è stato M 44, il “Presepe”, uno spettacolo: il seeing era perfetto, le stelle immobili, e tutti gli astri che compongono l’ ammasso erano di colore blu e molto luminosi. M 35 l’ ho osservato sia a 36x che a 90x: a ingrandimenti bassi sembrava avere una forma esagonale e sulla periferia si notavano un paio di stelle di differenti colori, una giallina e l’ altra arancione. A 90x, invece, la sorpresa: l’ ammasso mi sembrava diviso in due parti, una più consistente di forma pentagonale, con stelle tutte di uguale luminosità; sopra ad esso, quasi attaccata, c’ era una sottile striscia di stelle: ecco spiegata la forma esagonale da me risolta a 36x. Poco distante da M 35, a 90x, ho potuto osservare l’ ammasso NGC 2158, di mv 8.6, che si mostrava come una piccola condensazione di colore grigio. M 42 era “meravigliosa già senza filtro. Brilla di un colore tendente al verde, e i bracci sono estesissimi. Ovviamente, l’ UHC-E la migliora ulteriormente. Ora i bracci ed M 43 sono netti. In M 43 si intravedono le bande di polveri. NGC 1981, ammasso aperto in Orione di mv 4.6, “volendo, rientra nello stesso campo di M 42, all’ estremo opposto, mostrando una visione affascinante. L’ ammasso non è per niente ricco: si contano nove stelle, e ha una forma irregolare, senza alcuna concentrazione. Poi ho cercato, senza trovarla, M 78, nebulosa a riflessione nella medesima costellazione, e anche, ovviamente senza alcuna pretesa di trovarle (visto il cielo e, soprattutto, il diametro ridotto del telescopio), la “Fiamma” e, già che c’ ero la “Testa di cavallo” (ora la pazzia è completa …). Allora ho deciso di andare su oggetti più “abbordabili”. Ho dunque puntato l’ ammasso aperto NGC 2194, in Orione e di mv 8.5, e si riporta la seguente descrizione: “non è di facilissima individuazione: non è molto brillante. Si scorge solo una nubecola con qualche stella immersa in un campo ricchissimo. M 1 era una debole ed evanescente nube senza particolari. M 45 “non si mostra ricchissimo, si risolvono una trentina di stelle di colore azzurro”. NGC 1647, ammasso aperto nel Toro di mv 6.4, “non è molto ricco, ma è esteso e discretamente luminoso. NGC 1746, altro ammasso aperto nel Toro ma di mv 6.1, “è davvero molto esteso e anche discretamente luminoso. Le stelle più brillanti circondano l’ ammasso conferendogli una forma ovale”. M 46 si mostrava come una nube indistinta senza alcun particolare, mentre M 67 era molto ricco e si mostrava vicino ad una stella luminosa. M 81 ed M 82 sono stati forse gli oggetti più belli della serata. Erano di una luminosità incredibile. Il nucleo di M 81 era un faro e anche l’ alone era molto esteso e luminoso. M 82 era anch’ essa ben visibile e di colore bianco, non il solito grigio. A 90x, “M 82 sembra una fotografia: la galassia appare molto vicina a due stelle ed è netta. La forma è evidentissima e su di essa si intravedono dei chiaro-scuri. M 81 perde in luminosità. Il nucleo è ben evidente mentre i bracci sono più evanescenti”. NGC 2841, galassia spirale nell’ Orsa Maggiore di mv 9.3, si risolveva come una macchia grigia vicino ad una stella. Di M 63 si riporta la seguente descrizione: “c’è un po’ di foschia, quindi non è netta. Si trova in prossimità di una stella discretamente luminosa. Ha un nucleo brillante e un alone esteso di colore grigio. M 94, a 36x “è simile ad una stella sfuocata, ma molto luminosa. Ha un nucleo brillante e un alone debole ma esteso”, mentre a 90x “si nota un nucleo molto luminoso circondato da un debole alone. Non si risolvono particolari”. NGC 4490 “si mostra come una piccola macchia grigia poco distante dalla stella β CVn, di colore giallo intenso”. Infine, M 106 si risolveva come “una macchia biancastra allungata al centro dell’ oculare senza particolari”. Alle ore 02.53 ho deciso di smontare e di rientrare in casa.
4 gennaio. Eclissi di Sole persa causa nuvole. Mi rifaccio con una nottata davvero ricca. Cinque ore d’ osservazione con la temperatura che oscillava tra i -8 e -10°C. Un cielo sereno per tutta la parte della notte, senza foschia, discretamente trasparente e magnitudine limite stimata intorno alla 6. A tratti tirava un vento debole ma gelato. Scala di Bortle: 5 (cielo suburbano). L’ osservazione è iniziata alle 22.47 ed è terminata alle 04.17. M 35 (mv 5,1): “molto luminoso. Si stacca bene dal fondo cielo. Facendo attenzione si nota che quella che io credevo essere una forma ad esagono, altro non è che la composizione di due figure geometriche, un pentagono e un rettangolo, che insieme formano la figura sopra citata. M 44 (mv 3,1) diventava sempre più bello e luminoso man mano che “saliva” nel cielo. M 67 (mv 6,9) “è molto ricco e composto da stelle discretamente brillanti”. NGC 2194, ammasso aperto in Orione di mv 8.5, “non è facilissimo da individuare. Appare come una nuvoletta leggermente granulosa immersa in un campo ricchissimo di stelle”. Per quanto riguarda M 42, era talmente meravigliosa come non l’ avevo mai vista con il mio strumento. L’ ho vista in tutte le salse portando gli ingrandimenti fino a 180x e l’ ho osservata per una mezz’ ora abbondante. 36x: “è straordinaria. È nettissima e contrastata già senza filtro. I bracci sono evidentissimi e molto estesi. Le bande di polveri nettissime e sembrano letteralmente entrare verso il Trapezio. In distolta si vede anche bene M 43”. 36x + UHC-E: “è quasi indescrivibile. I bracci e le bande di polveri sembrano tridimensionali. La nebulosa è molto estesa. Netta, bande di polveri comprese, M 43”. 72x + UHC-E: “taglia l’ oculare da parte a parte. I bracci sono netti e luminosi. Intorno alla zona del Trapezio si notano delle parti scure. In alto si intravede M 43”. 90x: occupa quasi tutto il campo oculare. Perde un po’ in definizione: i bracci sono slavati. Del Trapezio si contano quattro stelle. Staccata da M 42, si intravede M 43. 90x + UHC-E: “ora è davvero molto contrastata. I bracci e le bande di polveri sono nettissimi. Nella parte circostante il Trapezio mi sembra di intravedere dei chiaro-scuri. Questa zona è separata da un’ altra piccola parte nebulare da una stretta fascia nera”. 180x + UHC-E: “Fatica ad andare a fuoco. In ogni caso si risolve solamente la parte più brillante, quella vicino al trapezio, senza particolari. Si vede però una zona scura ricurva che arriva sino al Trapezio e, in distolta, si intravede una riga scura che la divide da un’ altra zona nebulare”. M 41 (mv 4,5) “è discretamente luminoso e molto esteso, con una forma irregolare”. NGC 2903, galassia spirale nel Leone di mv 9.6, “si stacca discretamente dal fondo cielo; è di colore grigio e ha un nucleo brillante”; a 90x “in distolta, è netta. È di colore grigio-bianco e si nota poco distante da una stella discretamente luminosa”. Ho avuto poi modo di osservare per la prima volta la galassia ellittica NGC 3115, di mv 9,2, nella costellazione del Sestante: “ha un nucleo molto brillante e di colore bianco acceso. Dapprima assomiglia ad una stella sfuocata, ma in distolta si stacca molto bene dal fondo cielo. Il nucleo è molto luminoso e circondato da un tenue alone di colore grigio. NGC 2841, galassia spirale nell’ Orsa Maggiore di mv 9.3, “sembra una fotografia. Si stacca benissimo dal fondo cielo. Il nucleo è molto brillante e circondato da un netto alone, sul quale mi pare di intravedere, anche se cavaocchi, una riga scura. Sempre sull’ alone si nota una stellina prospettica. M 81 ed M 82 non erano belle come l’ altra notte, ma comunque molto luminose e nette. M 63 (mv 8,6) “si stacca bene dal fondo cielo. Si nota un nucleo luminoso circondato da un alone debole ma esteso”. M 94 (mv 8.2) “è un faro. Il nucleo è bianco e luminosissimo ed è circondato da un alone sul quale mi sembra di intravedere delle righe scure”. NGC 4490 “non è molto luminosa. Si nota una macchia lattescente di forma ovale”. M 64 (mv 8,6) mostrava un nucleo luminoso, un alone esteso ma non si risolvevano particolari. Di M 85 (mv 10,1) si riporta la seguente descrizione: “si vede vicina ad una stella. È di forma sferica e ha un nucleo piuttosto brillante. Poco più sopra mi sembra di intravedere una piccola condensazione lattescente. Potrebbe trattarsi della galassia spirale barrata NGC 4394, di mv 11,7. Ho deciso di concludere la nottata con la galassia gigante della Vergine, M 87, risolta come una sfera biancastra rotonda senza particolari.
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