Mi sento ispirato ed ho voglia di fare qualche conto spannometrico, partendo da dati probabilmente opinabili ma del tutto in buona fede, utilizzando solo un po' di buon senso e quasi nessuna teoria ottica se non il concetto di magnitudine, che è logaritmica con fattore 2,5.
Ovvio che l'argomento riguarda le prestazioni dei riflettori confrontate con quelle dei rifrattori.
Bene, il tutto parte dallo scorso fine settimana, cielo cristallino in pianura padana, magnitudine limite attorno alla 5,3... il carro piccolo è del tutto visibile in basso ed assicura M=5, si migliora sensibilmente guardando in su, insomma il mio naso mi suggerisce come plausibile un valore tendente più a 5,5 che non a 5, appunto 5,3.
Location : il mio balcone.
Sono stato mezz'ora ad osservare le stelline deboli in M45, ossia le Pleiadi, e, con il fido 80ED montato sulla Portamount a circa 90x sono stato in grado di vedere la magnitudine 11,46 spremendo l'occhio all'inverosimile.
Ho un Dobson da 14", specchio da 355mm di diametro, ciò significa che raccoglie 19,69 volte la luce del rifrattorino, traduco in 3,25 magnitudini aggiuntive, ossia mi dovrebbe permettere di percepire stelle 3,25 magnitudini più deboli.
Quindi dovrei poter arrivare, dal mio balcone, alla magnitudine limite di 11,46+3,25=14,71. Ovviamente tale prova nella stessa sera non è stata effettuata, però se si ipotizza di essere sotto un cielo di montagna da M=6,4 (cosa assai standard a 1300/1500 di quota) ecco che dovrei poter vedere in queste migliori condizioni 1,1 magnitudini aggiuntive (6,4 dei monti - 5,3 del balcone) il che si traduce in magnitudine limite all'oculare di circa 14,71+1,1=15,81.
Osservando "ben note" nebulose planetarie, capita di trovarne alcune la cui stellina centrale, davvero debole, è di magnitudine 15,8 : è un target verificato sempre dal mio strumento (operando in analogo rapporto apertura/ingrandimento di circa 1:1) direi con minor difficoltà rispetto al cercare la stellina di 11,46 dal mio balcone con l'80ED.
C'è da dire che col Dobson non ho mai fatto la corsa alla magnitudine limite, per cui è plausibilissimo che siano alla portata stelle ancor più deboli di 15,8 in analoghe condizioni osservative, soprattutto se si considera il fatto che un puntolino immerso nella nebbiolina della nebulosa è più complicato da scovare se facciamo riferimento al contrasto con ciò che lo circonda, anche se bisogna dire che si è aiutati dalla sua posizione quasi certa al centro della nebulosa.
Comunque non interessa (a me ) più di tanto.
Quello che volevo esprimere è che lo specchione, se raffrontato con il piccolo rifrattore, pare vincere in efficienza riguardo a questo particolare campo.
Se dovessi immaginare lo specchio penalizzato dal legno circostante della struttura, dall'ostruzione, dalla sensibilità maggiore al seeing, dalla imperfetta collimazione, dalla bassa correzione riguardo il fronte d'onda, dal fatto che ha due riflessioni al 90% (conta doppio), dal focheggiatore disassato, dal fatto che non va mai in temperatura e infine dagli imprevisti del momento (per riassumere in questa decima voce tutto quanto non rientra nelle precedenti nove, tipo i non perfetti annerimenti, la non perfetta schermatura dai riflessi, ecc...), ecco che togliendo un 10% di efficienza per ogni voce otterrei un bello zero tondo...
... ovviamente è meglio fare (0,9)exp(10)=0,35 ed ecco un paragone con un rifrattore da 5" (355mmX0.35=125mm).
Forse è più corretto dare un fattore del 5% ad ogni voce, ed ecco che le cose migliorano improvvisamente poichè (0,95)exp(10)=0,6 fornendo una equivalenza pari ad un rifrattore da 213mm (355mmX0,6).
E se fossero incidenti solo alcune di queste imperfezioni, diciamo sei, con peggioramento del 5% ciascuna ? Ecco un rifrattore da 260mm.
Io continuo a ritenere più comodo lo specchione.
Tra l'altro non necessita di inseguimento esente da vibrazioni, basta spostare col ditino et voilà, l'oggetto attraversa di nuovo l'oculare in moto "rettilineo uniforme" !
Cieli sereni !
Alessandro Re
P.S. 1 : quanto all'alta risoluzione, deducete pure voi...
P.S. 2 : un rifrattore vince sempre perchè risente meno del seeing e va meglio in temperatura ? L'altro ieri non distinguevo Venere da Giove con l'ottantino, se non per la luminosità dei due bozzoli di luce ondeggianti... sono fiducioso che il Dobson avrebbe "penetrato" maggiormente l'immagine, con senso di schifezza ancor più esagerato certo, ma con maggior frutto finale, se di frutto si può parlare. nelle serate intermedie non vi è motivo di credere nell'inversione dei ruoli, sicuramente credo alla maggior piacevolezza del rifrattore, ma non è solo per questo che l'ottantino in montagna è sempre montato accanto al Dobson, principalmente infatti è perchè regala i campi larghi inaccessibili al Dobson.
PS 3 : Certo mi si potrà dire che l'80ED non è sfericamente il massimo, che ha il fuoco corto, che ecc... ecc... ecc..., se fosse un superapo a fuoco lunghissimo probabilmente riuscirei a distinguere stelle più deboli della 11,46 dal balcone. Quanto più deboli, forse dell'ammontare che mi farebbe assegnare questo confronto relativo alla pari, stelle da 11,46 con la stessa facilità della 15,8 nel 14" anzichè con sforzo.
P.S. 4 : TUTTO CIO' E' SCRITTO CON SPIRITO ASSOLUTAMENTE DI PARTE !
