Cielo sereno e senza vento stasera ad Amelia (Terni), da solo e con poco tempo a disposizione preferisco restare sulla terrazza di casa anche se i lampioni distrubano non poco.
Oggetto clou della serata gli ammassi aperti fra Poppa, Unicorno e Cane maggiore. Alle 20 sono ancora abbastanza alti sull'orizzonte
Le più belle immagini da NGC2362, centrato sulla brillante stella tau del Cane maggiore, poi tre ammassi nella Poppa: NGC2423, M47 formato da stelle molto luminose e poi M46, bellissimo, un tappetino di stelle deboli e numerose, con incastonata al suo interno la planetaria NGC 2438, ben visibile a 156X, ancora più nitida e godibile con l'OIII (preso di recente da un losco figuro del forum

), poi ancora M93 (molto basso), .
Grazie al Telrad, puntare questi oggetti situati in una zona povera di riferimenti e per di più in un cielo inquinato diventa un gioco da ragazzi, col solo cercatore penso sarei ancora lì a provare.
Di seguito punto Marte e qui c'è la sorpresa più gradita della serata: un seeing da favola, unito all'accurata collimazione del pomeriggio mi regala un pianeta rosso da sogno, già a 156X la calotta nord fa da contrasto ad una netta chiazza verde nell'emisfero borale (poi identificata per il Mare Acidalium) mentre nell'altro emisfero si dipana una fascia più stretta e più estesa.
Monto lo zoom Hyperion sulla barlow Televue 2X, l'immagine fino a circa 250X è splendida, in questi momenti apprezzi in pieno il fok micrometrico; a 300X l'immagine degrada.
Saturno risente della sua posizione ancora bassa e delle case circostanti, comunque un bel vedere, l'ombra degli anelli è nitida, purtroppo niente Cassini.
Purtroppo l'inquinamento del cielo mi preclude appaganti osservazioni delle Galassie: M82 non mostra i particolari di altre volte, il tripletto del Leone appare soffocato dalla luminosità di sfondo (con la terza componente appena visibile), anche il globulare M3 non è quello visto in altre occasioni.
Riprendo quindi il giro degli ammassi con M50 nell'Unicorno e NGC2244 Rosetta (la nebulosa, con questo cielo non se ne parla nemmeno).
Mi sposto nei Gemelli e dedico un bel po' di tempo a NGC2392: prima visione per me della Eskimo, bellissimo oggetto, con l'OIII cerco di seguirne al massimo i contorni irregolari.
Poi è la volta della doppia Castore, 4" di separazione fra le brillanti componenti, bella visione a 156X, poi monto la barlow ed ho l'amara sorpresa: il seeing di poco prima è un ricordo, le due componenti ballano come forsennate, ripunto Marte e tutti i dettagli di poco prima sono praticamente svaniti.
Concludo con un paio di ammassi: M35 nei Gemelli ed M38 nell'Auriga, quest'ultimo con un ammasso piccolo e grazioso (NGC1907) nelle vicinanze.
A mezzanotte il freddo e la stanchezza hanno la meglio e sbaracco tutto, la prossima volta spero di potermi spostare al buio e dedicarmi alle galassie.
Cieli sereni a tutti