Mentre il tempo passa e continuo a sognare un telescopio decente (ci stiamo lavorando sopra), continuo a sfruttare al massimo il mio Lidlscopio. Il divertimento è tanto, il cieli di Alto spettacolare, le ossa me le sto facendo, quindi, per il momento..avanti così. Ecco quindi il reportage dell'altra sera, avvertendo che è copincollato dal mio blog, che invito tutti, se avete voglia, a visitare e commentare (soprattutto i neofiti come me forse potranno trovare qualche idea per osservazioni di oggetti "tranquilli", soprattutto i Messier che sto "collezionando" in attesa di aperture più ricche).
La serata sembra promettere male, per colpa di un fitto nebbione che circonda l'area e che quasi mi fa riprendere la strada di casa. Per fortuna, con il buio, la nebbia si alza e, pur non avendo ancora un seeing ottimale (anzi, direi piuttosto scarso soprattutto a causa della persistente umidità), posso cominciare ad osservare. - M27, Nebulosa Dumbell o Nebulosa Manubrio nella Vulpecula (costellazione nella zona del Cigno, rintracciabile a partire da Albireo), poco sopra il Delfino. Rintracciata in extremis un secondo prima di abbandonare, dopo uno star-hopping faticoso (poche stelle luminose per uno star-hoping efficace). Si presenta come una vaga luminescenza al centro dell'oculare, però, una volta tanto, mi pone un dilemma tecnico: per la prima volta, l'oculare da 12 mm. si dimostra più performante del 20 mm. (ovvero, la diminuzione di luminosità aumenta il contrasto della M27 che risulta più leggibile ed identificabile). Solitamente, solo con il 12 mm. ho un rabbuiamento completo che coinvolge non solo il fondo cielo, ma anche l'oggetto inquadrato: M27 rappresenta una lodevole eccezione. - M28, ammasso globulare nel Sagittario - poco lontano dalla punta della teiera - trovato quasi per miracolo viste le dimensioni e la scarsa luminosità. Veramente appena percettibile. Servono centimetri in più (evitare battute please). - M8, Nebulosa Laguna nel Sagittario, già osservata la volta prima. Un ammasso di stelle confinante mi fa sospettare che possa essere M20 (la Trifida) con l'ammasso M21, ma il consesso lo esclude all'unanimità. Cartes du Ciel la battezza come una nebulosa con ammasso, quindi i conti tornano. - M11, Ammasso aperto nello Scudo (altrimenti detto Wild Duck Cluster, ovvero Ammasso dell'Anitra Selvatica). Lo Scudo è una costellazione di difficile identificazione perchè immersa nella Via Lattea. Bisogna tenere come riferimento le ultime due stelle dell'Aquila. Veramente una visione curiosa: mi ha dato la sensazione di come sarebbe risolvere un globulare se avessi uno strumento più performante. Sarebbe un Ammasso aperto, è però molto compatto, si risolve in stelline ma con difficoltà. Sarebbe il caso di controllare le dimensioni apparenti e confrontarle con quelle di ammassi aperti molto più grandi, come ad esempio quelli dell'Auriga. Mi riprometto di farlo. - M18, ammasso aperto nel Sagittario. Non molto appariscente: tanto per far numero. - M17, nebulosa Omega nel Sagittario. Lo spot della serata (almeno fino a quando non sono andato su Andromeda). Se è stata così emozionante in 7 cm, mi chiedo cosa può essere anche solo in 15. Occupa quasi completamente il campo dell'oculare, ovviamente la luminosità e minima ma la forma è distinguibile, così come il centro più luminoso e la diminuzione di luminosità ai bordi. In visione distorta potrebbe sembrare una "V". Si accompagna ad un ammasso anch'esso di dimensioni notevoli (CDC conferma). Tra i miei must, insieme ad M8, M20, M37. - M16, Eagle Nebula nel Serpente (nella coda del Serpente). Permangono dubbi sulla sua identificazione in quanto non si scorge nessuna nebulosità, seppure minima, ma i colleghi interpellati sembrano concordi nell'affermare che trattasi di M16. Appare come una "combriccola di stelle", quasi un asterismo. Bello averla trovata, seppure meno emozionante di M17. - M31, grande Galassia di Andromeda. Usare superlativi per M31 oggi mi sembrerebbe fare un torto ad M17, che tanta emozione mi ha dato stasera. M31 si descrive da sola, ha dimensioni enormi, è luminosa quanto basta e la forma è chiaramente distinguibile. Scarsi risultati se osservata con il 12 mm. Mi ricorda inoltre che sto per fare un anno nel mondo dell'astrofilia, essendo uno dei primi oggetti che ho osservato lo scorso autunno. Considerazioni sparse sulle costellazioni: sta sorgendo Pegaso, chiaramente riconoscibile dal grande quadrato. Più a nord, Cassiopea fa capolino dietro gli alberi mentre, verso il mare, stanno nascendo Capricorno ed Acquario (ma che stelline fioche!). La ciliegina sulla torta avrebbe dovuto essere Giove ma, proprio quando lo inquadro, si alza un umidità terribile che si stampa su vestiti, carte e strumenti e costringe tutti ad una rapida ritirata.
_________________ Osservo con: Dobson MEADE Lightbridge 10" per le prestazioni, Skymaster 15 x 70 per il comfort. Il mio diario astronomico: http://marcolongo.blogspot.com/
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