Mi viene fuori un "wow!"
Premetto che non utilizzo Stellarium per la sua "troppa semplicità" e per la troppa essenzialità dei dati.
Tuttavia è da quando ho il 12 pollici che non mi pongo di questi problemi: da un sito semibuio, se voglio osservare un oggetto alla portata del mio strumento (dando un'occhio alla magnitudine e alla luminosità superficiale) mi faccio in quattro per centrarlo nell'oculare. Il 90% degli oggetti che punto li riesco a vedere. E sto parlando prevalentemente di galassie.
L'utilità della funzione di Stellarium che illustri è indubbiamente affascinante, ma mi chiedo come faccia il programma a "decidere" quale oggetto rendere visibile e quale no. Esiste un calcolo per determinare "la luminosità di un oggetto spalmata nella sua dimensione angolare"?
Se la risposta è SI, come credo, allora il programma
dovrebbe fare un maggiore/minore tra i valori di fondo cielo e quelli della galassia, rendendola visibile o meno nella mappa. E fin qui tutto bene. Matematicamente.
E se la rilevazione del sito osservativo è approssimativa?
Sto cercando di capire come si sarebbe comportato il programma in base a quello che mi è successo stanotte.
Come ti dicevo sono abiutato a dedicare tutte le cartucce per gli oggetti che decido di guardare.
Stanotte mi sono imbattuto in una galassia che, sull'atlante, era piuttosto grande:
NGC 2857 di mag 12.5.
Già sull'atlante si capiva che si trattava di una galassia vista di piatto, quindi più debole di quello che mi aspettavo. (infatti ha 13.7 di lum. superficiale).
Ora, anche con un 12 pollici sotto un cielo cacchina l'avrei vista, considerata la magnitudine.
Ma col 16 pollici ho fatto fatica: la piccolina mostrava soltanto un alone diffuso, mentre altre due galassie a S-O nettamente più deboli in magnitudine erano molto più facili all'oculare, nonostante fossero più deboli di magnitudine: 13 e 13.2.
Mi chiedo come possa un algoritmo decidere cosa si può vedere e cosa no, in base a valori come Magnitudine, Luminosità superficiale, Luminosità del fondo cielo e Diametro.
Allego una schedina per rendere un'idea dell'oggetto che ho appena visto col tele