Resta tutto in bilico fino all'ultimo momento, il destino di una serata di osservazioni, dopo tanto maltempo, confinato nella speranza che nella nostra solita collina, la nebbia non faccia capolino, limitandosi a rimanerne al di sotto, coprendo quindi quel poco d'inquinamento luminoso, comunque presente anche da cieli stupendi come quelli di Pergola (PU).
E' con apprensione che attendo quindi la telefonata dell'amico Giorgio, in avanscoperta, che dia il via libera alla serata!
Il nulla osta arriva poco dopo, e come un falco mi fiondo a caricare l'auto con tutta l'attrezzatura e in men che non si dica sono in viaggio!
Quando arrivo sul posto, in compagnia degli amici Giorgio e Davide, lo spettacolo è mozzafiato: il cielo è infatti bellissimo, con una via lattea nettamente visibile, che si allunga dalle propaggini estive del Cigno, fino all'ormai altissima Cassiopea. Inoltre, la leggera nebbia presente a valle, contribuisce a rendere le condizioni ancor più eccezionali del solito, regalando un cielo insolitamente scuro anche pochi gradi sopra l'orizzonte!!
In 10 minuti siamo tutti e tre operativi: io col mio Lightbridge 16", Giorgio con il suo GSO da 25cm e Davide con il newton 130.
Decido di partire osservando
NGC253, una magnifica galassia a spirale nella costellazione dello Scultore. Già a 65x, col Meade UWA da 28mm, essa appare di dimensioni esagerate, luminosissima! A me sembra tremendamente spessa, e di un bianco latte intenso!! Salendo a 115x con il Meade UWA da 16mm, la galassia occupa praticamente tutto il campo dell'oculare, in una visione mozzafiato! La si nota davvero ricca di dettagli, sfumature interne e a tratti sembra di notare un aspetto stellare nel corpo della stella galassia. Rimango li, inebetito, per un quarto d'ora, incapace di staccarmi, e coinvolgendo nell'osservazione anche gli altri amici presenti.
E' decisamente una delle più belle che io abbia mai osservato e l'unico rammarico è pensare che più di tanto, sui nostri cieli, quest'oggetto non si alza, essendo purtroppo posto ad una declinazione di -25°. Nel cercare la galassia, mi sono inoltre imbattuto in
NGC288, un bell'ammasso globulare posto 1,8° a sud est di
NGC253. Quest'ammasso, seppur molto basso, è comunque degno di nota, perchè completamente risolvibile in stelle. L'ho ammirato a 65x apprezzandone la spettacolarità, ma dovrò tornarci con più attenzione, forzando anche gli ingrandimenti, in quanto ammirato di sfuggita, mentre davo la caccia alla galassia di cui sopra!
Restando in tema di Galassie, mi getto poi nel Pegaso, ammirando
NGC7331, particolarmente luminosa e allungata, visibilissima già a 65x, ma che da il meglio di se a 115x e a 200x. Ne apprezzo la forma allungata, e il bulge rigonfiato e luminoso, davvero spettacolare!
Inoltre, per la prima volta, riesco a scorgere almeno due delle sue compagne: probabilmente
NGC 7335 – 7337, la prima decisamente allungata e vista di taglio, la seconda invece dall'aspetto più tondeggiante, probabilmente vista quindi frontalmente!
Il quadretto d'insieme è comunque altamente spettacolare ed emozionante!!
Forse ne scorgo una terza, li vicino, ma in questo caso dovrò tornarci con più calma, in una serata in cui non vi sia il pensiero del lavoro, per la mattina successiva!!
Nella zona, ho inoltre ricercato il
Quintetto di Stephen's ma anche in questo caso, non sono riuscito a scorgerlo!
Sempre nel Pegaso, ho poi osservato, facilmente rintracciabili nei pressi delle stelle Algenib e Markab, altre due belle Galassie:
NGC7814 e NGC7448. Le ho ammirate a 65x con il 28mm Meade. La prima
(NGC7814) è decisamente allungata e vista di taglio, molto carina; la seconda
(NGC7448) mi è parsa molto più concentrata e luminosa, decisamente più spessa, con un bulge chiaramente visibile! Due oggetti che non avevo mai ammirato, ma che ho trovato altamente spettacolari e che meriteranno di essere riosservati, anche ad ingrandimenti maggiori!
Restando in tema di Galassie, un'occhiata la meritava anche l'altissima (quasi allo zenith)
M31, la
Grande Galassia di Andromeda! Seppur altamente inflazionata, essendo uno degli oggetti più facilmente osservabili con qualsiasi diametro, essa è per me un pò come M42 o il Doppio Ammasso di Perseo: una meraviglia che non delude mai!
E anche in questo caso è stato così: l'ho osservata a 65x constatandone le dimensioni imbarazzanti, davvero enormi e la spettacolare luminosità! Il Nucleo era davvero splendido e osservandolo attentamente era magnifico constatarne l'aspetto quasi puntiforme, come se si vedesse proprio il nucleo stesso, il centro della Galassia (forse non riesco a spiegarmi bene!!)! Inoltre, per la prima volta, ho ammirato due bande scure, che attraversavano tutta la galassia, bande oscure di polvere, veri e propri bracci di materia, perfettamente visibili in fotografia e che mai avevo notato in visuale!! Ovviamente le notavo come interruzioni nella luminosità omogenea dell'esteso alone galattico, ma l'emozione è stata davvero forte, nel constatare e apprezzare un simile particolare!
Spettacolari anche le compagne di
M31, ovviamente
M32 e M110, più piccola e luminosa la prima, anch'essa con il nucleo di aspetto spettacolarmente puntiforme e ben più estesa e un poco più debole la seconda.
Dopo questa iniziale scorpacciata di Galassie, decido poi di dare la caccia ad una Nebulosa Planetaria,
NGC246 nella costellazione della Balena;
devo dire di adorare questo tipo di oggetti, perchè trovo siano davvero meravigliosi e ognuno differente dall'altro. Su di me hanno un fascino e un richiamo particolare, un pò come la Luna Piena per un....licantropo!!

Ne ho ammirate molte nel corso di questi anni, ma ogni volta è sempre un'emozione nuova, ed anche in questo caso è stato assolutamente così!
Forse non ero preparato a quello che poi mi sarei trovato dinanzi, non mi aspettavo una visione così stupenda e ricca di dettagli. Trovare
NGC246, è piuttosto facile, purchè si monti un OIII, senza il quale la visione diventa molto più complicata!
L'ho osservata a 115x, apprezzandone il guscio di dimensioni ragguardevoli, al cui interno stavano ben due stelline e una terza appena fuori dall'anello. Il colore nettamente azzurrognolo, rendeva il tutto ancor più splendido, facendola sembrare un vero e proprio gioiello incastonato nella volta celeste! Il disco di materia era chiaramente disuniforme, con i bordi Nord e Ovest più luminosi e definiti, mentre verso sud sembrava interrompersi, per quasi svanire!
Son rimasto a lungo a contemplarla, in compagnia degli amici Giorgio e Davide; decisamente una delle più belle planetarie che io abbia mai visto, e un altro oggetto appartenente alla famiglia suddetta, da segnare nella mia personalissima tabella

Nel frattempo, la costellazione di Orione si era alzata abbastanza da permettere di osservarla con proficuità, e così senza pensarci due volte, ho puntato il "bestione" verso
M42 e M43!Qui gli aggettivi e i superlativi rischierebbero di diventare rindondanti, ma lo splendore di questa conosciutissima Nebulosa è sempre incredibile, e ogni volta che la sia ammira, non si può che rimanere inebetiti rispetto a cotanta magnificienza!
L'ho ammirata a campo largo, a 65x con il 28mm, senza forzare gli ingrandimenti, apprezzando la figura che a me ricorda un rapace in volo, con le ali dispiegate e il becco rappresentato dall'insenatura oscura, in prossimità del trapezio! Le 4 stelline erano perfettamente visibili, inoltre se ne scorgevano altre due, poco più in basso, parzialmente offuscate dalle nubi di polvere della nebulosa stessa. Chiaroscuri incredibili, allietavano la vista e il cuore, rendendo la visione davvero elettrizzante. Ammirandola a me sembra di percepire il calore, l'intensa attività della zona, dove nascono nuove stelle, nuovi sistemi solari, nuove possibili terre!
Naturalmente, fanno parte dello spettacolo anche M43, a ridosso della Grande Nebulosa di Orione e
NGC1977, un ammasso aperto associato a nebulosità, conosciuto anche come "L'uomo che corre", posto poco più a nord e perfettamente visibile nelle fotografie della zona, ma che io ho constatato anche nell'osservazione visuale, persino senza alcun filtro!
Sempre rimanendo nella spettacolare costellazione di Orione, ho poi voluto gettare uno sguardo nei pressi della stella Alnitak, ammirando la
Nebulosa Fiamma (NGC2024) senza l'ausilio di alcun filtro interferenziale. Son rimasto sbalordito, nel constatare come essa fosse perfettamente visibile, a 65x, in tutta la sua classica forma. Le insenature scure, che occultano parzialmente la luce proveniente dalle retrovie, erano li in tutto il loro splendore; la prossima volta riproverò con UHC-S e OIII, per ammirarla in tutte le possibili varianti e per cercare di dare la caccia anche alla famosissima
Testa di Cavallo, questa volta non pervenuta!
Sempre in Orione, lungo la linea ideale che congiunge le stelle Betelgeuse e Meissa, si trova un'altra nebulosa planetaria,
NGC2022, oggetto di 30" di diametro, e quindi dalla luminosità superficiale piuttosto elavata! Trovarla è stato infatti molto semplice, e l'ho ammirata a 200x con il Nagler da 9mm, constatandone la forma leggermente ellittica e un guscio molto luminoso al cui centro si trova una stellina di magnitudine 15,20 che non son riuscito a scorgere!
Nel complesso comunque una bellissima planetaria, l'ennesima aggiunta al mio personalissimo catalogo di questo genere di oggetti!!
Mi son poi dedicato alla spettacolare
M1, la Crub Nebula, il residuo di Supernova esploso nei cieli mentre correva l'anno 1054. L'ho dapprima rintracciata a 65x, per poi salire progressivamente con gli ingrandimenti, passando per i 115x e culminando a 200x, potere al quale la nebulosa copriva buona parte del campo oculare, apparendo ancora estremamente luminosa!
Una visione davvero spettacolare ed emozionante, la migliore che io abbia mai avuto di quest'oggetto! Certo non dico di aver visto le venature interne della nebulosa stessa, ma era chiaramente visibile come la nuvola biancastra fosse disuniforme e non omogenea!
Inoltre anche la forma era chiaramente non regolare, e frastagliata.
Con il Filtro OIII, infatti, sebbene l'immagine si scurisse un poco, si notava ancora maggiormente questa disomogeneità, con chiaroscuri ancora più evidenti, all'interno della nebulosa stessa.
Mentre il tempo scorreva inesorabile, e la fine della serata si avvicinava, decido così di osservare rapidamente un paio di altri oggetti già noti, più una new entry relativamente facile da rintracciare.
Parto dal
Doppio Perseo, sempre incredibile, di una bellezza travolgente, con qualsiasi strumento lo si osservi! L'ammiro per qualche minuto a 65x con l'oculare a più grande campo in mio possesso, constatandone la bellezza disarmante e la diversa tonalità delle stelle facenti parte dell'ammasso!
Mi sposto poi in Auriga, velocemente, apprezzando lo splendido ammasso aperto
M38, che nel Dobson 16", rispetto alla visione ottenuta qualche giorno prima nell'80ED, lo stravolge completamente, facendolo apparire molto più bello e ricco di stelle (ovviamente!!).
Mezzo grado più a sud è inoltre perfettamente visibile, ben più piccolo, un altro bell'ammasso aperto:
NGC1907, piuttosto concentrato e formato da una trentina di stelle.
Decido poi di concludere la serata, rintracciando in Cassiopea, la
Nebulosa Pacman, ovvero
NGC281, oggetto che dovrò ben presto anche fotografare!
Partendo dalla stella Schedar, e con l'OIII inserito all'oculare da 16mm, a 115x, scovare la nebulosa è un gioco da ragazzi! Essa è veramente ben visibile, e di dimensioni piuttosto estese, tant'è vero che tutta, nel campo inquadrato, proprio non ci sta!
Ben visibile anche l'insenatura scura, e la classica forma a bocca, o a Pacman, tanto cara ai videogiocatori di vecchia data!

Dopo aver ammirato questa per me nuovissima new entry, decido, assieme agli amici Giorgio e Davide, che è ora di smontare il tutto e di avviarsi verso casa.
Verso le 1.20 sono sul letto, contento e soddisfatto per una bella serata in compagnia di buoni amici e del mio fido 16", con il quale sto prendendo sempre più confidenza, e che mi sta regalando, ogni volta, emozioni sempre nuove ed intense!
Cieli sereni!